Salernitana, tra presente e futuro

“Sconfitta difficile da commentare. Ci hanno massacrato, noi ci abbiamo messo molto del nostro per aiutarli. La nostra è stata una partita quasi ridicola. In questa partita non conta la tattica, loro arrivavano sempre primi sulla palla, noi sempre in ritardo in tutte le zone del campo. Se giochi così non ti salvi.” In queste parole è racchiusa l’analisi della partita. Parole dure e sincere, che sono pronunciate dinanzi a microfoni, e taccuini in sala stampa da Guido Marilungo, attaccante del Lanciano. Chissà se non voleva aggiungere la parola sorpresa. Si sorpresi da una Salernitana, mai vista in stagione regolare. Una squadra che ha sorpreso tutto e tutti. Bravo Menichini nel dare le giuste motivazioni, ed i giocatori nel recepirle, per così prendere l’orgoglio e la classe che ogni singolo ha in se stesso. Al di là della deludente stagione disputata, la Salernitana analizzata per singoli interpreti non è una squadra da play out, nemmeno da promozione diretta certo. Ma per l’insieme che la compone, sono giocatori che si dovevano salvare senza eccessivi patemi, e magari poi togliersi le classiche soddisfazioni. Non a caso ha una coppia di attacco da 30 goals. Coda e Donnarumma, il loro compito alla fine lo hanno espletato alla grande. La difesa è venuta meno. Donando goals agli avversari e tirando fuori imprecazioni dai tifosi. Quando la salvezza sarà ufficiale, per un prossimo campionato senza reali patemi, si deve partire da Coda, Donnarumma senza se e senza ma. Il resto si deve analizzare, o meglio lo dovrà valutare il futuro allenatore. Menichini difficilmente resterà. Se le voci saranno confermate, con il poker di Lanciano, il toscano, ha consegnato la squadra nelle mani del Piccolo Inzaghi. In procinto di venire la stagione scorsa, potrebbe venire questa volta. L’esperienza nel mondo dei grandi urge, si deve capire di che pasta è fatto. L’opera da traghettatore alla Lazio, la possiamo valutare positivamente. Chissà che non posso spiccare da Salerno una brillante carriera, come feci anni fa Pioli, che poi alla Lazio ha dato il meglio di se conquistando la partecipazione al preliminare di CL.