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La Serie A ci dice “Arrivederci” per la sosta delle feste natalizie, tra delusioni, certezze e nuove speranze. Innanzitutto, è opportuno dire che la stagione ci ha fin qui regalato emozioni a non finire e colpi di scena. Tra squadre non abituate all’alta classifica e altre deludenti da cui ci si aspettava di più. La nostra Serie A è stata spettacolare fino all’ultima giornata del 2016, con una diciottesima giornata ricca di gol: ben 26 in tutto. E altrettante le emozioni: l’Atalanta spegne le speranze dell’Empoli, capace di mettere in difficoltà la compagine bergamasca nel suo fortino, l’Inter abbatte una Lazio che, a parte il derby, era stata fin qui impeccabile; le squadre con il gioco più bello d’Italia, Fiorentina e Napoli hanno regalato puro spettacolo al Franchi, il Palermo spreca contro il Pescara facendosi acciuffare al 90°, la conferma di Spalletti che batte Maran in rimonta, un Torino che si conferma essere una squadra ben organizzata e trascinata da Belotti, un Sassuolo sempre più giù, con Bologna-Milan e Crotone-Juve rinviate per la Supercoppa italiana a Doha. Ma occupiamoci ora di fare un bel resoconto sul 2016 delle squadre di A, dando un occhio alla loro posizione in classifica. La Juventus si conferma essere la padrona del Campionato, Campione d’Inverno e proiettata verso il 6° scudetto consecutivo a +4 sulla Roma (con addirittura una partita in meno), seconda in classifica. La Roma di Spalletti è sicuramente una certezza, ma l’allenatore di Certaldo si starà certo mangiando un po’ le mani. Qualche passo falso in meno contro Empoli, Torino, Cagliari, Fiorentina, e la Roma avrebbe potuto mettere in serie difficoltà la squadra di Allegri. Spalletti, però, può guardare il bicchiere mezzo pieno: le vittorie contro Milan, Inter, Napoli e Lazio assegnano il titolo di anti Juve ai giallorossi. Qualche gradino più giù Napoli e Lazio in agguato. La squadra biancoceleste ha avuto un rendimento equilibrato, sbagliando di meno rispetto al Napoli di Sarri, orfano di una vera e propria punta in attacco. Se Inzaghi ha dimostrato che la Lazio è una squadra pericolosissima che ambisce alle alte posizioni, Sarri ha risposto con un Napoli micidiale con il falso-nueve. Non osiamo immaginare il suo rendimento, quando in attacco vedremo Pavoletti (il nuovo 9 del Napoli) e il rientrante Milik. L’allenatore toscano conta di fare meglio nel girone di ritorno. Inzaghi, d’altro canto, ha grossi margini di miglioramento, e non sarà di certo un cliente facile nei quartieri alti. Le milanesi sono divise in classifica, dalla sorpresa Atalanta di questa prima parte di stagione. Il Milan di Montella ha reso sicuramente di più rispetto alla scorsa stagione stando, quasi sempre, con il fiato sul collo alla Roma e calando solo nell’ultimo mese, complice la sconfitta nello scontro diretto con la squadra giallorossa. Obiettivo: tornare in Europa. E questo Milan può riuscirci. Quella del Gasp è stata una compagine molto fastidiosa e la più grande sorpresa di questa prima parte di stagione che avuto una svolta decisiva con la vittoria in casa sul Napoli battendo, successivamente, Roma e Inter e conquistando un buon punto a San Siro contro il Milan. Le uniche superstiti alla furia nerazzurra sono Lazio e Juve. Ma un’Atalanta così in forma può mantenere saldo un posto in Europa League? L”Inter di Pioli è tornata grande nell’ultimo mese, con ben tre vittorie di fila (dopo la sconfitta con il Napoli) contro Genoa, Sassuolo e Lazio. Bisogna ora che le squadre d’alta classifica si guardino le spalle, perchè la squadra di Icardi e compagni si appresta a tornare alla riscossa. Mentre il Torino è una bella certezza, la Fiorentina, invece, è forse una delusione. Caratterizzata dal palleggio che la rende micidiale in ripartenza, la squadra di Sousa, ha reso meno sotto il punto di vista dei risultati, pur essendo ancora imbattuta in casa. Meritato il posto che occupa in classifica. Belotti, trascinatore assoluto dei granata, ha portato la squadra ad essere una bella conferma. E Mihajlovic non può che essere soddisfatto dei risultati, con un piccolo rimpianto che si chiama derby. Chievo e Udinese sono squadre ostiche di mezza classifica. Il Chievo di Maran si è confermata una squadra capace di rendersi pericolosa anche a Juve e Roma, mentre l’Udinese ha scelto bene il suo nuovo allenatore.
Con l’arrivo di Del Neri, la squadra ha ricominciato a funzionare e ad allontanarsi dalla zona della retrocessione. Un po’ deludenti le liguri, protagoniste di una stagione altalenante tra scatti in avanti e, successivi, passi indietro. Samp e Genoa si trovano a pari punti con il Cagliari che, vincendo con il Sassuolo, è uscito dal periodo no caratterizzato da tante sconfitte e ha salvato, per ora, la panchina di Rastelli. Donadoni e il suo Bologna sono, invece, in calo rispetto all’anno scorso, ma con la speranza che la squadra possa tornare a fare bene. Grossa delusione il Sassuolo di Di Francesco, forse penalizzato dal non essere abituato a giocare ogni 3 giorni: all’inizio del campionato, infatti, il Sassuolo ha disputato la fase a gironi dell’Europa League: eliminata ma a testa alta. Quella che l’anno scorso era una compagine capace di mettere in pericolo chiunque, ora è appena al di sopra della zona retrocessione. L’Empoli di Martusciello è, per ora salva, ma non è certo l’Empoli di un anno fa, quando sulla panchina c’era Giampaolo. Tuttavia, l’allenatore ischitano mira alla salvezza e sembra che la squadra si sia ripresa con la vittoria in casa con il Cagliari. Pur perdendo a Bergamo ha dimostrato di aver carattere e di poter mettere in difficoltà anche una come l’Atalanta. Dunque rientra nelle speranzose insieme al Palermo di Corini che conclude il 2016 con 4 punti in due partite pronta a dare l’assalto all’Empoli. La squadra siciliana ha margini di miglioramento sul piano del gioco, ma ha sempre avuto difficoltà a fare risultato. Crotone e Pescara, delusioni, ma anche prevedibili. La squadra di Nicola è forse non ancora all’altezza per affrontare la massima Serie, mentre quella di Oddo, dopo un avvio strepitoso con il Napoli, si è invece dimostrata soltanto un abbaglio. Dunque queste dovranno rimboccarsi le maniche per compiere veri e propri miracoli. Cosa ci aspetta la Serie A? Lo scudetto alloggerà ancora a Torino? O cambierà città, sorprendendoci tutti? Ci sono 4 punti (o potremmo dire 7, salvo colpi di scena) tra Juve e Roma. Le squadre di A che se la combattono per i posti alti, riusciranno a mettere in pericolo Allegri? O come disse Totti, la Juve fa un campionato a parte? Ci auguriamo che la Serie A possa ancora sorprenderci come solo lei sa fare. Nel frattempo, con la mente già a gennaio, vi auguriamo buon Natale e buon anno, con la speranza che la Supercoppa italiana possa essere un ulteriore regalo di Milan e Juve per noi tutti appassionati di calcio. A presto!
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