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In una squadra di calcio (e non solo) è molto importante trovare una figura che faccia da tramite tra la Società e il gruppo dei calciatori. Questo ruolo è di competenza del team manager, che riveste una carica di notevole rilievo dovendo gestire gli atleti e le loro esigenze, organizzare i vari allenamenti assecondando le richieste dell’allenatore, coordinare l’utilizzo degli impianti di allenamento, partecipare alle riunioni tecniche e soprattutto fare da filtro tra la dirigenza e lo spogliatoio. Al San Pietro Napoli ormai da qualche mese questo ruolo è svolto con profitto da Andrea De Rosa, casoriano doc e già da tempo all’interno dell’organigramma della squadra. Negli anni precedenti ha svolto la funzione di collaboratore dell’ASD Rinascita Sangiovannese; in estate la chiamata della Virtus Afragola Soccer in Seconda Categoria, che il direttore De Rosa ha poi lasciato a dicembre. Anche con la squadra, come detto, deve venire a capo di ogni tipo di esigenza da parte di ciascun giocatore per eventuali problematiche o richieste, essendo la cartina tornasole e parte integrante di un gruppo, di un team appunto. Il team manager è il maggiore responsabile di tutte le problematiche organizzative e comportamentali riguardanti la squadra di calcio, ma si deve occupare anche della parte logistica, avendo il compito di organizzare le varie trasferte, fissando i luoghi dove poter effettuare la rifinitura prima di una partita. Questo incarico, non affatto semplice ma sicuramente gratificante, assume importanza pure in altre discipline sportive di gruppo. “Sono in stretto contatto con la società, lo staff tecnico e tutti i giocatori. In queste categorie il team manager è un di più. E’ un ruolo in ombra ma molto importante. Seguo tutti gli allenamenti e il giorno della partita curo la compilazione della distinta. Mi interfaccio con il mister e i calciatori”. In queste categorie, come ha detto il direttore, la figura del team manager è un di più, che poche società hanno nel proprio organigramma. Anche perchè, va detto, tante squadre del panorama dilettantistico campano sono gestite al 100% da factotum che ricoprono tutti i ruoli all’interno del club, dall’allenatore fino al presidente. “Mi trovo a San Pietro grazie ad Umberto Marino che, dopo le mie dimissioni dalla Virtus Afragola Soccer, mi chiamò. Ho un ottimo rapporto con il mister Marino, i calciatori, il direttore Sparavigna e i presidenti”. Quella del San Pietro Napoli è una grande famiglia, e in quanto tale può capitare che ci siano delle incomprensioni, come successo nel mese di febbraio quando l’allenatore Umberto Marino e il direttore sportivo Luigi Sparavigna si dimisero dai rispettivi incarichi e lasciarono la squadra. Ma dopo pochi giorni, sia Marino che Sparavigna ritornarono al timone del San Pietro e con il prezioso il lavoro svolto dalla società ritornò tutto alla normalità e si ricucì lo strappo che si era creato tra la squadra e i diretti interessati. “Sono soddisfatto, io sono subentrato a gennaio, abbiamo conquistato i play-off e vinto la Coppa Campania di Prima Categoria. Purtroppo abbiamo perso punti per strada e quindi non abbiamo conquistato il primato in classifica. Sarei soddisfatto al 100% solo nel caso in cui vincessimo i play-off”. La squadra gialloverde ha terminato il campionato piazzandosi al terzo posto, alle spalle di Afro-Napoli United e San Giuseppe, ed ora se la vedrà nei play-off con la temibile Virtus Ottaviano del bomber Vincenzo La Pietra. I ragazzi di Marino hanno conquistato la Coppa Campania, battendo in finale e ai rigori la Virtus Sant’Antonio Abate sul neutro dello “Squitieri” di Sarno. Per la gara play-off del 5 giugno il direttore chiama a raccolta i tifosi: “Purtroppo c’è stato un calo di spettatori negli ultimi tempi, con la speranza che con la Virtus Ottaviano, al “Comunale”, ci sia il pienone perchè abbiamo bisogno del supporto e del calore dei nostri tifosi”. Andrea De Rosa è anche un attento seguace del calcio dilettantistico a 360° e, infatti, ogni weekend lo troviamo sui campi di calcio della provincia che segue la gara anche con la speranza di scovare qualche talento e di espandere le sue conoscenze calcistiche. “In Eccellenza l’Herculaneum era un carrarmato, costruito magistralmente dal grande direttore Marco Mignano; anche la Boys Caivanese ha fatto un campionato straordinario, anche se è venuta meno nella partita più importante. Complimenti al Portici di Stiletti e Borrelli e al San Giorgio del direttore Franco Mottola che hanno disputato un ottimo campionato conquistando i play-off. In Promozione la Vis Afragolese ha vinto meritatamente il girone B; la mia ex squadra, la Rinascita Sangiovannese, ha disputato un ottimo campionato. Nel Girone A vince il campionato la Rinascita Vico del mister Sanchez che all’inizio sicuramente non era tra le favorite per la vittoria finale. Nel Girone A di Prima Categoria, la corazzata Bacoli Sibilla vince il campionato lottando fino all’ultimo con un Casoria molto forte. Nel Girone C emozionante testa a testa tra San Giuseppe e Afro-Napoli United, ma alla fine festeggiano gli “afro-napoletani”; quello del presidente Antonio Gargiulo è un progetto importante e molto serio”. E alla fine dell’intervista non poteva certamente mancare una domanda sul futuro: “Il calcio dilettante è sempre tutto da vedere. Spero di rimanere a San Pietro in Promozione”.
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