16 Giugno 2025
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Juventus 6 nella storia

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Servizio di Isidoro Niola 

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La Juventus è campione d’Italia. Battendo il Crotone 3-0 gli uomini di Allegri hanno vinto il Trentacinquesimo scudetto conquistato sul campo, il sesto consecutivo. La Juve supera se stessa. Se quella degli anni ’30 del secolo scorso aveva conquistato cinque scudetti di fila, adesso gli uomini di Allegri sono riusciti nell’impresa di conquistarne sei consecutivi. A ciò si aggiunge il record di aver compiuto per tre anni di seguito l’accoppiata scudetto-Coppa Italia, il famoso “Double”, artefice l’allenatore livornese, il terzo tecnico più vincente di sempre della storia juventina dopo Trapattoni e Lippi. Adesso l’obiettivo è fissato al 3 giugno prossimo alla finale di Cardiff di Champions League contro il Real Madrid. Potrebbe realizzarsi la grande impresa del Triplete. Per questo i festeggiamenti per la conquista dello scudetto sono stati limitati al solo Stadium. Dopo la premiazione in pompa magna officiata dal presidente della Federazione Carlo Tavecchio, i giocatori hanno festeggiato negli spogliatoi insieme con i più stretti familiari. Per il momento niente bus scoperto. Si preferisce attendere l’esito della finale di Champions. La partita contro il Crotone di Nicola è stata più facile del previsto, nonostante l’ardore messo in campo dai calabresi ancora in lotta per non retrocedere. Tutto deciso nella prima parte di gara quando i campioni d’Italia erano già pervenuti al doppio vantaggio grazie alle reti di Mandzukic al 13′ e Dybala al 39′. Il croato aveva corretto in rete un bel cross dalla destra di Cuadrado, segnando così il suo settimo gol in campionato, mente la Joya aveva messo il punto esclamativo sulla gara trasformando un calcio di punizione dal limite per fallo su Cuadrado. Dopo il vantaggio di Mandzukic, non fischiato dall’arbitro Mazzoleni un rigore netto sullo stesso Dybala, atterrato in area da un difensore ionico. Allegri aveva mandato in campo la formazione migliore con Buffon tra i pali, Bonucci, Benatia, Dani Alves e Alex Sandro. In mezzo Marchisio e Pjanic mentre in avanti erano schierati Cuadrado, Mandzukic, Dybala e Higuain. Per evitare brutte sorprese, la Juve sin dall’inizio aveva aggredito i calabresi che erano tutti rintanati nella loro metà campo nel tentativo di arginare gli attacchi dei padroni di casa e ripartire in contropiede. Ma da parte juventina era troppo forte il desiderio di chiudere la partita e conquistare lo scudetto. Nella ripresa assistevamo al controllo della gara da parte dei padroni di casa che solo di tanto in tanto, grazie alle invenzioni di Dybala, si rendevano pericolosi. Falliva di pochissimo il tris Pjanic, servito magistralmente da Dani Alves, mentre Higuain da distanza siderale provava a segnare un eurogol. Era Alex Sandro che chiudeva definitivamente i conti quando un suo colpo di testa su corner di Dybala incocciava prima la traversa e poi superava la linea di porta, per la convalida della rete che arrivava con la gol line technology. C’era gloria anche per Barzagli che rilevava Cuadrado e per Lemina che entrava al posto di Pjanic. Al fischio finale di Mazzoleni poteva scatenarsi la gioia di giocatori e tifosi juventini per la conquista di uno scudetto che assume sempre più i connotati dell’impresa.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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