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Alla vigilia qualcuno avrebbe messo la firma per un pareggio allo Zaccheria, viste le tante defezioni in maglia granata. Ma a conti fatti, per come è arrivato,lascia tanto amaro in bocca, perché giunge in una gara dove l’arbitro ha fatto il bello ed il cattivo tempo. Decimata dalle assenze, la Salernitana si presentava in formazione obbligata e con i terzini Colombo e Pezzella non al meglio. Tornava Volpe dal primo minuto nel ruolo di sotto punta in cui aveva fatto bene l’anno scorso con Gregucci, Calil finto centravanti e con Nalini e Negro sugli esterni.
LA CRONACA. Match che inizia con due minuti di ritardo a causa di un buco ravvisato nella rete della porta granata, riparato dallo staff foggiano. Subito brividi per la Salernitana al terzo minuto, quando Gori compie il primo miracolo con i piedi sulla conclusione ravvicinata di Cavallaro, ben servito da Iemmello. La Salernitana assorbe, riparte e…segna, proprio in concomitanza con l’ingresso dei propri sostenitori nel settore ospiti: ancora una volta decisivo Nalini, che va via sulla destra e scodella un pallone al centro che Calil controlla e deposita alle spalle di Narciso, uscito alla disperata nell’area piccola. È il quinto minuto, succederà poco nei successivi venti se non tanti falli e agonismo a mille in una ambiente molto caldo. La Salernitana si difende e prova a ripartire, a tratti mettendo paura alla retroguardia foggiana costretta a sbilanciarsi per recuperare il risultato. Il Foggia si fa vedere al 28’ con una velleitaria conclusione dalla distanza di Agostinone bloccata senza patemi da Gori, azione nata da un errato controllo di Nalini nella zona nevralgica della metà campo granata. Al 32’ ghiotta opportunità per il Foggia, che parte in contropiede dopo aver rubato palla a Pestrin in zona d’attacco: l’azione si chiude con un destro a giro di Cavallaro che finisce di poco al lato della porta di Gori. Poco più tardi ci prova Sarno direttamente da calcio di punizione, palla che oltrepassa barriera e traversa. Tre minuti prima dell’intervallo la Salernitana si rende protagonista di una buona ripartenza dopo un errore di Cavallaro a metà campo, con conclusione di Calil dai venti metri che termina sul fondo non di molto. Niente più emozioni fino all’intervallo, si va al riposo sullo 0-1.
Nella ripresa subito un cambio per il Foggia: dentro Bollino per uno spento Sarno. Ma è della Salernitana la prima palla gol dopo tre minuti, con Nalini che si beve Agostinone ed entra in area scagliando un sinistro un po’ sporcato che impegna Narciso. I dauni replicano immediatamente con Gigliotti (5’) che fa la barba al palo sinistro della porta di Gori su calcio di punizione. Tre minuti più tardi il portiere granata si conferma in un magic moment superandosi sulla punizione beffarda calciata dall’ex Agnelli. Al 16’ pericolo grosso per la retroguardia granata: Agostinone va via sulla sinistra e mette al centro un pallone rasoterra che attraversa tutta l’area e su cui Iemmello s’avventa in leggero ritardo sul secondo palo, spedendo fuori da distanza ravvicinatissima. Break della Salernitana al 21’: la ditta Volpe-Negro ruba palla a centrocampo, quest’ultimo percorre 50 metri palla al piede e taglia sulla destra dove Nalini finta il tiro col destro, conclude col sinistro e sfiora il palo opposto della porta di Narciso. Tre minuti ed è ancora l’ex Vecomp a tentare la conclusione dopo aver condotto una buona ripartenza con la collaborazione di Negro e Volpe, palla fuori di un nulla. Menichini gioca la carta dell’ex di turno: dentro Mounard (25’) e fuori Volpe per continuare a tenere in allarme la difesa rossonera. In realtà il francese procurerà un giallo a Bencivenga e nulal più. I granata reclamano per un fallo di mano volontario a metà campo da parte del già ammonito Cavallaro, ma l’arbitro Paolini lascia correre. Poco dopo la mezzora Negro fa tutto bene e viene messo giù sulla linea corta destra dell’area: per l’arbitro è solo punizione, che Favasuli calcia a fil di palo. La gara s’accende ancora di più a dieci dal termine, quando Pestrin viene messo giù vicino alla panchina di Menichini e Agostinone calcia (volontariamente?) una sciabolata sul capo del capitano granata. Piccola mischia, con protagonista lo stesso tecnico granata, alla fine paga il vice Bonatti, allontanato dalla panchina. Partita infinita, il Foggia si rifà sotto dopo un periodi di stanca e prova a colpire con Agnelli (38’) ma Gori vola ancora in corner. Al 42’ tocca anche a De Zerbi essere espulso per proteste, l’ex calciatore del Napoli esce zittendo la panchina granata. Si sfiorano di nuovo i contatti, vengono allontanati pure i magazzinieri del club campano dall’ispettore di campo. Ultimi minuti al cardiopalma. Gioco spezzettato, Pezzella getta la spugna, stremato, e viene sostituito da Svonja a tempo scaduto: Menichini gli regala l’esordio nel giorno del suo compleanno. Non fortunato, perché allo scadere il Foggia trova il pareggio. Mounard perde palla in avanti, il Foggia riparte ed è letale il passaggio filtrante per Iemmello, bravo a infilarsi nelle maglie della difesa granata e a trafiggere Gori sotto le gambe. Sofferenza atroce per i granata che nel recupero rischiano anche di capitolare quando Gori è costretto agli straordinari sul destro a giro di Cavallaro, sulla ribattuta Bencivenga deposita al lato. Non accade più nulla, la Salernitana porta a casa un pareggio che ha il sapore della beffa per come s’erano messe le cose, nonostante i tanti forfait. Niente drammi, ripartire con più grinta ancora perché il carattere – e tanto – i granata hanno dimostrato di averne.
LA CRONACA. Match che inizia con due minuti di ritardo a causa di un buco ravvisato nella rete della porta granata, riparato dallo staff foggiano. Subito brividi per la Salernitana al terzo minuto, quando Gori compie il primo miracolo con i piedi sulla conclusione ravvicinata di Cavallaro, ben servito da Iemmello. La Salernitana assorbe, riparte e…segna, proprio in concomitanza con l’ingresso dei propri sostenitori nel settore ospiti: ancora una volta decisivo Nalini, che va via sulla destra e scodella un pallone al centro che Calil controlla e deposita alle spalle di Narciso, uscito alla disperata nell’area piccola. È il quinto minuto, succederà poco nei successivi venti se non tanti falli e agonismo a mille in una ambiente molto caldo. La Salernitana si difende e prova a ripartire, a tratti mettendo paura alla retroguardia foggiana costretta a sbilanciarsi per recuperare il risultato. Il Foggia si fa vedere al 28’ con una velleitaria conclusione dalla distanza di Agostinone bloccata senza patemi da Gori, azione nata da un errato controllo di Nalini nella zona nevralgica della metà campo granata. Al 32’ ghiotta opportunità per il Foggia, che parte in contropiede dopo aver rubato palla a Pestrin in zona d’attacco: l’azione si chiude con un destro a giro di Cavallaro che finisce di poco al lato della porta di Gori. Poco più tardi ci prova Sarno direttamente da calcio di punizione, palla che oltrepassa barriera e traversa. Tre minuti prima dell’intervallo la Salernitana si rende protagonista di una buona ripartenza dopo un errore di Cavallaro a metà campo, con conclusione di Calil dai venti metri che termina sul fondo non di molto. Niente più emozioni fino all’intervallo, si va al riposo sullo 0-1.
Nella ripresa subito un cambio per il Foggia: dentro Bollino per uno spento Sarno. Ma è della Salernitana la prima palla gol dopo tre minuti, con Nalini che si beve Agostinone ed entra in area scagliando un sinistro un po’ sporcato che impegna Narciso. I dauni replicano immediatamente con Gigliotti (5’) che fa la barba al palo sinistro della porta di Gori su calcio di punizione. Tre minuti più tardi il portiere granata si conferma in un magic moment superandosi sulla punizione beffarda calciata dall’ex Agnelli. Al 16’ pericolo grosso per la retroguardia granata: Agostinone va via sulla sinistra e mette al centro un pallone rasoterra che attraversa tutta l’area e su cui Iemmello s’avventa in leggero ritardo sul secondo palo, spedendo fuori da distanza ravvicinatissima. Break della Salernitana al 21’: la ditta Volpe-Negro ruba palla a centrocampo, quest’ultimo percorre 50 metri palla al piede e taglia sulla destra dove Nalini finta il tiro col destro, conclude col sinistro e sfiora il palo opposto della porta di Narciso. Tre minuti ed è ancora l’ex Vecomp a tentare la conclusione dopo aver condotto una buona ripartenza con la collaborazione di Negro e Volpe, palla fuori di un nulla. Menichini gioca la carta dell’ex di turno: dentro Mounard (25’) e fuori Volpe per continuare a tenere in allarme la difesa rossonera. In realtà il francese procurerà un giallo a Bencivenga e nulal più. I granata reclamano per un fallo di mano volontario a metà campo da parte del già ammonito Cavallaro, ma l’arbitro Paolini lascia correre. Poco dopo la mezzora Negro fa tutto bene e viene messo giù sulla linea corta destra dell’area: per l’arbitro è solo punizione, che Favasuli calcia a fil di palo. La gara s’accende ancora di più a dieci dal termine, quando Pestrin viene messo giù vicino alla panchina di Menichini e Agostinone calcia (volontariamente?) una sciabolata sul capo del capitano granata. Piccola mischia, con protagonista lo stesso tecnico granata, alla fine paga il vice Bonatti, allontanato dalla panchina. Partita infinita, il Foggia si rifà sotto dopo un periodi di stanca e prova a colpire con Agnelli (38’) ma Gori vola ancora in corner. Al 42’ tocca anche a De Zerbi essere espulso per proteste, l’ex calciatore del Napoli esce zittendo la panchina granata. Si sfiorano di nuovo i contatti, vengono allontanati pure i magazzinieri del club campano dall’ispettore di campo. Ultimi minuti al cardiopalma. Gioco spezzettato, Pezzella getta la spugna, stremato, e viene sostituito da Svonja a tempo scaduto: Menichini gli regala l’esordio nel giorno del suo compleanno. Non fortunato, perché allo scadere il Foggia trova il pareggio. Mounard perde palla in avanti, il Foggia riparte ed è letale il passaggio filtrante per Iemmello, bravo a infilarsi nelle maglie della difesa granata e a trafiggere Gori sotto le gambe. Sofferenza atroce per i granata che nel recupero rischiano anche di capitolare quando Gori è costretto agli straordinari sul destro a giro di Cavallaro, sulla ribattuta Bencivenga deposita al lato. Non accade più nulla, la Salernitana porta a casa un pareggio che ha il sapore della beffa per come s’erano messe le cose, nonostante i tanti forfait. Niente drammi, ripartire con più grinta ancora perché il carattere – e tanto – i granata hanno dimostrato di averne.
Raffaele Cioffi
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