15 Giugno 2025
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Paganese-Juve Stabia. Top & Flop azzurrostellati

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TOP

DELI – Grassadonia lo prova ancora da seconda punta e i gialloblù gli riservano un trattamento tutto particolare, fatto di ruvidezza e falli sistematici. Ma davanti, con la scarsa incisività di Reginaldo, è l’unico che prova il cambio di passo. Segno che, in ogni caso, quest’anno sta trovando quella continuità nelle prestazioni che non aveva mai avuto nelle stagioni precedenti. Nella ripresa si inventa un tiro velenoso che per poco non beffa Russo. Non è una casualità che il ragazzo sia già monitorato in B, anche se fino a giugno non si muoverà.

CICERELLI – Buona anche la sua performance. Da mezz’ala tenta sempre l’inserimento e, come Deli, il cambio di passo improvviso. Merita un elogio solo per la sua capacità di adattamento a tanti ruoli diversi. Quest’anno ne ha già interpretati quattro: esterno offensivo a destra e a sinistra, quinto di difesa a sinistra e interno di centrocampo. Un “eroe” della versatilità.

CAMILLERI – Guida con sicurezza il reparto arretrato e va pure in gol nel momento del forcing azzurrostellato. Commette solo una ingenuità quando, sul finire del match, rifila una manata ad un avversario che il mediocre Perotti, arbitro di gara, fortunatamente non vede. Va da sè che è il migliore del terzetto difensivo paganese.

FLOP

MAIORANO – Non ha quella lucidità mostrata in apparizioni precedenti. E questo incide sulla difficoltà della mediana nella quale Pestrin è scientificamente braccato da Izzillo non riuscendo a produrre sempre gioco. Solo una gara negativa perché, in altre circostanze, il suo apporto era stato apprezzabile.

PICONE – E’ un ragazzo che deve ancora crescere molto. Grassadonia lo sceglie come quinto a destra per arginare lo strapotere di Sandomenico, ma l’ex Arzanese lo mette quasi sempre in apprensione. Compresa la dinamica del secondo gol stabiese. Un’altra ingenuità la commette nel primo tempo quando porta inspiegabilmente palla al limite della propria aria consetendo a Ripa, dopo averla banalmente persa, di battere a rete (sfera alta).

LA CURIOSITA’

CELIENTO – Entra quando Grassadonia ha deciso di passare al 4-3-3 e di inserire un po’ tutte le armi offensive a sua disposizione (nel tridente gli fanno compagnia, infatti, i nuovi entrati Iunco ed Herrera). La novità è che si tratta della prima volta che l’ex Frattese viene impiegato un po’ nella sua posizione naturale, ovvero esterno a sinistra. Lì fa intravedere smalto, corsa e convinzione. Conferisce alla squadra un cambio di passo importante e sbaglia solo un controllo su una buona ripartenza. Un vero peccato perché aveva una prateria davanti. Certo, di fronte ha un Lisi che non è proprio un terzino, ma è apprezzabile la sua voglia di sfondare e di ben figurare. Grassadonia sa adesso di poter contare su un tassello in più che potrà consentirgli, già a Catania, di tornare al 4-3-3 dopo l’epoca del 3-4-2-1.

Stefano Sica

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di Footballweb

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