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Servizio di Stefano Neri @riproduzione riservata
Bella, convincente ma soprattutto vincente la capolista del girone C di Lega Pro che con ben sei vittorie consecutive consolida il primato in classifica e zittisce gli scettici di inizio campionato. La città di Foggia ma soprattutto il Foggia Calcio non hanno sicuramente attraversato un precampionato tranquillo, la compagine rossonera infatti era stata coinvolta nel controverso caso che aveva portato all’esonero dell’allora allenatore Roberto De Zerbi avvenuto in seguito ad una lite tra quest’ultimo, la presidenza e il direttore sportivo del club Di Bari circa la povera campagna acquisti che avrebbe fatto nascere questa rottura. Tempi tesi insomma che non avevano mancato di indispettire i tifosi che,dopo la mancata promozione della stagione precedente nella finale playoff contro il Pisa, avevano deciso di puntare su ciò che di buono avevano visto tra gioco d’attacco e vocazione offensiva con la ricca campagna abbonamenti promossa dalla società pugliese nonostante le prime quattro giornate casalinghe previste a porte chiuse, certezze poi mancate visto l’esonero del tecnico bresciano che ha gettato tutta la città e la tifoseria nello sconforto e nello scetticismo generale. Nonostante l’alone di negatività che circondava l’ambiente il sostituto scelto per guidare i satanelli in questo campionato non ha fatto rimpiangere il suo predecessore, facendolo anzi quasi finire nel dimenticatoio dopo questo avvio spumeggiante, Giovanni Stroppa è sicuramente anch’egli un predicatore del calcio offensivo ma con delle caratteristiche nella fase difensiva e negli stessi movimenti offensivi che differiscono del suo predecessore. Terza esperienza su una panchina professionistica per l’allenatore lombardo che dopo aver allenato il Sudtirol ed aver toccato la vetta con il Pescara in Serie A qualche stagione addietro prova a raggiungere il primo traguardo importante con la squadra in cui ha militato anche da giocatore nella famosa epoca di Zemanlandia, il Foggia di Stroppa è una squadra propositiva ed offensiva che incentra parte della sua manovra di attacco nel gioco sulle fasce con inserimenti studiati e molto spesso dettati dalle giocate del regista Antonio Vacca e finalizzati poi dalle solite ali Sarno e Chirichò, centravanti che cambia spesso come si è visto da queste prime sei uscite positive e che non trova un vero e proprio interprete fisso ma si basa su rotazioni delle varie punte centrali. Valzer di punte che ha funzionato nell’ultima gara di campionato disputata allo Zaccheria di Foggia dove la compagine di casa ha superato i rivali regionali del Taranto in un derby sempre sentito, primo tempo terminato sullo 0-0 dove la squadra di casa si è vista fermata più volte dalla difesa ospite, discorso diverso nella ripresa dove gli uomini di mister Stroppa sono scesi in campo col piglio giusto e hanno trovato il vantaggio con un gran goal messo a segno dal capitano brasiliano Angelo che con un destro al volo ha trafitto il portiere tarantino, partita poi sigillata allo scadere grazie al gol del centravanti Letizia che in campo appena da 5 minuti si è fatto trovare pronto su un grande assist da parte dello spagnolo Riverola. Inizio travolgente dunque per il Foggia di stroppa che partita dopo partita sta portando avanti quella scalata alla serie B che la società, i tifosi e tutto l’ambiente foggiano si augurano di vedere realizzata.
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