15 Giugno 2025
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Esclusiva Fbw, il tennis raccontato da Rocco Tilotta vice presidente Federtennis Calabria

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Come hai scoperto il tennis ? “Grazie a mio papà, praticava questo sport ed era tesoriere del circolo tennis della mia città, Gioia Tauro (RC); tutti i sabati pomeriggio e le domeniche mattina li passavo in sua compagnia al circolo”.

 

Come è’ proseguita poi la tua esperienza tennistica “All’età di 7 anni ho iniziato a frequentare la scuola tennis e, tranne nel periodo in cui ho vissuto a Milano per gli studi, ho sempre praticato e seguito questo magnifico sport. Seguo i tornei Open, di quarta cat. ed I campionati a squadre nelle vicinanze, partecipo a qualche torneo quando ho un po’ di tempo libero; non manco mai agli internazionali d’italia da più di 10 anni. Seguo Federer ed i tennisti italiani in TV……è più che una passione”.

 

Sei vicepresidente della Fit Calabria raccontaci la gavetta che hai dovuto fare per arrivare a questa prestigiosa carica “Nel 2006 l’attuale presidente del Circolo Tennis, Francesco Sofia, mi telefonò per invitarmi ad essere socio fondatore del circolo tennis Gioia 1974, il circolo della mia città, chiuso da più di 30 anni per volere dell’allora amministrazione comunale e del quale mio papà era stato tesoriere. Eravamo in 16 appassionati e lo rifondammo a novembre 2016, adesso siamo una bella realtà del tennis calabrese. Ironia della sorte fui eletto nel C.d’A. del circolo e nominato anch’io tesoriere, ho ricoperto la carica di vicepresidente fino allo scorso anno ed attualmente sono direttore sportivo e direttore del Torneo Open della Calabria con montepremi di € 6.000 che è giunto alla XXII edizione in memoria di un amico e tennista gioiese prematuramente scomparso ” Raffaele Sciarrone”, peraltro è iniziata ieri e terminerà il 13 agosto p.v.È l’evento più importante del circolo, siamo impegnati tutto l’anno nella sua organizzazione. Sia per questa manifestazione che per tutti gli adempimenti e le attività da svolgere in collaborazione con il Comitato Regionale calabro FIT ho avuto modo di conoscere e collaborare con l’attuale presidente FIT Calabria, Joe Lappano, “una macchina da guerra” lavorativamente parlando, un grande dirigente ed ottima persona. Tra noi è nata una discreta intesa ed una grande amicizia, abbiamo in comune la passione per questo sport e per la nostra terra ed il lavoro non ci spaventa. Nel 2012 mi chiese di candidarmi al suo fianco come consigliere del comitato regionale ed accettai, fui eletto, e per 4 anni da consigliere mi occupai dei campionati a squadre della nostra regione, naturalmente non da solo ma con l’aiuto di validissimi amici collaboratori, del sito internet e della pagina Facebook del comitato regionale calabro, oltre a svolgere gli adempimenti per il quale ero incaricato dal consiglio. Dopo i primi veloci e intensi 4 anni di lavoro, scaduto il mandato, lo scorso anno fui nuovamente eletto consigliere FIT Calabria, Joe Lappano naturalmente confermato Presidente ed io venni nominato, “inaspettatamente” per me, suo vice presidente….una grande responsabilità per me, spero di essere all’altezza e di dare un buon contributo, ma ho al mio fianco, oltre a mia moglie e la mia famiglia, 2 grandi amici e presidenti. Il primo, Francesco Sofia, di vecchia data un amico di famiglia mi ha visto nascere e crescere, ci vediamo e sentiamo diverse volte al giorno, ha sempre un consiglio per me; il secondo, Joe Lappano, conosciuto nel 2008, ho scritto di lui prima. Mi supportano continuamente e mi fanno crescere come uomo, se devono riprendermi non esitano a farlo, non so come ringraziarli. 10 anni da dirigente di circolo e 5 anni da consigliere Fit calabria, splendidi per me, un vortice, ed eccomi qua a rispondere alla tua inaspettata intervista….”

 

Secondo te quali sono gli interventi che si dovrebbero fare per migliorare il tennis in Italia. “C’è da lavorare, anzi da continuare a lavorare.  Secondo il mio modesto parere la strada tracciata dal nostro presidente federale Angelo Binaghi è quella giusta. Tanti anni di duro lavoro, non dimentichiamo da dove è partito. Gli internazionali d’Italia sono diventati un evento tra i più importanti del tennis mondiale; la televisione Supertennis è stata ed è una risorsa fondamentale per lo sviluppo della nostra disciplina sportiva in tutti i sensi. I risultati individuali e a squadre delle atlete e degli atleti italiani nel mondo sono stati di livello assoluto ed hanno contribuito in maniera determinante alla costante crescita del nostro sport, non dimentichiamo i successi ottenuti dagli under e adesso li aspettiamo nei circuiti ATP e WTA. Le casse della federazione sono in attivo e quindi abbiamo la possibilità di programmare e di investire per crearci futuro sempre all’altezza delle aspettative; il settore agonistico giovanile e non, compreso il centro federale di Tirrenia, è stato riorganizzato ed ora si ha molta fiducia sui risultati che potranno conseguire gli atleti italiani. Con Il circuito FIT TPRA si è dato risalto ed importanza  ai  tennisti amatoriali e l’iniziativa di far svolgere durante gli internazionali d’Italia al Foro Italico e nei circoli della capitale le finali nazionali TPRA e le finali nazionali dei campionati di quarta categoria ha avuto un’esaltante risposta da parte dei tennisti amatoriali che sono alla base del tennis italiano. Con il fondo rotativo i circoli vengono finanziati dalla federazione a tasso zero e possono ristrutturare ed ampliare gli impianti sportivi. Insomma, il sistema Italia è lanciato, si deve continuare con l’impegno che non è mai mancato al presidente Binaghi ed al consiglio federale per risolvere le criticità e continuare a migliorare in tutti i settori”.

 

In Calabria c’è’ qualche giovane interessante ? “Si, abbiamo Corrado Summaria, 19enne cosentino, che si allena a Tirrenia da qualche anno sotto la guida del settore tecnico nazionale, ha appena terminato l’attività under e si sta impegnando da qualche tempo nei tornei internazionali con buoni risultati. Lui è il più conosciuto ma ci sono molti giovani, under e non, che lavorano duramente ed hanno buone prospettive, non faccio i nomi per paura di non citare qualcuno, ma la Calabria tennistica anche dal punto di vista agonistico e tecnico, come negli altri settori, è in trend positivo. Il prossimo anno avremo 2 squadre in serie A2 maschile e femminile, entrambe del CT Rocco Polimeni di Reggio Calabria, ed una squadra neopromossa in serie B maschile, il CT Pharaon sempre di Reggio Calabria, composte da molti giovani atleti calabresi di seconda categoria cresciuti tennisticamente nei rispettivi circoli, non era mai successo. Gli ottimi risultati ottenuti dalle nostre rappresentative provinciali nella fase di Macroarea del sud della coppa delle province contro formazioni siciliane e campane ne sono la dimostrazione”.

 

Quali sono i tuoi tennisti preferiti in attività e perché. “Risposta obbligata, Roger Federer per talento, classe e signorilità, è il tennis fatta persona! Per quanto riguarda gli italiani sono un fan di Francesca Schiavone, è il nostro Federer al femminile, mi diverto molto a seguire i suoi match ed al Roland Garros ci ha fatto sognare. Non perdo un match di Fabio Fognini e Simone Bolelli, li seguo sempre! Seguo con interesse e simpatia un giovane siciliano conosciuto quando era adolescente, partecipò al torneo open organizzato al circolo di cui sono dirigente e mise in seria difficoltà un grande campione come Alessio Di Mauro, si tratta di Salvatore Caruso da poco intorno alla 170sima posizione ATP, ai tempi aveva 17/18 anni ed era esuberante in campo e simpatico fuori. Quelle poche volte che con lo incontro ci salutiamo affettuosamente, sono un suo fan!”.

 

Qual è’ la superficie che prediligi? “La terra battuta, ogni punto si deve sudare! Si parlava di eliminare il net e la seconda di servizio sei favorevole. Sono molto tradizionalista e quindi scettico su questi cambiamenti, aspetto di vedere i tornei sperimentali e rendermi conto realmente degli eventuali benefici.

 

Caso Sharapova cosa ne pensi. “Da ex n. 1 al mondo e vincitrice di slam è sempre sotto i riflettori dei media e degli appassionati e giustamente non le si perdona niente, è stata quanto meno superficiale. Ha sbagliato è stata giudicata e condannata, giustamente secondo me. La giustizia sportiva ha fatto il suo corso. Adesso, scontata la squalifica, sta cercando di riprendere e sta trovando delle difficoltà. Le polemiche delle sue colleghe sono quasi naturali, ormai ad ogni frase o dichiarazione dei big del tennis si da un risalto enorme, il tennis ha un eco mondiale, i media ed i social contribuiscono a questo. Io sono per lo sport pulito a tutti i livelli, ma da giovane dirigente sportivo penso che chi ha scontato le squalifiche ha tutto il diritto di riprendere a giocare”.

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Sono un bancario con la passione per il calcio ed il tennis. La mia squadra del cuore? Tifo Inter,
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