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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata
“Certo che se vinciamo anche a Roma…”. Una frase che si è sentita spesso prima della gara dell’Olimpico, perché si aveva la convinzione che, sbancando di nuovo la Capitale, stavolta sponda giallorossa, si potesse mandare un segnale sin troppo chiaro a tutto il campionato circa le intenzioni tinte di tricolore. Alla fine, il Napoli ha vinto a Roma, e l’ha fatto di misura ma con una prestazione di grande forza e autorevolezza. C’è stata una bella dose di sofferenza nella parte finale, soprattutto negli ultimi quindici minuti, con Reina superatosi su Fazio con una parata molto simile a quella dello scorso anno, sempre in casa della Roma. Il Napoli, però, ha saputo soffrire, gestendo bene il vantaggio nonostante l’evidente stanchezza, ma stavolta la linea difensiva e i suoi interpreti hanno fornito una prestazione maiuscola, anzi, sontuosa. Due giganti Koulibaly e Albiol al centro del pacchetto arretrato, Dzeko è stato praticamente annullato, Ghoulam sempre uno stantuffo sulla sinistra, mentre Hysaj ha sofferto a tratti la tecnica di Perotti ma nello stesso tempo ha fraseggiato sempre con grande maestria e sicurezza, non sprecando mai un pallone.
Che dire, un grande Napoli a Roma. Naturalmente l’uomo copertina non può che essere lui, che ha sparigliato le carte in tavola mettendo la firma sui tre punti con un tocco da biliardo. Lui è Lorenzo Insigne, che non aveva mai segnato alla Roma, l’ha fatto per la prima volta in una partita che può significare tantissimo in vista del prosieguo del campionato. Il gol del talento di Frattamaggiore, più che scuotere gli uomini di Di Francesco, li ha un po’ sbalestrati, dal momento che nella prima frazione si è registrato un dominio assoluto degli azzurri, completamente padroni del campo e del gioco. L’errore, a voler essere pignoli, è stato proprio quello di non approfittare dello sbandamento giallorosso per colpire una seconda volta e mettersi più al riparo da eventuali episodi negativi. Non avendo affondato il colpo, si è stati costretti a subire fino all’ultimo, nell’arroventato e concitato finale, la Roma si è affidata soprattutto a lanci lunghi dalle retrovie per la testa di Dzeko e Fazio, diventato attaccante aggiunto, ma i colossi azzurri hanno fatto buona guardia senza sbavature, mostrando una concentrazione degna di chi non vuole lasciare nulla al caso.
Vittoria meritata quella del Napoli, che ha potuto festeggiare sotto il settore ospiti l’ebbrezza di un primo posto sempre più solido. I numeri sono pazzeschi: otto vittorie su otto, ventisei gol realizzati e cinque subiti, la media è impressionante. Il successo capitolino ha acquisito ulteriore valore dopo la caduta della Juve nel pomeriggio contro la Lazio, che ha avuto il merito di reagire allo svantaggio iniziale ribaltandolo nella ripresa con la doppietta del solito Immobile. La Sarri band, adesso, si ritrova a più cinque sulla Juve, come si può contenere l’entusiasmo dei napoletani? Il sogno scudetto ormai è stato sdoganato, tutti ci credono, anche se si dice sempre che è difficile e che è troppo presto per sbilanciarsi. Per il momento, tutto sta andando nel migliore dei modi, lo confermano i risultati e le statistiche, ma guai a mollare. Martedì c’è la Champions contro la corazzata Manchester City, guidata da un signor allenatore come Guardiola, e poi un altro scontro diretto, contro l’Inter, stavolta al San Paolo, sperando che anche il pubblico di Fuorigrotta diventi protagonista e scenda in campo per contribuire alla nona sinfonia. Serve l’apporto di tutti per scrivere la storia.
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