Views: 4
Luciano Spalletti ha davvero cambiato l’Inter. L’ennesima conferma arriva dalla “Sardegna Arena”, dove nemmeno un arrembante e propositivo Cagliari è riuscito a contenere la voglia di vincere di una squadra, quella nerazzurra, sempre più forte soprattutto nella testa.
Una vittoria da grande squadra, di quelle che rafforzano le proprie convinzioni perchè arrivata dopo notevoli sofferenze, sudata e cercata. 3 punti fondamentali che lanciano l’Inter, per una notte, in vetta alla Serie A, permettendo a Spalletti di dormire i sonni più dorati aspettando la risposta di Sarri ad Udine. Eppure l’inizio gara non prometteva rose e fiori.
Merito certamente dei padroni di casa, entrati in campo con il coltello tra i denti e protagonisti di una prima mezz’ora da urlo. Pressing asfissiante ma anche tanta qualità, grazie alla verve di Barella (splendido talento) e ad un Pavoletti in formato deluxe, bravo a fare a sportellate tra Miranda e Skriniar, risultando più volte vincitore. Incredibile l’occasione capitata tra i piedi dell’ex Napoli e Genoa, miracoloso Handanovic a dirgli di no con il piede d’appoggio. Spalletti fiuta il pericolo e prova a sistemare in corsa la situazione, cambiando in uno schieramento mascherato a 3 difensori (con D’ambrosio sulla linea dei centrali) e con Candreva a tutta fascia, lasciando Perisic in coppia con Icardi. La mossa paga, ed alla prima sortita offensiva gli ospiti passano: Candreva lancia in area un pallone velenoso, Perisic è bravissimo -in spacccata- a fare da sponda al centro. Dove, ovviamente, si fa trovare libero Mauro Icardi, che spacca la porta e rompe il ghiaccio per lo 0-1 interista.
Ad inizio di secondo tempo si fa male Vecino, entra al suo posto Marcelo Brozovic. Il croato impiega pochi minuti per raddoppiare: Skriniar serve splendidamente Candreva in campo aperto, l’ala della Nazionale si accentra e pesca Brozovic nel cuore dell’area: destro secco e Rafael è ancora battuto. Il Cagliari a questo punto cala i ritmi, sembra non averne più. Ma quando l’Inter sembra poter agevolmente controllare la contesa, Faragò serve un pallone incredibile a Leonardo Pavoletti, lasciato colpevolmente solo dalla difesa nerazzurra; splendido il destro della punta rossoblu che batte Handanovic e riapre la partita. Nel finale, però, ci pensa ancora Icardi a spegnere le speranze sarde: il suo destro, dopo una confusa carambola in area, è preciso e letale. Serve persino l’ausilio della Var per un presunto disturbo di Perisic ai danni del portiere di casa, ma per Pairetto la rete è da convalidare.
1-3, doppietta per Icardi che sale a 94 reti in maglia nerazzurra e si ripete dopo i due gol all’Atalanta di domenica scorsa. 15 gol in 14 gare di campionato, capocannoniere in compagnia di Immobile, numeri da urlo. Lele Adani a fine partita l’ha definito “Un attaccante che vive 15 secondi nel futuro“: la sua capacità di farsi sempre trovare al posto giusto, la sua abilità nel capire dove va a finire ogni singolo pallone lo rende il numero uno al mondo nell’area piccola. Sembra davvero prevedere certe giocate, certe dinamiche. Icardi è un predestinato che sta facendo le fortune dell’Inter, e la clausola da 110 milioni sembra essere persino riduttiva in questo momento.
La prossima gara, in casa contro il Chievo, sarà un banco di prova importante viste le squalifiche di Miranda e Gagliardini e l’infortunio di Matias Vecino. Sarà interessante capire se la squadra riuscirà a mantenere il suo equilibrio anche senza alcuni degli elementi fondamentali. Per il momento, comunque, ci si gode la notte da capolista: il riposo più dolce per Icardi & Co.
Lascia un commento