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Nello sport si può essere leader in tantissimi modi diversi. Per il Gragnano Leonardo Gargiulo è uno dei giocatori più importanti ed interpreta il suo ruolo principalmente in una maniera, dando l’esempio sia sul terreno di gioco che fuori, soprattutto ai tanti giovani del gruppo allenato da Maurizio Coppola.
Ciao Leonardo! Domenica contro il Due Torri è arrivata una sconfitta cocente anche per via dell’ottima prestazione, specialmente nella ripresa. Qual è il tuo giudizio sulla gara?
Concordo con quanto hai sottolineato. Nelle ultime partite stiamo raccogliendo meno rispetto a quanto esprimiamo in campo, come si è verificato spesso nell’arco del campionato. Contro i siciliani nel primo tempo è stata una prestazione un po’ sottotono ma non stavamo rischiando niente. Poi nel finale, su una nostra disattenzione, abbiamo subito il gol dell’uno a zero. Nel secondo tempo obiettivamente non c’è stata partita. Li abbiamo chiusi nella loro metà campo creando tre o quattro occasioni importanti, in cui il portiere Ingrassia è stato miracoloso e quando non ci è arrivato lui, ci ha pensato la traversa. Il pallone non è voluto proprio entrare! Dobbiamo ripartire da quei secondi quarantacinque minuti con la stessa cattiveria ed applicazione. C’è bisogno di un approccio diverso, non dobbiamo aspettare di prendere uno schiaffo per reagire. Le sconfitte fanno male ma dobbiamo trarne gli aspetti positivi cercando di non commettere gli stessi errori.
La classifica si è di molto accorciata nelle ultime due giornate ma per fortuna la nostra posizione resta ancora di vantaggio rispetto a tante delle concorrenti per la salvezza. In questi ultimi quattro incontri bisogna concretizzare gli sforzi di una stagione intera.
Si, siamo in tante squadre in un fazzoletto. Domenica abbiamo perso un punto rispetto alle concorrenti ma noi guardiamo solo e soltanto in casa nostra senza fare calcoli preparando partita dopo partita e provando a conquistare più punti possibili.
Il prossimo avversario è l’Aversa Normanna. Non una squadra semplice da affrontare quella di mister Chianese.
Nessuna gara è semplice, nessuno ti regala niente. Loro sono una squadra giovane, che gioca un buon calcio. Credo possano essere soddisfatti della loro annata. Sono sempre stati in zona play off valorizzando alcuni giovani di talento. Per noi indubbiamente è diventato tutto più difficile dopo la squalifica del “San Michele”. Giocare senza pubblico non è calcio. Per un calciatore non c’è niente di più appagante che giocare davanti ai suoi tifosi soprattutto quando ha dalla propria parte un pubblico caloroso come il nostro.
Appunto il tifo gragnanese. Dall’alto della tua esperienza e in vista di questo finale, cosa senti di dire ai tifosi ma anche ai tuoi compagni di squadra.
Ai tifosi non posso che dire che raggiungeremo l’obiettivo, la permanenza in serie D. I miei compagni li sprono già quotidianamente a continuare a dare il massimo per fare quest’ultimo passo che ci manca per regalarci la salvezza. Forza Gragnano!
Ufficio Stampa Gragnano Calcio
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