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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
VOTO 0 – agli incresciosi fatti di PALERMO. Nel conto ci vanno i disordini in città, quelli allo stadio Barbera, che causano interruzioni di gioco alla gara con la Lazio e, ovviamente, la gestione di Zamparini dissennata, che porta all’ennesimo esonero e all’ennesimo ritorno. CAOS
VOTO 1 – al declino della FIORENTINA. Crisi non ancora nera, ma piuttosto…viola. Ad Empoli fanno festa i padroni di casa e si sfaldano completamente le ultime residue speranze Champions. Difficile non attribuire le colpe a tutto l’apparato: squadra molle, Paulo Sousa in bambola e società assente, non solo nel mercato di gennaio. DEBACLE
VOTO 2 – a TONI e DI NATALE. Vittime di infortuni più o meno seri, quest’anno hanno visto il campo col contagocce, due delle maggiori bandiere del gol in Italia. Nelle ultime gare esclusi addirittura per scelta tecnica, sembrano non rappresentare più parte del progetto di Verona e Udinese. Un triste passo verso il ritiro. TRISTEZZA
VOTO 3 – a CARPI e FROSINONE. Voto forse ingeneroso, rispetto agli effettivi sforzi delle due “piccole”, ma con un Palermo in netta crisi, servirebbe maggiore convinzione nel racimolare punti. La prima non riesce a sfondare il muro clivense e capitola. La seconda si produce in una buona prova con l’Inter, ma cade, seppur immeritatamente. TIMIDEZZA
VOTO 4 – al SASSUOLO. Il Leicester fa scuola, ma l’alunno Sassuolo è discolo e non si applica abbastanza. Quando si tratta di spiccare il volo decisivo verso l’Europa che conta, i neroverdi si emozionano e non rendono. Come testimonia la sconfitta col Genoa. Peccato. BRACCINO
VOTO 5 – al MILAN. Non capita tutti i giorni di ritrovarsi a San Siro in vantaggio su questa Juve schiacciasassi. Soprattutto quella rara volta in cui Balotelli decide di giocare a calcio. Eppure i rossoneri trovano, con le defaillance di Romagnoli prima e di Abate poi, il modo di rovinare tutto. Mihajlovic paga, a Brocchi la patata bollente. SCARICABARILE
VOTO 6 – all’INTER. La banda Mancini dI giustezza è tornata. Con il solito 1-0 di misura, che nella prima parte di stagione li aveva portati in vetta, i nerazzurri regolano il Frosinone e si regalano uno scatto forse decisivo per agguantare il quarto posto. Icardi sembra tornato il killer infallibile, dopo le ingiuste critiche piovutegli addosso. Esame Napoli alle porte. MINIMO SFORZO
VOTO 7 – al NAPOLI senza Higuain. Dopo la mole imponente di polemiche riversate sul campionato, gli azzurri tornano a fare quello che gli riesce meglio: giocare al calcio. Lo fanno senza Higuain e portano alla rete l’intero tridente: Callejon, Insigne e Gabbiadini. Una risposta a chi li vede troppo dipendenti dall’argentino. L’avversario, però, era il Verona. RISPOSTA
VOTO 8 – ai MAXI LOPEZ, PELLISSIER e KLOSE. Esperienza al servizio delle proprie squadre, vizio del gol e tanta scaltrezza. Il toro Lopez (solo perchè gioca nei granata eh) incorna l’Atalanta, l’highlander clivense stende il Carpi e il panzer biancoceleste lancia la nuova Lazio di Simone Inzaghi con una doppietta. Niente male per essere dei “vecchietti”. VETERANI
VOTO 9 – a Francesco TOTTI. Le polemiche con Spalletti sono alle spalle, o almeno così pare, per il bene della Roma. Entra nella ripresa, in una partita complicatissima contro il Bologna di Donadoni e comincia a sfornare assist come una cornetteria con le colazioni all’alba. Suo il tocco di genio che porta al gol di Salah. COCOON
VOTO 10 – a BUFFON. Il portierone bianconero dimostra di essere il vero top player juventino, il miglior estremo difensore di questa stagione, italiano, e probabilmente al mondo. Confeziona due salvataggi che valgono un gol: toglie dalla linea una punizione di Balotelli, poi gli nega un tap-in su cui gli spalti rossoneri si erano già abbracciati per festeggiare. NUMERO 1
Twitter: @Val_CohenLauri
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