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servizio di Vincenzo Capretto © riproduzione riservata
Il Napoli sfata anche il tabù Atalanta e arriva alla sosta a punteggio pieno chiudendo con un ottimo bottino il primo mini ciclo, 4 vittorie con 10 reti fatte e 2 subite.
Gli azzurri scendono in campo contratti e forse distratti dalle innumerevoli voci di mercato soprattutto con il caso Reina.L’Atalanta ancora ben messa in campo da Gasperini dimostra di stare bene sia fisicamente che mentalmente tendendo bene il campo, squadra corta ed aggressiva.
Al 15’ gli orobici passano, Cristante salta più in alto tra Callejon e Maggio e colpisce di testa sul cross da calcio d’angolo mettendo la palla in rete. Gli azzurri timidamente provano a reagire ma senza clamorose occasioni, poco precisi e in alcuni frangenti addirittura impacciati. L’Atalanta si rende ancora pericolosa prima con Ilicic con un tiro dalla distanza respinto da Reina e poi con Masiello che da buona posizione non chiude il tap-in vincente. Finisce il primo tempo con un Napoli davvero sottotono e messo in grosse difficoltà da un’ottima Atalanta.
La ripresa inizia come il primo tempo, i nero-azzurri sembrano essere ancora più pimpanti e con Ilicic sfiorano il raddoppio che con un diagonale sfiora il palo. Arriva l’episodio che fa girare la partita. Cross di Ghoulam dalla bandierina deviato dalla difesa dell’Atalanta, Zielinski controlla di petto e va al tiro al volo che finisce nel sette. Pareggio stupendo e partita che cambia totalmente. Cinque minuti e il Napoli conclude la rimonta. Azione meravigliosa dei partenopei. Lancio perfetto di Allan in verticale per Insigne che di testa fa da sponda per Mertens che di prima batte Berisha. La squadra di Gasperini non si perde d’animo e sfiora il pareggio con Kurtic che da buona posizione spara in alto. Gli azzurri si scrollano tutte le paure di dosso e alzano il baricentro, prima sfiorano il tris con Mertens ma il folletto belga tira alto da buona posizione e poi lo ottengono con la prima rete azzurra di Rog. Contropiede da manuale del Napoli: Callejon scatta sull’esterno, palla al centro per Mertens che di prima appoggia a Rog che cala il tris. Il sipario si abbassa sulla partita.
L’ANALISI: Azzurri che entrano in campo scarichi mentalmente e sulle gambe, non si comprende se la causa è da ricercare nelle partite ravvicinate di queste settimane oppure per la questione Reina che tiene banco. La solita Atalanta imbriglia la squadra di Sarri giocando 60 minuti gagliardi e con tonicità, il Napoli non riesce a sviluppare il suo solito gioco e oltre a creare poco subisce una rete da calcio d’angolo evitabilissima. Fortunatamente gli azzurri non sono composti solo da 2-3 ottimi giocatori ma ormai è una rosa di eccellente livello e questa sera lo si nota particolarmente. Zielinski trova un euro goal, Allan entra dalla panchina al posto di uno spento Hamsik e cambia la partita, infine Rog subentra, lotta e segna il goal della sicurezza dimostrando ancora una volta la bontà delle sue doti. Il Napoli soffre e vince, subisce e rinasce con carattere e cuore accettando per molti minuti anche la supremazia dell’Atalanta poi da grande squadra in 5 minuti la ribalta e lancia un altro segnale a se stessa in primis e poi agli altri, questa partita l’anno scorso probabilmente l’avrebbe persa. Il peggiore in assoluto è il capitano Hamsik, un fantasma a seguire Jorginho forse entrambi pagano la pesante preparazione. Il migliore ancora Mertens è l’ultimo che si arrende anche nei momenti di difficoltà, segna il 2-1 e serve l’assist per il tris. Bene Zielinski,ottimi tutti i rincalzi Diawara, Allan, Rog.
CASO REINA: Non posso non dedicare qualche parola per questa situazione gestita male da tutti i protagonisti. Parto da ADL, comprendo che Reina ha 35 anni e non vuoi rinnovargli il contratto soprattutto se lo spagnolo chiede un triennale a certe cifre ma non comprendo perché non prendere già da mesi il suo sostituto e farlo crescere alle sue spalle. PSG molto scorretto, sa della sua potenza economica e quindi si presenta dove e quando vuole a far razzia di giocatori. Reina, ci mettiamo nei suoi panni e davvero non sapremmo cosa fare, da un lato c’è un contratto lungo e ricco (tre anni a 3,5 milioni a stagione) con la squadra del momento, il PSG è destinato a vincere nei prossimi anni quasi tutto ma dall’altro c’è una promessa fatta ai compagni, all’allenatore e forse alla città intera. Per il bene del Napoli spero resti perché i tempi sono davvero stretti per prendere una valida alternativa e soprattutto un nuovo leader perché siamo sinceri il Napoli perderebbe un buon portiere ma un GRANDE leader. Al rientro dalla sosta scopriremo.
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