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Servizio di Isodoro Niola @riproduzione riservata
Qualche tempo fa si sarebbe gridato “Clamoroso al Tardini” perché il fanalino di coda Parma, già fallito, già retrocesso, già cancellato dal Calcio che conta, ha battuto la Juventus! E con merito.
Si, perché i bianconeri, schierati in campo da Allegri con una formazione inedita in vista dell’andata del quarto di finale di martedì prossimo contro il Monaco, mancavano dei loro big o quasi. Assenti Buffon, Tevez, Pirlo, Evra, Bonucci, Barzagli, oltre all’infortunato Pogba, al Tardini è scesa in campo una Juve 2 con uno schema 4-3-1-2. In difesa Allegri ha fatto giocare centrali Chiellini ed Ogbonna con Padoin e Lichtsteiner esterni. A centrocampo Sturaro, Marchisio e Vidal con Pereyra dietro le punte Coman e Llorente. Una Juve mai in partita, molle, senza quegli “occhi della tigre” che abbiamo visto tutti nella semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Le attenuanti non mancano agli uomini di Allegri, forse già con la testa al Monaco, ma perdere contro il Parma, questo Parma, non è sicuramente un buon biglietto da visita in vista di martedì prossimo. Di contro, l’undici di Donadoni ha giocato con grande intensità ed agonismo, facendo la sua onesta partita e rintuzzando con molta efficacia le poche iniziative juventine. I Ducali stanno onorando la maglia e la regolarità del campionato e con il successo sulla prima della classe hanno inanellato 7 punti in tre partite. Onori a Roberto Donadoni che, malgrado le oggettive difficoltà, si sta dimostrando un grande professionista ma soprattutto un grande uomo. Dicevamo di una Juve mai pericolosa, fatta eccezione nel primo tempo di un colpo di testa di Vidal e di un sinistro di Coman che Mirante ha ribattuto quasi sulla linea di porta. Il gol del Parma e’ arrivato al ventesimo della ripresa con l’argentino Mauri che ha infilato Storari con un preciso sinistro dalla distanza su servizio di Belfodil Ci saremmo aspettati una veemente reazione della Juve ma alla fine vi è stata solo tanta confusione ed imprecisione. A nulla è valso l’ingresso in campo a mezz’ora dalla fine di Morata che ha rilevato l’evanescente Pereyra. Da segnalare infine l’esordio in serie A del diciottenne Vitale che ha rilevato ad un quarto d’ora dalla fine Coman. Con la caduta di Parma la Juve interrompe la serie positiva di 20 partite utili consecutive e subisce la seconda sconfitta in campionato. Adesso si guarda al primo atto del quarto di finale di Champions in programma martedì prossimo allo Stadium contro il Monaco. Sarà tutta un’altra musica (si spera) e non ci riferiamo alle note dell’inno della massima competizione continentale.
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