CL Milan – Atletico Madrid 1-2, rossoneri recriminano su episodi dubbi

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E’ molto amaro il ritorno del Milan in Champion0s League dopo sette anni.  Una sconfitta maturata nel finale, segnata da episodi dubbi e sempre risolti a favore dei Colchoneros di Simeone, che a fine gara ha anche il coraggio di esultare in maniera esagerata, quando dovrebbe ringraziare la serata quanto meno allegra dell’arbitro turco Cakir. Il Milan di fatto ha giocato due partite in una, la prima fino al 30′ quando poteva ancora contare sulla presenza in campo di Kessie, che nel giro appunto di trenta minuti si è visto sventolare sul naso due cartellini gialli, il primo  assolutamente legittimo, sul secondo si sono addensate molte nubi, in quanto probabilmente, essendo il secondo intervento sarebbe probabilmente bastato riprendere il giocatore. Nel frattempo al 20′ il Milan era andato in vantaggio con un bel goal di Leao,su assist preparato al bacio da Brahim Diaz, Dopo l’espulsione il Milan ha iniziato un’altra gara, costretto a cercare di chiudersi, e rischiando anche sul finale del primo tempo su girata di Suarez. Nella ripresa il refrain non cambia, anche se in realtà l’Atletico spaventa più per il fatto di essere in superiorità numerica che per le reali azioni da gol, se si eccettua un’occasione di testa per Suarez, che non riesce però ad inquadrare la porta. Continua la serata poco felice dell’arbitro che prima non sanziona Kondogbia dopo che l’ex interista aveva atterrato Tonali a gioco fermo, e più tardi stessa sorte per un altro fallo di Marcos Llorrenteal 90′ sempre su Tonali.  Ma tutto ciò è niente, perchè la partita subisce una prima svolta all’84’, quando Griezmann non lascia scampo a Maignan, beffando la difesa rossonera. Nei sei minuti di recupero arriva la beffa finale, quando Cakir assegna un calcio di rigore alla squadra ospite per presunto fallo di mano di Kalulu, subentrato nel finale: le immagini hanno evidenziato come in realtà la palla sfiorata dal difensore era stata in realtà spostata precedentemente da Lemar. L’arbitro, in verità alle spalle dell’azione, indica immediatamente il dischetto, sulla palla si porta Suarez che beffa Maignan, spiazzandolo. Brutta doccia fredda per i ragazzi di Pioli ai quali non si può davvero rimproverare nulla. Nonostante l’inferiorità numerica per oltre un’ora la squadra ha dimostrato carattere e determinazione  fino a quando ha potuto, poi è subentrata la naturale stanchezza che si è mescolata  alla serata decisamente storta della terna arbitrale, non coadiuvata di certo dal Var.