Views: 3
Servizio di Stefano Neri @riproduzione riservata
Per quanto un appassionato del gioco più bello al mondo non vorrebbe mai vedere smettere di giocare i suoi beniamini,si sa bene,purtroppo, che prima o poi questo momento arriva per tutti i calciatori professionisti. Così è stato nella penultima giornata di campionato per la bandiera e capitano dell’ Atalanta Giampaolo Bellini e per il grandissimo bomber Luca Toni che dopo una grande carriera che tra l’altro lo ha visto trionfatore ai mondiali tedeschi del 2006,lascia la Serie A e il calcio con ben 160 gol siglati nella massima divisione italiana. Tutt’altro che ariete da area di rigore il primo protagonista dell’ultimo turno di campionato,Giampaolo Bellini ha infatti giocato una vita intera da terzino nelle fila bergamasche da protagonista nelle prime stagioni e da uomo spogliatoio nelle ultime con il raggiungimento nella sua carriera di diverse promozioni dalla Serie B alla Serie A stesso con la maglia nerazzurra. Nonostante le poche apparizioni ottenute negli ultimi anni il difensore atalantino ha comunque saputo lasciare il segno nella sua ultima partita allo Stadio Azzurri d’Italia,infatti egli si è reso autore di una buona prestazione coronata poi da un goal segnato su calcio di rigore che ha permesso alla squadra lombarda di pareggiare la partita con l’Udinese e di raggiungere la salvezza aritmetica suggellando l’addio di una bandiera che ha dimostrato eterna appartenenza alla squadra della dea.
Non una vera e propria bandiera,ma comunque un simbolo del calcio italiano è Luca Toni che lascia a 39 anni il calcio giocato salutando i propri sostenitori anch’egli con una rete su calcio di rigore che ha fatto da cornice alla vittoria del Verona contro la capolista Juventus. Una carriera ricca di goal per il gigante modenese che fin dagli inizi in Serie B con il Palermo ha saputo dimostrare di che pasta fosse fatto centrando una promozione in Serie A a suon di gol con i siculi,approdato poi alla Fiorentina è esploso vincendo il titolo di capocannoniere e conquistando la scarpa d’oro nel 2006 in seguito alla vittoria del mondiale; dopo parentesi nella Roma,nel Genoa,nella Juventus,un ritorno alla Fiorentina e una discussa parentesi in Arabia Saudita, è all’Hellas Verona dove ha vissuto una seconda giovinezza riuscendo a segnare 53 goal in tre stagioni con i gialloblù e vincendo di nuovo la classifica marcatori nel 2015 a pari merito con Mauro Icardi. Insomma idoli che lasciano e che per quanto si pensasse fossero eterni dimostrano di non esserlo,forse due degli ultimi senatori del calcio italiano che se ne vanno lasciando agli ultimi calci solo il collega romanista Francesco Totti.
Lascia un commento