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Così Maurizio Crosetti a Radio Sportiva: “Sport femminile? In Italia non esiste da sempre una sola atleta professionista. DPCM? Di fatto hanno fermato lo sport di base italiano, a meno che non siano allenamenti o discipline individuali. Il contatto è la discriminante, ma il vero contatto è salire sui pullman, non giocare con tutte le cautele e precauzioni. Sport? E’ molto difficile chiedere ad un bambino o un ragazzo di non gareggiare. Sarà difficile mantenerli nella voglia di fare sport, che è salute e tiene lontano i figli da divani e da playstation. Serie A? E’ tutto imprevedibile ma è un dovere andare avanti con i calendari. Le partite sono un po’ troppo bizzarre come risultati, basta giudicare quanti gol vengono fatti”.
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