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Nonostante i nuovi arrivi sul mercato e la qualità della rosa ampiamente migliorata, i fantasmi della scorsa stagione si sono fatti sentire anche nella trasferta di Napoli, dove sopra 2-0, il Milan di Gattuso si è fatto rimontare clamorosamente in 40 minuti dalla squadra di Carlo Ancelotti.
Gennaro Gattuso ha schierato un Milan “vecchia scuola” per il prima di campionato che, il caso ha voluto, fosse proprio contro il Napoli di Ancelotti. Non proprio l’avversario migliore per iniziare e, per l’appunto, per provare i nuovi giocatori. Delle nuove facce si è vista infatti dal primo minuto soltanto quella di Higuain, che in questo stadio tanto nuova nemmeno lo è. La partita del Milan è stata ottima fino al minuto 50′, ovvero quando il gol di Zielinski ha dato il via al clamoroso capitombolo. E di conseguenza il gran gol di Bonaventura e la bella trama del 2-0, sono stati tutto ad un tratto cancellati.
La scorsa stagione ciò che toglieva maggiormente punti alla formazione rossonera, Montella o Gattuso che sia, era proprio quando la fragilità psicologica che si manifesteva quando si subiva un gol. Il Milan ha eseguito un palleggio ottimale e riusciva quasi sempre ad eludere il pressing altissimo del Napoli uscendo palla al piede e impostando l’azione, anche con dei cambi di fascia che davano respiro alla manovra rossonera. E’ stato concesso pochissimo al Napoli in quei ormai famosi 50 minuti e nelle poche occasioni ottenute invece si è trovato per due volte la via del gol. Ciò da speranza a questa squadra, anche percé giudicare il Milan e prevedere il suo cammino dopo una sola giornata è da pazzi, oltre che da incompetenti. C’è da lavorare, questo è ovvio, ma a differenza dell’anno scorso la squadra di Gattuso ha già una sua quadratura e durante il campionato non si deve far altro che ricalcarla.
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