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Salernitana, cosa vuoi fare ? Interrogativo che ora tutta la tifoseria inizia a porsi. Esonerato immeritatamente Bollini, ed arrivando un allenatore di una certa caratura come Colantuono, ci si aspettava un mercato di riparazione diverso, ed invece si è assistito alla solita solfa già vista nelle varie sessioni invernali o estive che fossero.
Ormai è risaputo che le squadra si fanno a Giugno, e non negli ultimi giorni di agosto sul gong della chiusura, cosi come i rinforzi.
Se li si vuole prendere, li si individua, ed il 3 gennaio alla ripresa degli allenamenti, se non tutti, ma almeno qualcuno già è tesserato per integrarsi nel gruppo. Ma al direttore Fabiani, queste cose sono forse sconosciute. Non vogliamo tornare troppo indietro, e magari a fare le pulci alle scorse stagioni, dove o di riffa o di raffa l’obiettivo della salvezza lo si è raggiunto. Analizziamo questa stagione.
Nella sessione estiva che portava a questo campionato, sono stati ingaggiati 19 calciatori. Ora andiamo con calma e non perdiamoci nei numeri e nei nomi.
Di questi 19 giunti a Salerno:
– 6 sono stati mandati via a Gennaio (Kadi, Alex, Gatto, Rodriguez, Rizzo, Cicerelli)
– 5 si è provato a dargli la stessa sorte (Bocalon, Radunovic, Asmah, Di Roberto, Kiyine)
– 2, cosa ormai consueta a Salerno, sono stati mandati via direttamente ad Agosto (Adejo, Roberto)
– 1 è infortunato lungodegente (Orlando)
– 2 vengono dalle giovanili della Lazio (Adamonis, Rossi).
– Ne restano 3: Pucino (cui il Brescia ha fatto una corte serrata), Signorelli ed il prestito Ricci.
Analizzando nomi e numeri, e la sorte dei giocatori citati, possiamo asserire che a Salerno, e dobbiamo pensare anche con il benestare di Lotito e di Tare (che a Roma con la Lazio, ciò che toccano diventa oro, qui no), le sessioni di mercato sono delle emerite pagliacciate, una presa per i fondelli colossale per e verso tutti. Nella sessione chiusasi il 31 gennaio, si osa chiamare sessione di mercato, che ha visto questi avvicendamenti. Palombi al posto di Rodriguez, Monaco al posto di Bernardini (che rimane da separato in casa), Tiago Casasola al posto di Perico.
Per quest’ultimo, può anche andare e non ci si strappa i capelli da testa, dato che era prossimo allo svincolo e con un ingaggio pesante. Ma lui è stato l’unico peso (inteso come ingaggio lungo ed oneroso a calciatore anziano), a cui si è rimediato, forse perché era il meno oneroso. Ma al momento restano ancora Rosina, Zito e Della Rocca. Che sono sempre operazioni nate e portate a termine dall’attuale direttore in carica. Ed è curioso che una proprietà che vanta il miglior Direttore Sportivo (Igli Tare) in seno casa madre continui ad essere felice di questo operato a Salerno. I motivi li possono conoscere solo ed esclusivamente loro. Intanto, i tifosi sono stanchi, ed in attesa di risposte o fatti concreti stanno iniziando a disertare l’Arechi. Sabato nella debacle interna contro il Carpi erano in circa 6mila. Numero che farebbe contenti molti presidenti in cadetteria, ma non di di certo Lotito a Salerno, dato che in D erano di più.
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