
Views: 1
Servizio di Maurizio Longhi – Vice Direttore FBW @riproduzione riservata
È stato un Portici troppo forte per questa Hermes Casagiove che, con l’organico attuale, è destinata a lottare solo per conservare la categoria. Partita che gli azzurri si sono aggiudicati in scioltezza, senza mai rischiare, rifilandone cinque all’avversaria ma sprecando diverse occasioni per arrotondare ulteriormente il risultato. Troppo marcata la differenza tra le due, l’una lotterà per il primo posto, l’altra per non essere inghiottita dal calderone. La forza di questo Portici si evince dal fatto che in attacco, pur non giocando Incoronato e Tommaso Manzo (due pezzi da novanta della campagna acquisti), gli interpreti del tridente non fanno rimpiangere gli assenti. Murolo largo a destra, Scielzo a sinistra e Fava al centro, praticamente l’attacco dello scorso anno, ma adesso la sensazione è che ci sia stato uno scatto di mentalità e che non ci si accontenti mai. Infatti, la gara era chiusa già dopo il primo tempo pur in vantaggio “solo” di due gol, nella ripresa, anziché tenere palla e abbassare i ritmi, si è andati in gol per altre tre volte in segno di insaziabilità. Quando si incappa nella giornata no, come a San Giorgio, allora affiora qualche criticità ma finora si è visto più volte un Portici deflagrante, capace di azzannare le avversarie con bava alla bocca e denti affilatissimi. Non bisogna esaltarsi, anche perché si affrontava un’avversaria che disputerà un altro tipo di campionato, ma l’importante è aver dissipato le perplessità palesatesi dopo San Giorgio. Ora ci tocca premiare quelli che, per noi, sono stati i migliori tre.
Antonio Visone: Nei primi minuti, sembrava un po’ in affanno nel contenere la qualità di Famiano ma gli è bastato poco per prendergli le misure e sbarrare la strada a chiunque transitasse dalle sue parti. Ci ha messo un po’ il fisico, un po’ il tempismo negli anticipi ed è venuta fuori una prestazione maiuscola. È stata fortemente voluta la sua riconferma, si è puntato molto su di lui che, dal canto suo, cerca di ripagare la fiducia con tanta applicazione sia in allenamento che in partita.
Giulio Panico: Non è più una novità, è proprio vero che questa categoria non gli appartiene. Vorrà pur dire qualcosa che, pur senza senza segnare, risulta sempre tra i migliori in campo. Ci mette non solo la precisione negli appoggi ma anche tanta corsa in mezzo al campo per sradicare i palloni dai piedi degli avversari. Un moto perpetuo, lo si vede ovunque e non si perde mai d’animo. Da applausi lo scatto e il traversone per Fava per il quinto gol, e pensare che era atteso solo il triplice fischio, lui, invece, avrebbe continuato a correre imperterrito, come se il risultato non fosse ancora in cassaforte.
Emanuele Murolo: Encomiabile. È tra i più in forma, segna una doppietta dopo poco più di mezz’ora di gioco e subito dopo, solo un grande intervento del portiere gli nega la gioia della tripletta. Devastante largo a destra, ruolo che ha già ricoperto e in cui risulta una spina nel fianco per le difese avversarie. Era stato lui ad aprire le danze nella gara di mercoledì scorso contro il Procida, anche a San Giorgio aveva avuto un buon impatto con la partita pur entrando a freddo. Con uno come lui, si può stare tranquilli, perché ha sempre dimostrato impegno e attaccamento alla maglia. Come è giusto che sia, si giocherà il posto da titolare nel ricco parco attaccanti a disposizione di mister Borrelli.
Lascia un commento