16 Giugno 2025
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Il Nola perde la testa: 4 sberle dal Cicciano

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lauriServizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA


Si vince e si perde. E’ il fantastico gioco del calcio, che regala emozioni contrastanti. Ciò che fa la differenza è dare il massimo in campo, talvolta anche nelle sconfitte. Il Nola, quest’oggi, non ha regalato ai soliti encomiabili tifosi una prestazione degna del blasone. Il prezzo da pagare è stato pesante, ma tutto sommato “meritato”. Il Cicciano esce dallo ‘Sporting’ coi 3 punti, dopo aver infilato per 4 volte Avino. Galluccio avrà il suo bel carico di lavoro nelle prossime settimane, perchè, nei minuti finali, non bastasse la sconfitta, sono arrivate anche le espulsioni di Luca Borrelli e Sansone. Doppia ammonizione per il primo, nervoso e poco incisivo in attacco. Espulsione diretta, invece, per il secondo, per qualche parola di troppo rivolta all’arbitro. Quello che è certo è che il Cicciano ci ha messo grinta, sacrificio e malizia. Per la malizia ci ha pensato Sasà Montaperto: l’esperto attaccante ha regalato gomitate per tutta la gara, riuscendo a ricevere una sola ammonizione dall’arbitro.

LA CRONACA – Pronti via e si avverte subito la sensazione che il Nola parta intimorito dai biancorossi. Dopo 10 minuti interlocutori, il Cicciano passa in vantaggio. Punizione dalla sinistra a cercare la torre di Scafaro, palla che arriva a Colesanti che batte Avino. Il Nola prova a reagire, ma lo fa con la forza dei nervi e non riesce a scalfire le maglie del Cicciano. Al 22′ ci prova Alfieri da fuori su invito di Ventre, ma la mira è alta. Poche emozioni regalate agli spettatori nella prima mezz’ora, il Cicciano inaridisce le fonti di gioco del Nola con un buon pressing sul play Sansone. Al 32′ i padroni di casa ci provano ancora da fuori con una punizione di Russo, che manca il bersaglio per questione di centimetri. Passa solo un minuto e il Cicciano raddoppia. Su un campanile da dietro, Montaperto sposta Salvatore Borrelli ed apre, di fatto, una prateria a Pastore, che non può fare altro che trafiggere imparabilmente Avino. L’esperto attaccante nolano classe ’81 del Cicciano regala un dispiacere ai suoi concittadini, che aveva salutato calorosamente nel pre-gara. Il Nola reagisce e dopo tre minuti accorcia le distanze: su una verticalizzazione di Maturo, Russo taglia dietro la difesa e batte Celentano. I bianconeri provano a cambiare marcia nel finale della prima frazione e sfiorano il pareggio con Ventre che converge e lascia partire un mancino che esce a fil di palo.
La ripresa si apre male per i padroni di casa, perchè, dopo 5 minuti, il Cicciano firma il 3-1. Contropiede fulminante sulla destra, discesa spettacolare di Pastore e assist per Sparano ben appostato in area. Il Nola accusa il colpo e dopo pochi minuti rischia il tracollo: dormita difensiva, ma Spera, appena entrato, complice un grande salvataggio di Avino, fallisce il poker, che è solo posticipato. Al 59′ è ancora Cicciano: punizione di Ildebrante dalla destra, Montaperto incorna, ma ancora Avino dice no, con un gran colpo di reni. Il minuto 69 è un minuto importante. Prima, una punizione di Sansone mette in apprensione Celentano che si rifugia in angolo. Poi Borrelli realizza il 3-2 sull’azione da angolo successiva, ma l’arbitro annulla per il fuorigioco (dubbio) dell’ariete bianconero. Un minuto dopo, il Cicciano chiude definitivamente la gara, qualora ce ne fosse bisogno. Ancora un buco nella difesa nolana, la conclusione di Spera sbatte su Avino, ma Colesanti, ben appostato, realizza il tap-in del 1-4. Anche il minuto 71, a suo modo, è un minuto importante, perchè finalmente l’arbitro, dopo varie gomitate di Montaperto, decide che è il caso di ammonirlo. Al 76′ Simonetti prova a svegliare i nolani con una punizione mancina che fallisce di poco il bersaglio, ma la partita si spegne lentamente. C’è spazio solo per le ultime emozioni negative per i nolani. Dapprima, Luca Borrelli rimedia la seconda ammonizione (la prima era arrivata per proteste in precedenza). Poi, nel finale, l’arbitro D’Errico sanziona con il rosso qualche parola di troppo di Sansone. Non il miglior modo per i nolani per concludere una gara persa. Dopo 4 minuti di recupero, l’arbitro decreta la fine delle ostilità e gli ospiti possono festeggiare.

Un brutto tonfo. Il Nola cade per la quarta volta in questo campionato (la seconda in casa), ma questa volta senz’appello. Il Cicciano fa la voce grossa allo Sporting e costringe i nolani, dopo questa sconfitta, a dividere la testa della classifica col Rinascita Vico. Prestazione compatta e arcigna dei biancorossi, che non hanno brillato nel gioco, ma ci hanno messo grande grinta. Grinta che è mancata, invece, ai bianconeri che, adesso, dovranno dimostrare di meritare la fiducia che i tifosi hanno deciso di concedergli ancora una volta, tributandogli a fine gara un caloroso applauso. La sensazione, però, è che sia l’ultima volta. Adesso, non si può più sbagliare.

Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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