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La Salernitana con il punto di oggi è salva, ma spreca una ghiotta occasione per entrare nella zona play off. Ci prova ma senza troppa convinzione, come fosse frenata da qualcuno o qualcosa. Al triplice fischio finale tanto rammarico, per non aver battuto un Bari dai grandi nomi, ma a conti fatti modesto, giunto a Salerno per non perdere la sesta trasferta consecutiva e portarsi un punticino. Sembra poco, ma per i pugliesi in crisi di risultati e’ oro colato perché gli permette di restare ancora nella zona che fa accedere alle post season. Sulla sponda granata, di recriminazioni a parte, mister Bollini, ormai ha preso l’abitudine di sorprendere tutti. Partendo dai tifosi, agli addetti ai lavori con i suoi cambi all’ultimo secondo dell’undici iniziale. Quest’oggi ha generato uno shock generale, la partenza da titolare dell’oggetto misterioso Joao Silva. Attaccante che ad oggi quando è stato chiamato in causa, non hai mai lasciato il segno. Bollini sceglie Il portoghese al posto di un acciaccato Sprocati, la regia è affidata a Della Rocca. Bari col 4-4-2, coppia d’attacco composta da Galano e Maniero. Il lunch match si apre con la punizione a due in area granata concessa per retropassaggio di Minala bloccato da Gomis: Fedele manca il bersaglio per centimetri. Poi, solo Salernitana. Joao Silva è l’inaspettato protagonista: lotta, fa sponde per i compagni, cerca la porta. Al 15’ segna ed esulta timidamente sotto la Sud, ma l’arbitro ferma tutto per un fallo di Rosina sul portiere. È proprio il capitano della Salernitana il peggiore in campo. Rosina non è ispirato, sente il peso della partita e non riesce a incidere. Troppi errori per uno con il suo talento. Nel primo tempo c’è tanto lavoro per Micai. Il portiere di Colantuono respinge le conclusioni dalla distanza di Minala e Coda, poi il colpo di testa di Joao Silva. Prima dell’intervallo, una punizione di Furlan respinta dalla barriera. Il secondo tempo è meno tecnico e molto più nervoso. Il Bari non ha nessuna intenzione di accelerare il gioco, la Salernitana si esaspera e fa incetta di cartellini: pesano i gialli per Odjer e Perico, che salteranno il Frosinone. Macek spaventa Gomis, ma il suo mancino è murato da Bernardini. Poi entra Donnarumma che serve subito un bel pallone a Coda: destro al 24’ deviato da Tonucci. Non succede nulla fino al 44’: il neo entrato Zito salta secco Sabelli e prova la trivela, che non è né un tiro né un cross. Il chilometrico minuto concesso giustamente da Ghersini non produce gli effetti desiderati dall’Arechi. Finisce 0-0, altra occasione sprecata per agganciare la zona playoff: le partite da giocare, però, sono sempre meno. A questo punto viene da pensare meglio festeggiare la salvezza che farsi illusioni inutili.
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