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A CURA DI ISIDORO NIOLA – @RIPRODUZIONE RISERVATA
San Siro stregato per la Juventus che come un mese fa esce sconfitta per 1-0 dallo stadio milanese, questa volta ad opera del Milan. A dare il secondo dispiacere ai bianconeri in campionato ci ha pensato il diciottenne Locatelli che, come contro il Sassuolo, ha segnato un gol da antologia, un destro imparabile che si è insaccato nel sette alla destra di Buffon. Per il portierone della Nazionale non c’è stato nulla da fare dopo i miracoli della serata di Lione. Ma sulla partita pesa la decisione arbitrale di Rizzoli che a fine primo tempo ha prima convalidato e poi annullato un gol di Pjanic segnato direttamente su calcio di punizione. Decisione adottata dopo quasi due minuti dalla convalida del gol, quando L’addizionale Massa, sollecitato dai giocatori del Milan, aveva visto un fuorigioco (in realtà inesistente) di Bonucci nel momento in cui partiva la parabola a rientare del bosniaco. Del gol annullato probabilmente se ne parlerà a lungo ma dobbiamo anche dire che si parlerà a lungo della partita della Juve, apparsa svuotata e senza mordente, come del resto già accaduto contro l’Inter un mese fa. Abbiamo notato una certa approssimazione nel palleggio e nella tenuta fisica, se solo pensiamo che i baldi giovani schierati da Montella arrivavano sempre primi sul pallone e animati da una grande rabbia agonìstica, cioè che è mancata ai campìoni d’Italia. Certamente non mancano le attenuanti agli uomini di Allegri, orfani dopo la prima mezz’ora di gara di Dybala, uscito anzitempo per un infortunio muscolare. Proprio la Joya sembrava fino a quel momento il più ispirato dei suoi tanto che la prima vera palla gol dei bianconeri era stata confezionata dall’argentino che impegnava non senza difficoltà Donnarumma. Al suo posto Allegri inseriva Cuadrado che andava a giocare esterno d’attacco. I bianconeri erano scesi in campo con il classico 3-5-2 con Benatia, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon. Dani Alves ed Alex Sandro esterni con Khedira, Hernanes e Pjanic interni di centrocampo. In avanti Dybala e Higuain. Montella dal canto suo piazzava in difesa Paletta, Romagnoli e Abate davanti a Donnarumma con un centrocampo in cui dominavano Kucka e Locatelli, con Suso a supporto. In avanti Niang e Bacca. Nel primo tempo erano poche le emozioni, fatta eccezione di un bel tiro a rientrare di Suso, parato da Buffon, e del gol annullato a Pjanic. Nella ripresa si decideva la partita. Attorno al ventesimo un inserimento dalla destra del fronte d’attacco milanista consentiva a Locatelli di ricevere palla, il giovane entrava in area e scagliava un destro dal basso verso l’alto che si insaccava nel sette alla destra di Buffon. La reazione juventina era affannosa e l’ingresso di Mandzukic al posto di Benatia non cambiava le sorti della gara. Montella rinforzava il centrocampo con Poli al posto di Niang. I campioni d’Italia collezionavano solo un gran numero di calci d’angolo che la difesa rossonera sapeva neutralizzare. L’ultima emozione capitava sui piedi di Khedira proprio all’ultimo respiro. Il tedesco faceva partire un gran destro destinato nel sette ma Donnarumma con un gran volo salvava il risultato spedendo il pallone in angolo. Seconda sconfitta juventina in campionato e Milan che si porta a -2 dalla capolista. Campionato riaperto in attesa delle altre partite che si giocheranno oggi pomeriggio e stasera.
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