9 Settembre 2024
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Il Bosio parlante: Napoli, Callejon maschera la mancanza di gioco

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Luca BosioServizio di Luca Bosio

Due autentici pezzi di bravura. A cui il gioiello spagnolo, il soldato più fedele di Benitez, ci ha abituato da tempo. Prima un destro chirurgico, poi un sinistro al volo. José Callejon stava per regalare una immeritata vittoria al Napoli. E con la sua doppietta ha nascosto lacune di gioco e di concentrazione ormai patologiche, dopo la disfatta di Bilbao. Molti organi di stampa avevano lasciato in cantina analisi e critiche, solo perché gli azzurri erano riusciti a battere le note corazzate “Sassuolo” e “Slovan Bratislava”. Erano pronti a suonare di nuovo le trombe ai piedi di Benitez, del Presidente, del modello societario, dello scudetto “dei bilanci” (tirato sempre in ballo, anche se si dovesse discutere di danza classica). È bastata l’Inter, una buona squadra e nulla più, reduce da due sconfitte consecutive e con Mazzarri in odor di esonero, per tornare alla realtà. Nella prima frazione, sono stati solo i nerazzurri a fare gioco e a sfiorare meritatamente il goal con Icardi e Hernanes, con il brasiliano che ha colpito anche il palo dopo un potente sinistro. Nella ripresa, il Napoli ha alzato di poco il baricentro, ma sono mancate, come sempre, velocità, determinazione, schemi. Insigne si è divorato l’ennesimo goal. Hamsik del tutto assente. A questo punto, non si capisce più se la responsabile delle sue prestazioni insufficienti sia solo la posizione in campo, oppure qualcos’altro. Forse lo slovacco è un giocatore sopravvalutato, in grado di esprimersi solo a certe condizioni tattiche. Quindi, niente leader o campione. I fuoriclasse in campo si vedono, sempre. E con tutti i moduli. Il panciuto tecnico iberico, del resto, era in perfetta sintonia con la confusione del suo calciatore. Al suo posto è entrato Jorginho, in un ruolo a lui sconosciuto. Tra i peggiori c’è stato sicuramente Inler. Lo svizzero non è riuscito né a impostare con celerità e precisione, né a mordere le caviglie avversarie come avrebbe fatto Gargano. E ha perso la marcatura di Guarin in occasione della prima rimonta della squadra di Mazzarri. A.A.A. Cercasi Gonzalo Higuain. Vero che ha ricevuto poche palle giocabili, ma da un top player del suo calibro (l’unico nel Napoli), è lecito aspettarsi sempre delle giocate importanti. Davanti alla porta come in fase di impostazione della manovra offensiva. La difesa partenopea, ovviamente, doveva commettere la sua disattenzione, pareva brutto, soprattutto dopo il raddoppio di Callejon. Cross dalla sinistra di Dodò e perfetto stacco di Hernanes, che ha salvato il risultato e forse, almeno per ora, la panchina del tecnico toscano. In casa Napoli, la ripresa è iniziata con il cambio sbagliato. Una mezza retromarcia.

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