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Servizio di Marciano Santosuosso
La Sidigas Avellino cade contro l’Enel di coach Meo Sacchetti: 94-74 il finale dal PalaPentassuglia che consegna il derby del Sud ai padroni di casa di Brindisi.
Biancoverdi quasi mai in partita (fatta eccezione per un discreto terzo quarto): una sfida, quella disputata sul parquet pugliese, che ha visto gli irpini protagonisti di una prima frazione di gioco da incubo, che ha certamente influito sul risultato finale della sfida.
Per la Sidigas eccellente prova di Fesenko (la migliore, soprattutto in termini di numeri, da quando il lungo ucraino veste la maglia della Scandone) con 28 punti, 9 rimbalzi e 31 di valutazione; bene anche Logan (soprattutto nel secondo tempo) con 23 punti (ma anche un negativo 2/8 dai 3). Da dimenticare le prestazioni di Green, Thomas, Cusin e Zerini.
Per l’Enel Brindisi grande prova del neo acquisto Samardo Samuels (17 punti ed 8 rimbalzi), ma di assoluto livello anche le prestazioni di M’baye (9 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate), di Carter (14 punti) e di Scott (18 punti).
Avellino sul parquet con il quintetto composto da Green, Randolph, Thomas, Leunen e Fesenko; Brindisi risponde con Moore, Scott, Joseph, M’baye e Carter. Partenza devastante dei padroni di casa che in poco meno di 5 minuti piazzano un immediato e devastante break (11-1 al 5′) con la Sidigas completamente bloccata da entrambi i lati del parquet. Brindisi gioca a ritmi insostenibili interpretando al meglio quella pallacanestro shot and gun che ha reso famoso coach Meo Sacchetti, Avellino risulta invece essere totalmente annichilita dall’energia e dalla fisicità messa in campo dai pugliesi. Primo quarto completamente da dimenticare per gli irpini che sprofondano, al termine dei primi dieci minuti, sotto di 19 punti (24-5). Per la Scandone 5 punti messi a segno tutti da Fesenko.
La tripla di Randolph in avvio della seconda frazione ridona fiducia ai biancoverdi, ma è solo un lampo estemporaneo: gli uomini di coach Sacripanti continuano a subire anche nel secondo quarto il massacro dei padroni di casa che con la fisicità di M’Baye (7 punti) e la grande vena offensiva di Carter (11 punti) e Goss (8 punti) restano sul +19 (41-22 al 18′). Gli ultimi minuti prima dell’intervallo vedono un’Enel leggermente meno aggressiva e precisa sotto canestro, ma il punteggio resta comunque ampiamente favorevole agli uomini di Sacchetti (41-26 al 20′). Per la Sidigas i primi 20 minuti lasciano in eredità prestazione deficitaria, soprattutto in attacco (solo 24 i punti messi a referto dai biancoverdi, di cui 12 firmati dal solo Fesenko, unica nota lieta per gli irpini in un primo tempo altamente deficitario).
Piove sul bagnato per la Scandone anche al rientro dall’intervallo con i padroni di casa che colpiscono con precisione e continuità dai 6,75 (percentuali che sfiorano il 70% per i pugliesi): i biancoverdi si affidano invece ancora una volta a Fesenko, unica efficace e reale soluzione offensiva sino questo momento. Un parziale di 7 a 0 firmato da Logan (che sale in cattedra con un terzo quarto di gran livello caratterizzato da 12 punti) e dal possente pivot ucraino (22 punti), rilanciano le speranze dell’Avellino che riesce a rientrare fino al -13 (50-37 al 26′). Il doppio fallo (antisportivo e tecnico) fischiato a Scott su Logan ed a Samardo Samuels (per un’esultanza sopra le righe) scalda gli animi nel palazzetto pugliese, con i biancoverdi che rientrano fino al -9 e tornano ufficialmente in un match, che sino a pochi minuti fa, sembrava essere senza storia per Green e compagni: 64-53 il parziale dopo 30 minuti, con gli uomini di coach Sacripanti che dopo due quarti da dimenticare, interpretano una buona terza frazione di gioco.
Tanti errori sia da una parte che dell’altra nell’ultimo quarto della sfida con Samuels, che in un esordio estremamente positivo (nonostante una forma fisica tutt’altro che al top), riesce ad essere uno dei grandi trascinatori dell’Enel in questa serata (71-59 al 34′). Avellino ci crede ancora, ma Brindisi riesce a spegnere ogni serio tentativo di rimonta targato Sidigas: le prodezze di M’Baye, Moore, e dell’ex centro dell’Olimpia, spengono infatti i timidi tentativi di rimonta del team di coach Sacripanti che scivola nuovamente sul -13 (77-64 al 37′). La bomba di Scott scrive, anche se non ufficialmente, la parola fine sul match, relegando gli ultimi minuti ad un autentico show di Brindisi: 92-74 il finale dal PalaPentassuglia con una brutta Scandone che saluta (momentaneamente) il secondo posto in classifica.
fonte: www.lanostravoce.info
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