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Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, analizza la prestazione del Napoli contro il Benfica, culminata con una vittoria per 4-2. Ecco quanto evidenziato:“Abbiamo dimostrato di poterci stare alla grande in Champions, battendo una squadra di prima fascia che non perdeva in trasferta da 9 mesi. Abbiamo fatto una grandissima prestazione, ci resta un po’ di rammarico perché nel momento in cui il Benfica era ko abbiamo trovato il modo di rianimarlo. Abbiamo preso due gol per colpe nostre e non per meriti degli avversari, ma è una bella lezione perché i ragazzi hanno capito che a questi livelli non ci si può distrarre un attimo. Il momento più bello della partita? Secondo me lo scatto di Insigne, che sul 2-0 di Mertens ha fatto 50 metri di campo dalla panchina per abbracciarlo”. Positivo anche l’esordio di Maksimovic: “Il suo debutto era previsto a Bergamo, lo ha soltanto anticipato. Si vede che la perseveranza di Giuntoli nel portarlo a Napoli era giustificata”. Il Napoli incanta e vince anche in Europa: “Sì ma a livello di mentalità dobbiamo ancora crescere. Sul 4-0 il risultato era in ghiaccio, dovevamo mettere in cassaforte la palla. Fosse stata una partita ad eliminazione diretta, avremmo rischiato di compromettere tutto”. Una partita che ha emozionato Sarri: “Entrare dal sottopassaggio con il San Paolo così è stato tanta roba. Il pubblico ci ha dato una grossa spinta anche prima della gara, per me probabilmente è stato il vero debutto in Champions League. L’urlo dei tifosi sull’inno della Champions? Un qualcosa che resta nella pelle, un tatuaggio”. A livello tattico “facevamo fatica ad andare a prenderli alti nel primo tempo, poi ci siamo riusciti bene. Cosa è successo nel secondo tempo? Abbiamo riconquistato tanti palloni quando eravamo molto alti e questo a mio avviso ha determinato i tre gol in successione. I gol presi non sono frutto di mancata interdizione, abbiamo commesso delle leggerezze dando la partita per acquisita e mettendoci meno attenzione in fase di palleggio. Giaccherini? Ha avuto dei problemi in fase di preparazione ma ora è pronto e potrà tornare molto utile in futuro”.
Alessandro Lugli
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