13 Settembre 2024
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Atalanta galattica, asfaltato il Genoa e Marassi in protesta

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Luca Alvieri – Redazione –

Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata

Non c’è mai un punto sulla storia scritta e riscritta da Gasperini sulla panchina dell’Atalanta, un altro record si aggiunge quest’oggi, alla già lunga lista dei traguardi raggiunti dall’armata del Gasp in questa stagione. Mai prima d’ora, infatti, i bergamaschi avevano vinto in trasferta con ben 5 gol di scarto. A fare da coprotagonista sfortunato di questo record, è il Genoa di Mandorlini, che trova la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di San Siro, scatenando la protesta del Marassi, che ad un certo punto del match, si gira di spalle rifiutandosi di vedere lo scempio messo in scena dai suoi giocatori.
Eppure i padroni di casa, avevano iniziato bene la partita, andando vicino al gol prima con Rigoni e poi con Simeone, dove entrambi non trovano la rete per questione di centimetri. Appena dopo, però, i rossoblu si spengono e parte l’arrembaggio dell’Atalanta. A dare il via al dodgeball nerazzurro, ci pensa Kessie, che dal limite dell’area, impegna non poco il portiere Rubinho, oggi schierato al posto di Lamanna. Poco dopo, però, l’ex Juve non può nulla sulla magia del “bomber” Andrea Conti, che sull’invitante cross di Spinazzola, si inventa una bellissima rovesciata alla Pinilla, che si insacca, nel sette, proprio sotto gli occhi dell’attaccante cileno: è 1-0 Atalanta. Il raddoppio arriva quasi 5 minuti dopo, quando Andrea Petagna, in area, viene steso da Burdisso: calcio di rigore. Dal dischetto si presenta il solito Alejandro Gomez, che senza pietà, spiazza il portiere rossoblu. Squadre a riposo, dunque, sul punteggio di 2-0.Risultati immagini per genoa atalanta 0 5
Nel secondo tempo, il copione del match è sempre lo stesso e come nella prima frazione di gioco, ad aprire gli highlights atalantini è di nuovo Frank Kessie, che un potentissimo destro da fuori, spacca il palo con l’ausilio di Rubinho, che la tocca evitando il peggio. Peggio, che però, arriva subito dopo, quando Mauricio Pinilla prende un giallo per fallo sul portiere e non contento, si fa espellere per proteste: Genoa in 10 a mezz’ora dalla fine. L’Atalanta, neanche a dirlo, approfitta subito della superiorità numerica e trova dopo appena 3 minuti, il gol del 3-0 con il Papu Gomez, che a due passi dalla linea di porta, mette dentro un perfetto pallone lavorato in discesa da Kurtic. I bergamaschi ora, hanno pieno possesso del match. Rubinho cerca di evitare l’imbarcata compiendo un miracolo a tu per tu con Kurtic, ma al 76°, non può nulla a difesa ferma, sul tap-in vincente di Caldara, che segna da pochi passi il suo 6° centro in campionato. Il Genoa prova a questo punto a rendere la sconfitta meno amara, ma Berisha, chiamato forse all’unico intervento della giornata, si fa trovare pronto sul tiro a botta sicura di Izzo, negandogli il gol della bandiera. Gomez, invece, rende molto più dolce la vittoria dell’Atalanta, perché non contento del suo score, decide di mettere a segno la sua tripletta personale, scrivendo cosi il 5-0 sulla partita e anche la storia di questa fantastica squadra.
L’Atalanta vince e stravince sul campo di un Genoa disorientato, comportandosi da grande squadra, sapendosi rialzare con due vittorie consecutive (8 gol fatti e 0 subiti), dopo lo scottante punteggio di San Siro. La classifica dice ora quota 58 per gli uomini del Gasp, ovvero, momentaneamente a più 3 dall’Inter e ancora meno 2 dalla Lazio di Inzaghi, vittoriosa ieri sul campo del Sassuolo. L’Europa dunque, mie cari lettori, sta diventando sempre più…di un semplice sogno.

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Grande appassionato di calcio, italiano ed internazionale. Grandissimo tifoso del Milan, delle favole calcistiche e della storia che il calcio racconta. Se il pallone avesse un volto, sono sicuro che assomiglierebbe al mio...

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