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Franck Ribery è uno di quei calciatori che sposta l’attenzione ben oltre i confini di una semplice città, se non di una sola nazione. Normale che il trasferimento dell’asso ex Bayern alla Salernitana abbia suscitato interesse anche nella sua Francia. Tanto che il più celebre quotidiano transalpino sportivo, L’Equipe, gli dedica un articolo della sua edizione web, titolato in maniera piuttosto curiosa: “Cos’è questa Salernitana, la nuova squadra di Franck Ribery?”. Nell’incipit del pezzo si legge che il club campano fondato nel 1919 non ha bisogno di farsi conoscere in Italia, ma che fuori dai confini nazionali non è così. Le cose, però, potrebbero cambiare proprio grazie alla presenza di un fuoriclasse conosciuto a livello mondiale come Ribery. Salerno ha vissuto il suo Ribery in un altalena di emozioni mista ad attesa, con continui consulti ai vari siti web e le pagine social dedicate alla Bersagliera, per conoscere tutti i movimenti di Ribery. Dal suo arrivo a Capodichino, lo spostamento a Vietri e fino al momento della presentazione al Principe degli stadi davanti ad un pubblico festoso ed entusiasta. Ultimo ad entrare in campo, il nuovo acquisto della Salernitana, il francese Franck Ribery con indosso la maglia granata numero 7. Il fuoriclasse francese ha rilasciato alcune dichiarazioni dal centro del campo. “Buona sera a tutti, sono molto contento cdi essere con voi con la mia nuova squadra e col nuovo allenatore, abbiamo tutti un unico obiettivo, salvarci, darò il massimo per tutti voi, per la società e per la squadra, grazie a tutti”. Il transalpino si è poi aperto nella seguente conferenza stampa tenutasi presso lo stabilimento Caffè Motta. Una lunga conferenza stampa per Franck Ribéry. Le motivazioni, la voglia di dimostrare che il tramonto è lontano, le ambizioni, la grande carica percepita a Salerno. Ha parlato in primis
di come è nata la trattativa. “Davide Lippi ha parlato con il mio procuratore e poi ho sentito il ds Fabiani con cui ho parlato in videoconferenza, ho sentito un affetto importante. Sentivo già a Monaco, con i tanti messaggi, l’affetto della gente. Mi ha aiutato molto questo, non potevo rispondere a tutti però ho visto i messaggi della gente: è stato incredibile. Non posso dimenticare questo affetto anche se ho vinto tanti trofei. Ci sono delle piccole cose che rimangono. Io vivo per il calcio, se avessi vissuto per i soldi non sarei stato qui. – ha esordito – La mia famiglia è stata fondamentale, ho cinque bambini, mia moglie, prima di venire qui ho detto a Fabiani che avrei dovuto parlare con la mia famiglia, non potevo decidere da solo; ho parlato con loro, è stato difficile accettare che sarei andato via di nuovo. Stamattina è stato peggio, nella vita bisogna fare dei sacrifici, la mia famiglia verrà a trovarmi anche a Salerno e ogni tanto tornerò anche io a Monaco. La stampa francese dice che la Salernitana è sconosciuta? Quando sono entrato all’Arechi non so quanti tifosi c’erano, forse 5 mila, l’ho immaginato pieno e ho capito che c’è un ambiente incredibile; tutti cantano. Da tanto tempo non vedevo queste scene, tutto ciò mi aiuta. Io non gioco per me, ma per i tifosi. Voglio tornare a casa con la vittoria perché so che la gente è contenta. Quando non avrò più benzina tornerò a casa, ora non è così perché mi sento bene. È diverso da quando hai 25 anni. Ora devo gestirmi e voglio farlo cercando di non infortunarmi. Devo cominciare gradualmente, non troppo velocemente perché il fisico non è ancora pronto. Quando sono arrivato a Salerno ho sentito tifosi e cori, c’è una passione incredibile che si tocca con mano. Io sono passionale, per questo ho scelto Salerno, sono contento anche dell’accoglienza allo stadio dopo aver conosciuto i compagni. Quando ho visto la curva, si è visto che sostengono sempre i colori. Per me il futuro è questo, voglio dare una mano alla squadra con la mia esperienza”. Buona fortuna Franck, buona fortuna Salernitana….
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