
Views: 2
Servizio di Stefano Sica @riproduzione riservata
Finisce virtualmente il sogno della Paganese Berretti di approdare ai Quarti di finale della fase nazionale di categoria. Lecce corsara a Volla (2-0) e qualificazione appesa ad un possibile inserimento come migliore seconda, ipotesi molto complicata anche comparando gli altri gironi. I salentini vincono dunque il raggruppamento 5 grazie ai colpi nella ripresa di Avantaggiato (tap-in su assist di Lezzi dopo un dribbling a rientrare) e Gianfreda (imperioso stacco di testa su corner di Castrovilli). Quello tra azzurrostellati e giallorossi era praticamente un ballottaggio per la leadership del girone. Lo ha perso la squadra di Mimmo Panico ma a testa alta. Audace e spumeggiante la Paganese nei primi 20 minuti, con un forcing continuo negli ultimi 20 metri pugliesi e qualche occasione divorata (su tutte la frustata di Negro respinta miracolosamente da Centonze da pochi passi). Azzurrostellati come sempre a trazione anteriore con Negro terminale offensivo e Cardone avanzato di qualche metro e libero di ispirare le trame d’attacco. Poi solo Lecce, forte di una superiorità evidente a centrocampo e di una brillantezza migliore che ha preso il sopravvento. Pali di Castrovilli e Lezzi e qualche straordinario di troppo per Cappa nonostante la generosità e i sacrifici del duo Sivero-Riccio in difesa. Trend simile nel secondo tempo sebbene gli azzurrostellati si siano fatti apprezzare per una buona capacità reattiva dopo lo svantaggio. Troppo forte, insomma, questo Lecce per la Paganese. Anche se, va ricordato, gli scontri diretti tra le due squadre hanno sempre garantito sorprese e spettacolo, con una vittoria per parte nella regular season.
“Abbiamo avuto un paio di occasioni per passare in vantaggio ma purtroppo non è andata – le parole rilasciate dal tecnico azzurrostellato Mimmo Panico ai microfoni di FootballWeb -. Loro sono stati più ordinati nella parte centrale della partita sfruttando un nostro errore sul primo gol. Quell’episodio a dir il vero ci ha scombussolati, anche se un’altra chance per pareggiare con Negro l’abbiamo avuta. Evidentemente doveva andare così. Il nostro resta comunque un campionato straordinario avendo vinto la regular season con cinque punti di vantaggio proprio sul Lecce. Numeri che dicono tutto sul nostro cammino. Purtroppo nelle partite secche può succedere di tutto, mentre è nell’arco di 25-26 gare che emerge la bontà di un certo tipo di lavoro e di impostazione. Sotto questo aspetto abbiamo dimostrato di essere i migliori di tutti. Qui entra in ballo anche un regolamento strano che ci ha obbligato ad affrontare di nuovo il Lecce in un girone già duro. Non dimentichiamo che, mentre noi avevamo in campo tre ragazzi del 2000, loro schieravano Megelaitis, un ’98, che si è preso la squadra sulle spalle iniziando a dare ritmi e qualità. Poi noi siamo calati anche di gamba e ci sta, tanto che il Lecce si è fatto preferire per il fraseggio a centrocampo fino a prenderci tra le linee. Di sicuro loro saranno una seria candidata al titolo. Dispiace anche per il mio allontanamento: ancora non capisco perché l’arbitro mi abbia buttato fuori, non mi ha dato alcuna spiegazione”.
Lascia un commento