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“Credetemi ho marcato i più grandi attaccanti e non temevo nessuno in campo, anzi più era forte chi avevo di fronte e più mi “gasavo”. Ma ce n’era uno di cui avevo il terrore: Ronaldo il Fenomeno… Era un giocatore che non era possibile fermare, al massimo si poteva in qualche modo limitare, ma se decideva di far gol segnava. Era velocissimo, tecnico, forte fisicamente, un giocatore incredibile: al primo controllo ti superava, al secondo ti bruciava, al terzo ti umiliava… Sembrava un extraterrestre. È con lui che ho imparato a controllare la paura durante una partita. Non aveva senso cercare di entrare nella sua testa, perché lui era già nella tua…”
-Fabio Cannavaro
Quando in campo c’era “il Fenomeno”, l’extraterrestre, era davvero difficile.
Per tutti.
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