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Le parole al veleno del presidente Lotito, avranno scosso la squadra e tutto lo staff. Se sabato in campo si era vista una moscia e demotivata, all’Adriatico si è vista una squadra combattiva, che ha saputo soffrire, ha venduto cara la pelle, al cospetto di un avversario che come ambizione ha la massima serie. Al triplice fischio finale si finisce con un prezioso pareggio 1-1 il turno infrasettimanale di serie B per i granata. Punto d’oro per gli uomini cari a Lotito e Mezzaroma, che in dieci e con il solito Gabionetta riequilibrano una partita messa in salita dal vantaggio abruzzese al 18’ del primo tempo con un gol di Valoti. La situazione si è complicata a fine primo tempo quando Schiavi si becca il doppio giallo e finisce anticipatamente sotto la doccia. Nella ripresa Torrente arretra Pestrin a difensore centrale al fianco di Trevisan avendo Lanzaro e Tuia indisponibili. Il Pescara sembrava controllare ma al quarto d’ora su punizione il solito Gabionetta ha inventato la parabola perfetta che ha battuto Fiorillo. Inutile il forcing locale, la Salernitana anche se con qualche affanno è riescìuta a tenere sino al 90’ quando Terracciano compie il miracolo di giornata salvando il punticino, ma ha anche rischiato di vincerla se Fiorillo non si superava su una velenosa conclusione di un granata
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