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Servizio di Gianni Pagnozzi@riproduzione riservata
Un Napoli apparso fin dal primo minuto sottotono rispetto alle precedenti apparizioni, ha avuto ragione di una buona Atalanta combattiva e volenterosa fino alla fine. E’ fuori da ogni dubbio che i valori tecnici tra le due compagini non sono paragonabili ed è vero anche che non tutti hanno la fortuna di avere tra le proprie fila un certo Higuain, ma a volte le ragioni che spiegano una vittoria sono anche un tantino più articolate. Cominciamo subito col dire che il gioco brillante solitamente espresso dal Napoli, nei 90 minuti di Bergamo non si è mai visto, e questo non per particolari meriti degli avversari, ma più che altro perchè il centrocampo azzurro è in evidente sofferenza fisica. Allan e Jorginho avrebbero bisogno di tirare un pò il fiato, non sono più in grado di fornire le prestazioni ammirate fino al mese scorso, tanto è vero che il primo è stato sostituito da Sarri all’inizio del primo tempo, e il secondo si è fatto espellere prima che potesse venir sostituito, per un evidente fallo di frustrazione commesso ai danni di un avversario. Abbiamo quindi compreso che se il centrocampo non è in condizioni fisiche eccellenti, il gioco spumeggiante è impossibile produrlo e questo in un certo senso avvalora anche la tesi sostenuta in trasmissione da Mister Pasquale Casale sulla dispendiosità fisica del modulo 4-3-3 adottato da Sarri. Interessante è anche constatare che nessuno dei 3 gol segnati dal Napoli oggi arriva da azione manovrata come solitamente accade quando le gambe girano perfettamente. Il primo gol è anche il primo rigore fischiato al Napoli in questa stagione, Hamsik lo trasforma non prima di aver colpito la traversa e successivamente sbaglia anche un altro rigore decretato per fallo sul neo entrato Mertens, forse è meglio cercare qualcun’altro che tiri i rigori al posto del Pipita. Il secondo gol è anch’esso una novità, in quanto è il primo gol su calcio d’angolo trasformato dall’inizio della stagione e il marcatore è il solito Higuain particolarmente esultante dopo il gol perchè dimostra anche di saper segnare di testa. Il terzo gol infine si sviluppa da una ripartenza innescata da Hamsik che con un lancio in profondità contro una difesa sbilanciata alla ricerca del pareggio, imbecca Higuain che si conferma sempre più devastante in queste circostanze trafiggendo l’incolpevole portiere atalantino e si conferma sempre più al comando della classifica cannonieri con 16 gol al suo attivo, e pensare che il girone di andata non è ancora finito.
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