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Il podio per la Ferrari mancava da Monza ed è arrivato in Messico dopo una gara sofferta. Felici per Vettel, felici per il podio ma ancora più felici perché la rossa del tedesco lo ha ‘scippato’ a Verstappen che si era portato, come se nulla fosse successo, sulla torre per prepararsi alla premiazione. L’olandese crede di poter fare quello che vuole e soprattutto di non rispettare le regole. Ma andiamo con ordine. Gara senza grossi sussulti con Hamilton che si porta in prima posizione e tiene a debita distanza Rosberg che è seguito come un ombra da Verstappen, poi Ricciardo, Raikkonen e Vettel con i due ferraristi che superano Hulkenberg. La gara si infiamma, improvvisamente, negli ultimi quindici giri con Raikkonen e Ricciardo che prendono la strada dei box per il cambio degli pneumatici. L’australiano monta le soft e inizia la sua rincorsa inanellando giri veloci uno dietro l’altro. Verstappen che tenta di superare Rosberg rovina i suoi pneumatici e si fa raggiungere da Vettel che tenta il sorpasso. L’olandese, non è la prima volta, resiste ma in maniera scorretta e taglia la chicane, rientrando davanti al ferrarista. Dai box gli fanno sapere che deve lasciare passare il tedesco ma il pilota della Red Bull fa orecchie da mercante e tiene dietro Vettel. Nel frattempo arriva Ricciardo che cerca di superare il pilota della rossa con un conseguente contatto che deteriora l’anteriore destra dell’australiano. Verstappen continua a fare l’indiano e taglia il traguardo al terzo posto. Parcheggia la sua monoposto e si porta sulla torre come se nulla fosse successo. La comunicazione arriva quando Vettel è nei suoi box, il pilota delle Red Bull si becca cinque secondi di penalità e scivola al quinto posto. La Ferrari è di nuovo sul podio.
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