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Ormai la formazione è fatta, Menichini ha fatto le sue scelte. I prescelti ad affrontare i satanelli, devono ora concentrarsi per regalare ai 10mila e più che saranno nel principe degli stadi. La prevendita va a gonfie vele, ed in tribuna dovrebbe essere presente anche l’uomo più chiacchierato del momento. Il co-patron Lotito, al centro della querelle, che lo vede protagonista in una registrazione telefonica, con un dirigente di una piccola realtà calcistica campana. L’allenatore di Ponsacco, ha deciso di confermare l’assetto tattico già visto all’opera nelle ultime due settimane, seppur variando leggermente gli interpreti complici le defezioni di Negro e Pestrin. Con il Foggia di De Zerbi sarà ancora 4-3-3, compagini disposte a specchio considerando che anche i rossoneri di De Zerbi si schiereranno con lo stesso modulo. Sarà partita a scacchi, quindi, con i granata impossibilitati a sbagliare per mettere fiato sul collo al Benevento di scena sabato col Melfi. Ci proveranno i granata col tridente Nalini-Calil-Gabionetta. Fiducia al brasiliano, chiamato finalmente ad esprimere il proprio indiscutibile bagaglio tecnico. Solo panchina per Perrulli accanto a Mendicino e Cristea. A centrocampo sarà Moro il vice-Pestrin, con Bovo riportato nel ruolo naturale di mezzala destra e Favasuli sul versante opposto. Difesa titolare con Gori tra i pali, Colombo e Bocchetti ai lati della coppia Lanzaro-Trevisan. In dubbio la presenza di Michele Franco: il mancino pugliese non ha partecipato alla rifinitura, ed è rimato in borghese ad osservare i compagni lasciando anzitempo il Volpe
Raffaele Cioffi
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