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Avellino è un ambiente particolare, non per tutti. Lo asserivano e lo ribadiscono, in tutte le interviste, gli ex biancoverdi. Nella città campana si vive di calcio, sette giorni su sette. Dalla memorabile cavalcata del 1972-73 alla storica promozione in massima serie nel 1978. Anni indimenticabili accompagnati, purtroppo, dal declino delle ultime stagioni. Retrocessioni e fallimenti che non hanno scoraggiato il popolo biancoverde. Ground zero, speriamo sia l’ultimo. Si riparte dalla quarta serie, adesso protagonisti in Serie C. L’Avellino è al secondo posto, dietro ad una Ternana che ha fatto le cose in grande ma davanti al Bari, sulla carta una delle maggiori pretendenti alla vittoria finale. Un numero, impressionante, di vittorie (sei) consecutive. Diciassette gol segnati ed uno subito nelle ultime dieci gare. Nove successi ed un solo pareggio. Numeri da grande squadra. Nelle ultime cinque gare l’Avellino ha raccolto quindici punti contro i dieci della Ternana. Ancora avanti i Lupi nelle ultime dieci partite con ventotto punti (nove vittorie ed un pareggio) mentre gli umbri hanno raccolto solo, si fa per dire, ventitré punti. Dall’ultima sconfitta (venti dicembre del 2020) a Bari per quattro reti ad una, gli uomini di Braglia hanno iniziato una vera e propria rincorsa alla capolista (nove vittorie e due pareggi). La Ternana, con molta probabilità non mollerà. I punti di distacco sono, al momento, sette ma gli uomini di Lucarelli dovranno recuperare una gara, anzi due con Cavese e Potenza, e poi riposeranno come ha già fatto l’Avellino. Probabilmente i biancoverdi si si giocheranno la promozione attraverso i Play-Off ma una cosa è certa. Tremate, i Lupi son tornati.
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