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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Premiare l’impegno, bacchettare gli insufficienti o valutare i risultati? Tanti spunti anche in questa 35° giornata di Serie A. E allora diamo i voti ai protagonisti di questa giornata di campionato nella massima serie.
VOTO 0: a Gonzalo HIGUAIN. Scoprire quello che si sono detti il bomber argentino e il portiere del Parma Mirante è roba da RIS. Di sicuro c’è che prendersela con i giocatori del Parma per aver “frenato” il Napoli, giocando al massimo delle loro possibilità, non è sportivo. Peraltro la difficoltà a raggiungere la zona Champions, ultimamente, rende Gonzalo spesso nervoso e irriconoscibile. FURIOSO
VOTO 1: alla ROMA. Ennesimo passo falso per la banda Garcia. Contro un Milan già fuori da ogni lotta della Serie A, riescono a subire una sconfitta netta, seppur mitigata dal ruggito di Totti. Il capitano mostra l’unico impeto di orgoglio dei giallorossi, sempre più discontinui. ALTALENA
VOTO 2: alla LAZIO. Altra romana che mostra segni di cedimento è la squadra biancoceleste. Gli uomini di Pioli prendono una tremenda imbarcata, commettendo errori. Errori che si sommano alla non eccellente (per usare un eufemismo) direzione di gara dell’arbitro Massa. E il pasticcio è fatto. FRITTATA
VOTO 3: a TORINO e UDINESE. Situazione di classifica e sviluppo di campionato differente per le due squadre. Quello che accomuna le due compagini, in questo turno di campionato, è l’aver subito una goleada da una squadra di Genova. Nel tentativo di recuperare le rispettive partite, troppi spazi lasciati agli avversari. COLABRODO
VOTO 4: al PALERMO di Iachini. Zamparini ha, di fatto, “imposto” al tecnico rosanero di non impiegare più Dybala. E il Palermo ne ha risentito. Vero è, che, da quando la salvezza è stata raggiunta, i siciliani hanno completamente mollato la presa sul campionato attuale. Solo 2 punti nelle ultime 4 gare. RELAX
VOTO 5: all’EMPOLI di Sarri. Leggera insufficienza per i toscani rivelazione del campionato. In un Castellani vestito a festa per la salvezza raggiunta nel turno scorso, dopo aver recuperato lo svantaggio subito dalla Fiorentina, non sfruttano l’inerzia della gara. Il risultato è una sconfitta onorevole. QUASI BRAVI
VOTO 6: al CESENA. La retrocessione, come ampiamente prevedibile, è arrivata. Ma i romagnoli ci hanno messo l’anima per non cadere negli inferi della cadetteria. Il gol di Brienza, poi, è poesia pura, da far (quasi) invidia a quello realizzato da Messi in Champions col Bayern. Il pubblico, di certo, rimane da Serie A. ARRIVEDERCI.
VOTO 7: all’ATALANTA di Reja. Le cose si erano messe male ed è stato necessario il sacrificio di Colantuono. L’approccio di Reja non è stato dei migliori, ma, alla fine, i bergamaschi sono ad un punto dalla salvezza matematica. La permanenza in Serie A è ormai a portata di mano. ULTIMO SFORZO
VOTO 8: a Keisuke HONDA. Rendimento incostante, ma, quand’è in giornata, il giapponesino è inarrestabile (e non è certo un fulmine di guerra). Con il suo passo cadenzato e caracollante, sorretto da una buona tecnica, si porta a spasso la banda di sinistra della Roma. Fornisce due assist al bacio per la vittoria del Milan sulla Roma. HAPPY-NIPPO
VOTO 9: a Josip ILICIC E HERNANES La Fiorentina, dopo la batosta di Siviglia, aveva bisogno di uno scossone emotivo. Ci ha pensato lui, lo sloveno timido e dinoccolato, a costruire la vittoria di Empoli. L’Inter, alla stessa maniera, necessitava di punti importanti per sognare l’Europa. Il brasiliano, con una doppietta acrobatica (nell’esultanza) ha fatto bene il suo dovere. CAPRIOLO E CAPRIOLA
VOTO 10: a SAMP e GENOA. L’asse europeo in serie A pare essersi spostato da Milano a Genova. La città della lanterna , infatti. conserva due squadre in piena corsa per l’Europa. Lo fa con due prestazioni eccellenti e prolifiche. Quattro gol per i blucerchiati e addirittura cinque per i rossoblu. ALLA RISCOSSA
Twitter: @Val_CohenLauri
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