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Servizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata
La Juventus batte la Sampdoria al Luigi Ferraris di Genova e si laurea campione d’Italia per la trentatreesima volta. Quarto scudetto consecutivo, eguagliati i record del Grande Torino e dell’Inter post Calciopoli di Roberto Mancini e Jose Mourinho. Unica squadra del secondo dopoguerra a vincere con quattro giornate d’anticipo il campionato. Sono i record stabiliti da questa Juve allenata da Massimiliano Allegri, accolto a Torino ad inizio stagione tra i mugugni del popolo juventino ancora legati ad Antonio Conte per tutto quanto compiuto dal tecnico salentino nei tre anni precedenti. Anzi, Massimiliano Allegri potrà far diventare questa stagione leggendaria se solo si pensa che martedì prossimo la Juve giocherà la semifinale di andata di Champions con il Real Madrid e il 6 giugno è programmata la finale di Coppa Italia con la Lazio. Un campionato dominato in lungo e in largo sin dalla prima giornata, praticamente senza avversari. Doveva essere la Roma a contendersi lo scudetto con i bianconeri, sentiti i proclami di inizio stagione di Rudy Garcia, convinto com’era di essere più forte della Juve. I fatti si sono incaricati di sbugiardarlo. I giallorossi dopo Capodanno si sono praticamente liquefatti, distanziati adesso 18 lunghezze dai bianconeri! Tra i giocatori, sicuramente la palma di miglior protagonista spetta a Carlitos Tevez. L’argentino con i suoi momentanei 20 gol è stato il trascinatore della squadra, anche in Champions, dove decisive sono state le sue doppiette contro gli svedesi del Malmoe nel girone eliminatorio e negli ottavi contro il Borussia Dortmund. Protagonista anche Paul Pogba, autore di straordinarie prestazioni prima dell’infortunio di Dortmund, che lo tiene ancora lontano dal campo di gioco. Protagonista anche Andrea Pirlo, alla veneranda età di 36 anni. Sesto scudetto conquistato tra Milan e Juve e decisivo nei momenti topici del campionato. Per non parlare del capitano, Gigi Buffon, al suo ottavo titolo nazionale ed avviato a battere il record di Dino Zoff quale portiere più longevo nella storia della Juve. Per venire alla partita che ha consacrato la Juve campione d’Italia, dobbiamo dire che sin dall’avvio i bianconeri hanno fatto intendere di volere l’intera posta in palio e di chiudere con netto anticipo le sorti del campionato. Difesa a quattro con Bonucci, Barzagli, Lichtsteiner e Padoin. Centrocampo con Vidal, Marchisio e Sturaro. Pereyra dietro le punte Tevez e Llorente. A metà primo tempo la Juve va in vantaggio: cross dalla destra di Lichtsteiner su cui si avventa di testa Vidal che con un pallonetto supera l’estremo difensore blucerchiato Viviano.
La Samp non riesce a reagire ed anzi subisce per tre volte le ficcanti ripartenze bianconere che potrebbero rendere il bottino più cospicuo. Nella ripresa il canovaccio della partita non cambia con la Juve padrona del campo e del gioco. Escono Tevez e Llorente per Coman e Morata mentre Chiellini, nel finale, rileva Pereyra. Non ci sono più sussulti. La Juve vince e la festa può cominciare ma con giudizio, perché martedì prossimo è atteso allo Stadium il Real Madrid nella prima semifinale di Champions.
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