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Serie A, Milan-Verona 1-0: Leao regala la vittoria ai rossoneri
Il sabato di Serie A si apre con la vittoria del Milan, che torna a sorridere dopo il ko nel Derby e lo 0-0 con il Newcastle in Champions e batte 1-0 il Verona. A decidere il match è il gol all’8′ di Leao, che sfrutta il recupero con passaggio in verticale di Giroud e batte Montipò con un diagonale mancino. Nella ripresa si infortuna però Krunic: per il centrocampista rossonero si teme uno stiramento muscolare. Con questo successo, i rossoneri salgono a 12 punti e agganciano in classifica l’Inter. Secondo ko in campionato per l’Hellas.
LA PARTITA
Un Milan con tanti cambi batte 1-0 il Verona e torna a sorridere, dimenticando il ko nel Derby e lo 0-0 con il Newcastle. A San Siro, i rossoneri si presentano con un’inedita difesa a tre e con Musah e Florenzi titolari e passano subito in vantaggio: recupero alto di Giroud che lancia Leao, con il portoghese che si invola verso la porta e batte Montipò con un diagonale mancino perfetto. Ci pensa poi Sportiello a blindare il vantaggio parando d’istinto su Folorunsho. I rossoneri amministrano e cercano il raddoppio con Reijnders, che ci prova trovando la deviazione di Duda. Nel finale di primo tempo, ammonito un non positivo Faraoni, che Baroni lascia negli spogliatoi inserendo Bonazzoli per andare a caccia del pareggio.
Nella ripresa, i gialloblù iniziano ad avvicinarsi con costanza all’area di rigore rossonera e arrivano le prime vere occasioni, con le girate in area di Ngonge e Bonazzoli che, però, non impensieriscono più di tanto Sportiello. Il tecnico degli ospiti prova a cambiare inserendo Saponara e Cabal, ma con l’ultima occasione della sua partita è Pulisic a calciare chiamando Montipò all’intervento. Momento storico al 75′: al posto di Florenzi, infatti, entra il 2005 Bartesaghi, accolto dagli applausi di San Siro. Poco dopo, Pioli richiama Leao e Pulisic sostituiti da Okafor e Pobega. Nel finale, Montipò salva ancora sul diagonale di Musah e il risultato resta di 1-0. Con questo successo, il Milan sale a quota 12 e aggancia momentaneamente l’Inter, in attesa dell’impegno dei nerazzurri ad Empoli. Secondo ko per l’Hellas, che resta a quota 7.
IL TABELLINO
MILAN-VERONA 1-0
Milan (3-4-3): Sportiello; Thiaw, Kjaer, Tomori; Musah, Krunic (20′ st Loftus-Cheek), Reijnders, Florenzi (29′ st Bartesaghi); Pulisic (35′ st Pobega), Giroud (20′ st Jovic), Leao (25′ st Okafor). A disp.: Nava, Mirante, Pellegrino, Adli, Romero, Chukwueze. All.: Pioli
Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni (1′ st Bonazzoli), Hongla, Folorunsho, Terracciano (45′ st Djuric); Duda (25′ st Saponara), Lazovic (25′ st Cabal); Ngonge (35′ st Suslov). A disp.: Berard, Perilli, Amione, Coppola, Serdar, Charlys, Cruz, Mboula. All.: Baroni
Arbitro: Maresca
Marcatore: 8′ Leao
Ammoniti: Thiaw (M), Faraoni (V), Bonazzoli (V), Musah (M), Pulisic (M), Florenzi (M)
Note: recupero 2’+6′
LE STATISTICHE DI MILAN-VERONA 1-0
Rafael Leão ha segnato per tre match consecutivi per la prima volta in carriera in Serie A e per la seconda nei cinque maggiori campionati europei, dopo la serie di quattro tra dicembre 2018 e gennaio 2019, con il Lille in Ligue 1.
Olivier Giroud ha preso parte ad almeno un gol in ognuna delle ultime otto presenze in Serie A (nove reti e tre assist); da quando Opta raccoglie questo tipo di dato (2004/05), prima del francese, solo Zlatan Ibrahimovic (due volte) aveva preso parte a reti per almeno otto partite consecutive con la maglia del Milan nel massimo campionato: nel 2010/11 (10) e nel 2020/21 (otto).
Il Milan ha vinto tutte le ultime sei partite di campionato contro il Verona, sua miglior striscia di vittorie consecutive contro i veneti in Serie A; inoltre per i rossoneri è la serie aperta più lunga di vittorie consecutive contro le squadre che partecipano a questo campionato di massima serie.
Il Milan ha vinto almeno cinque gare interne di fila in Serie A per la prima volta da settembre 2022 (serie di sei in quel caso).
Tra le squadre contro cui il Milan non ha mai perso in gare casalinghe di Serie A, il Verona è quella contro cui i rossoneri hanno disputato più partite, 32 gare (19V, 13N).
Quattro gol e tre assist in questo campionato per Olivier Giroud: il francese ha preso parte al 70% delle marcature del Milan (sette su 10) nel torneo in corso.
Il Verona ha perso quattro delle ultime cinque gare esterne di Serie A (1V) subendo 10 gol nel parziale (media di 2,5 a gara).
Il Verona ha subito 103 reti contro il Milan in Serie A: solo contro Juventus e Inter i gialloblù ne hanno incassate di più (108 da entrambe) nella competizione.
Nessuna squadra ha segnato più reti rispetto al Milan (sette) nei primi tempi di questa Serie A (a quota sette anche la Fiorentina).
Da inizio 2023, tra le squadre presenti sia nel campionato scorso che in quello attuale solo l’Udinese (sei) ha realizzato meno reti in trasferta rispetto al Verona (nove) in Serie A.
Simon Kjær ha collezionato contro il Verona la 100ª presenza in tutte le competizioni con la maglia del Milan.
Quella contro il Verona è stata la 200ª presenza di Marco Sportiello in Serie A, la prima con la maglia del Milan nel massimo campionato. Le prime 199 le aveva disputate con le maglie di Atalanta, Fiorentina e Frosinone.
Stefano Pioli ha raggiunto contro il Verona il traguardo delle 150 panchine con il Milan in Serie A.
Davide Bartesaghi (29 dicembre 2005) è il calciatore più giovane a scendere in campo in una gara di questa Serie A.
Con 28 anni e 16 giorni di media, quello odierno è stato l’11 titolare più vecchio schierato dal Milan in questa Serie A.
Per la prima volta in questa Serie A, il Verona è sceso in campo con un undici titolare con un’età media superiore ai 26 anni (27 anni e 14 giorni).
NAPOLI, JUAN JESUS AI BOX: COL BOLOGNA GIOCA NATAN
Con Juan Jesus fermato da un risentimento muscolare alla coscia sinistra, in casa Napoli è emergenza in difesa in vista del Bologna. Con i felsinei è pronto a giocare dall’inizio Natan, 22enne centrale arrivato in estate dal Brasile.
Cremonese rimontata due volte dall’Ascoli. Vince solo il Pisa in B
Non basta alla Cremonese una doppietta del solito Coda per regalare a Stroppa i primi tre punti della sua gestione: contro l’Ascoli finisce 2-2. I grigiorossi si fanno rimontare due volte e nella ripresa soffrono in dieci dopo il rosso rimediato da Quagliata. Manzari e Pablo Rodriguez pareggiano i conti. La squadra di Viali conquista un punto importante dopo due sconfitte di fila.
È un colpo di testa di Canestrelli del Pisa a stendere la Feralpisalò: gli uomini di Vecchi restano ultimi con appena un punto conquistato. Non si arrende il Sudtirol e in pieno recupero fa 1-1 contro la Ternana: Casiraghi segna dal dischetto, sono cinque reti per lui finora. È il miglior marcatore del campionato.
La formazione di Lucarelli spreca e non riesce a conquistare il primo successo stagionale. Vola la squadra di Bisoli, un SudTirol ancora imbattuto. Pareggiano senza segnare Brescia-Venezia e Modena-Lecco. Spezia-Reggiana, in campo dalle 16,15, 0-1.
Chiudono la sesta giornata Bari-Catanzaro, Parma-Sampdoria e Cittadella-Como domenica alle 16.15.
Inter, per Zhang pronta un’offerta da 1,3 miliardi: rispunta il fondo Investcorp
Il futuro societario dell’Inter è tornato in queste ultime 48 ore prepotentemente di attualità. L’indiscrezione rilanciata da Tuttosport a firma Stefano Pasquino ha riportato in primo piano il fondo del Barhain Investcorp che già nei mesi scorsi era stato accostato al club nerazzurro. Interesse mai ufficializzato ma nel contempo mai smentito, accompagnato piuttosto da dei “no comment” di circostanza. Ora, secondo il quotidiano torinese, dietro l’offerta recapitata a Suning dalla banca d’affari Raine Group nella seconda parte del mese di agosto, ci sarebbe appunto questo fondo che appartiene al Bahrein ma raccoglie molti capitali dalla vicina Arabia Saudita.
D’Aversa: “Siamo felici, ma piedi per terra”
Il Lecce di D’Aversa ha registrato la migliore partenza di sempre nella propria storia in Serie A conquistando 11 punti in cinque giornate. “Da domani metteremo la classifica al contrario come ha suggerito il ds – ha commentato il tecnico -. I ragazzi stanno facendo molto bene dal primo giorno di ritiro e la classifica ci gratifica, ma dobbiamo tenere i piedi per terra e ragionare sul nostro obiettivo. Abbiamo fatto un passo in più”.
La grandine sorprende Milan e Verona a San Siro
Il fischio di inizio di Milan-Verona, quinta giornata di Serie A, è stato posticipato a causa di una violenta grandinata che si è abbattuta sul Meazza poco prima del riscaldamento delle due squadre. A questa è seguito un violento acquazzone che ha allagato il terreno di gioco obbligando l’arbitro Maresca, d’accordo coi rispettivi capitani, a spostare di diversi minuti l’inizio del match.
Il match è iniziato con 25 minuti di ritardo e il Milan ha segnato dopo 8 minuti con Leao.
Garcia: “Primi in Europa con 8 tiri subiti, sbagliato solo il 2T con la Lazio! Anguissa? Calciatori non sono macchine. Kvara? Non pensi solo al gol. Rrahmani? Giocò col Kosovo…”
Alla vigilia del match contro il Bologna, l’allenatore del Napoli Rudi Garcia alle 13.15 risponderà alle domande della stampa nella sala conferenze del Konami Training Center di Castel Volturno. Su Tuttonapoli.net, come di consueto, troverete la diretta testuale della conferenza stampa.
13.15 – Inizia la conferenza stampa
Domani la sua 100esima in Serie A, ma anche 100 giorni dal suo arrivo. Lei disse commentiamo dopo i primi 100 giorni.
“Sì, me l’hanno detto i nostri addetti media, sono importanti i risultati di queste 99 ma è più importante vincere la 100esima. Sono contento di essere qui, guidare questa squadra, questo gruppo fantastico, col mio staff, siamo motivati e concentrati al 100% per domani”.
A che punto è la sua idea di calcio a Napoli? Quali ostacoli sta incontrando?
“Un allenatore spera sempre di avere tutti a disposizione, ma non è possibile, ci sono sempre gli infortunati. Poi sul resto abbiamo dimostrato dall’inizio della stagione che siamo una squadra offensiva, lo sapevamo, abbiamo sempre fatto gol in partita, potevamo anche fare più gol, anche a Braga, ma servono a volte alcuni millimetri dalla tua parte. Per il resto, abbiamo preso 5 gol in campionato, troppi, ma abbiamo subito solo 8 tiri e quindi non è che siamo fuori posizione o subiamo tanto. Serve più efficacia anche difensiva. Sul gioco possiamo migliorare, anche se ricordo il primo tempo con la Lazio, sbagliammo il secondo e ci manca un risultato che oggi potrebbe farci stare benissimo. E’ solo quel secondo tempo che ci ha messo in difficoltà, perdendo in casa. Dobbiamo recuperare fuori quei punti, sapendo che il Bologna è una buona squadra, con un buon allenatore, io lo ammiravo da giocare e sono contento stia facendo bene anche da tecnico. E’ una squadra che gioca, ha qualità, ma non cambia nulla per noi, dopo 4 giorni è importante il recupero per stare bene ed a parte alcuni giocatori che devono tornare al 100% è tutto normale”.
A livello ambientale sente un pizzico di severità o pregiudizio? Dopo una vittoria in Champions si ingigantiscono i difetti.
“Io ogni volta che incontro i tifosi in città mi incoraggiano, dicono che sono con me, parlo direttamente con loro. Poi lavoriamo ogni giorno per migliorare, ovviamente a Braga s’è vinto in maniera meritata ma dovevamo metterci al riparo con più gol. Così non si apriva a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche perchè è mezzo pieno perché vincere fuori in Champions non è mai facile, siamo messi bene ed attendiamo il Real con i nostri tifosi. Il pane quotidiano però è importante, non siamo contenti di essere quinti e dobbiamo vincere”.
Lei è più propenso ad una rotazione partita per partita oppure i 60′ e 30′ dei cambi possono aiutare?
“Ho una rosa forte soprattutto in attacco dove posso cambiare e tenere qualità alta, sapendo che nel nostro gioco gli esterni sono più esposti perché danno una grossa mano difensiva, mi riferisco a Politano che ha avuto un grande inizio di stagione, non finisce le partite, ma ha quasi sempre iniziato. Ci possono essere rotazioni, ma anche entrare presto nel secondo tempo può aiutarci, far recuperare chi esce e avere minutaggio chi entra. Con lo staff abbiamo riflettuto, arrivano tante partite ogni 3 giorni. Non si può iniziare con gli stessi, così come finire. Io conto su tutti, devono essere pronti, l’atteggiamento collettivo è la cosa più importante”.
Ha parlato di poca continuità nella stessa partita.
“Quando fai un primo tempo così bello come con la Lazio, non puoi fare quel secondo tempo con la Lazio. La squadra deve essere in grado di tenere i suoi principi, pressing alto, palleggio, possesso palla, occasioni, ma deve avere anche brava perché ne ha le caratteristiche per sfruttare gli spazi mettendoci un po’ più bassi perché a volte le squadre che affrontiamo sono tutte schierate e dobbiamo creare spazi, quando c’è spazio dobbiamo fare attacchi rapidi un po’ come a Frosinone sul terzo gol”.
Nei Top 5 campionati europei concedete meno tiri in porta, come si spiega? Senza Rrahmani cambia qualcosa?
“Amir è uno dei nostri punti forti, è chiaro, ma sono contento di Leo, l’ho tenuto a tutti i costi, lui era sollecitato, voleva andare via per giocare, ho convinto lui e la società perché è un difensore forte, forte di testa, con una mentalità eccezionale, sono tranquillo con Leo che prenderà il suo posto. Poi ora siamo solo in 3 e devo inventarmi un quarto se serve, abbiamo Juan Jesus e Natan, due mancini che possono iniziare queste partite. Speriamo di recuperare Amir al più presto, ma questo infortunio ce l’aveva già col Kosovo e fa un po’ male sapere che ha giocato due volte con la nazionale, io l’ho risparmiato col Genoa e dopo 10′ col Braga… ma è così. La statistica non la conoscevo, ma va nel senso che dicevo, 5 gol, 8 tiri solo subiti in porta, un po’ di sfortuna nostra, mancanza di determinazione e fortuna loro, anche a Genova pure sul primo gol quell’episodio. Non ci lamentiamo, ma significa che difendiamo bene e dobbiamo continuare. Alla lunga prendendo così pochi tiri prenderemo pochi gol”.
Anguissa ci sembra un po’ in difficoltà fisica. Cajuste è un’opzione?
“Cajuste non era disponibile col Braga, vediamo oggi se può tornare nel gruppo o no. Anguissa ha fatto buonissime cose finora, altre di un livello meno importante. Aspettiamo tutti le sue prestazioni, ha fatto una stagione pazzesca l’ultima, quindi è normale che aspettiamo sempre il meglio ma i giocatori non sono macchine. Sono dipendenti anche da preparazioni, momenti, l’importante che stia bene e ritroverà il suo livello, non mi preoccupa”.
ADL le ha chiesto lo Scudetto o di ritornare in Champions?
“L’ho già detto all’inizio, un club come il Napoli deve essere ogni anno in Champions, dobbiamo finire tra i 4. Poi è chiaro quando hai ambizioni e sei campione d’Italia, l’ambizione è difendere con gli artigli lo Scudetto che abbiamo sul petto. Vediamo, per ora siamo quinti e non ci va. Pensiamo solo a domani”.
Sono molti i cambi che immagina rispetto a Braga?
“Sono alcuni, ma la squadra non sarà stanca, possiamo pure gestire in corsa per dare freschezza alla squadra. All’inizio non servirebbe, ma è una possibilità”.
Bologna col 4-2-3-1, può schierarsi in maniera speculare?
“Abbiamo come base il 4-3-3, ma con gli stessi 10 di movimento posso usare diversi moduli senza cambiare elementi. Forse sarà così”.
Osimhen un po’ troppo solo? Perché la squadra appare troppo lunga? Aiuterebbe così anche Kvara.
“Spero Kvara trovi il gol in fretta, gli ho parlato, se si concentra solo sul gol non lo fa mai. Deve fare il suo gioco, con leggerezza nella testa, avendo piacere di giocare, anche di difendere. Questo vale per tutti, così tornerà in gol e tornerà la fiducia. Su Osimhen, vedendo tutte le occasioni che ha avuto a Braga, spero abbia sempre tutte quelle occasioni perché significa farà sempre un gol a partita o due”.
Cosa dovete fare col Bologna per non abbassarvi come col Braga? Non è nelle corde della squadra.
“Il problema è perdere palloni pericolosi che ti tolgono equilibrio, sia il gol preso che il palo, perché non ricordo altre cose dalle parti di Meret, il pallone ce l’avevamo noi e dobbiamo essere più precisi in uscita e in attacco rapido”.
13.34 – Termina la conferenza stampa
Serie A, il Sassuolo ne fa quattro alla Juve: non basta Chiesa, Berardi e Pinamonti decisivi
Primo ko in campionato per la Juventus, che al Mapei Stadium perde 4-2 contro il Sassuolo. I bianconeri rispondono due volte, con l’autorete di Viña (21′) e Chiesa (78′), ai vantaggi di Laurienté (al 12′ su papera di Szczesny) e Berardi (41′). A decidere la sfida sono il colpo di testa di Pinamonti (82′) e l’autogol di Gatti (95′): Allegri resta a quota 10 punti, subisce il sorpasso di Milan e Lecce e rischia ora di finire a -5 dall’Inter.
LA PARTITA
Clamoroso al Mapei: la Juventus perde la sua prima partita in questo campionato, sorride il Sassuolo che stende 4-2 i bianconeri. La partita inizia subito male per Allegri: al 12′, Laurienté conclude da posizione angolata e centralmente, ma la papera di Szczesny porta in vantaggio i neroverdi. La risposta bianconera, però, arriva dopo soli 9 minuti: cross dalla sinistra di Kostic e Viña, nel tentativo di anticipare McKennie, batte Cragno regalando il pareggio alla formazione di Allegri. Prima dell’intervallo, Szczesny deve rifarsi dall’errore sull’1-0 parando un colpo di testa, ma al 41′ il Sassuolo torna in vantaggio con il sinistro dal limite di Berardi, che centra l’angolino e firma il 2-1 su un grande assist di Matheus Henrique.
Lo svantaggio dopo 45 minuti spinge Allegri a cambiare ad inizio ripresa: entrano Iling-Junior e Fagioli, restano negli spogliatoi Kostic e Miretti, mentre Dionisi inserisce Viti per Tressoldi. La prima occasione è la punizione rasoterra di Chiesa che si spegne a lato. Il Sassuolo rischia al 58′, quando Berardi interviene malamente su Bremer, rimediando il giallo ma avvicinandosi pericolosamente al rosso. Poco dopo, il talento neroverde incanta con un filtrante diagonale vanificato malamente, però, da Laurienté. Poco dopo, però, anche Vlahovic spreca seppur partendo in posizione di fuorigioco. Al 78′, Chiesa pareggia i conti, ma il 2-2 dura quattro minuti, poi Pinamonti segna di testa e batte Szczesny, ancora non perfetto su Laurienté. Nel finale, il clamoroso epilogo: incredibile autogol al 95′ di Gatti, che va con un passaggio all’indietro ma con Szczesny ampiamente fuori dalla porta. Finisce 4-2: e ora, l’Inter può scappare a +5 sui bianconeri. Sono 6, invece, i punti del Sassuolo, al secondo successo in campionato.
IL TABELLINO
SASSUOLO-JUVENTUS 4-2
Sassuolo (4-2-3-1): Cragno; Viña (46′ st Ferrari), Tressoldi (1′ st Viti), Erlic, Toljan; Henrique, Boloca; Berardi, Bajrami (40′ st Defrel), Laurienté (40′ st Pedersen); Pinamonti (40′ st Castillejo). A disp.: Pegolo, Theiner, Missori, Racic, Obiang, Volpato, Throstvedt, Mulattieri, Ceide. All.: Dionisi
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; McKennie (15′ st Weah), Miretti (1′ st Fagioli), Locatelli (38′ st Milik), Rabiot, Kostic (1′ st Iling-Junior); Chiesa, Vlahovic (31′ st Kean). A disp.: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Rugani, Cambiaso, Nicolussi. All.: Allegri
Arbitro: Colombo
Marcatori: 12′ Laurienté (S), 21′ aut. Viña (J), 41′ Berardi (S), 33′ st Chiesa (J), 37′ st Pinamonti (S), 45+4′ st aut. Gatti (S)
Ammoniti: Rabiot (J), Boloca (S), Danilo (J), Berardi (S), Viña (S), Pinamonti (S)
Note: recupero 3’+6′
LE STATISTICHE DI OPTA
– Il Sassuolo ha battuto la Juventus in due sfide di fila per la prima volta in Serie A; i neroverdi, inoltre, hanno ottenuto le stesse vittorie raccolte in tutte le precedenti 19 gare contro i bianconeri (2V, 3N, 14P).
– Questa è la prima volta in Serie A in cui il Sassuolo ha segnato quattro gol in una sfida contro la Juventus; in precedenza, al massimo ne aveva realizzati tre (3-3, 15 luglio 2020), con De Zerbi alla guida.
– Il gol di Federico Chiesa (77:21) è arrivato con il primo di due tiri nello specchio del match da parte della Juventus.
– Federico Chiesa ha partecipato a otto gol (sei reti e due assist) nelle ultime 10 presenze in Serie A; in particolare, nessun bianconero è stato coinvolto in così tante reti da maggio in poi nella competizione.
– Nonostante la sconfitta, questa è la miglior partenza della Juventus nelle ultime quattro stagioni dopo le prime cinque gare giocate; non aveva almeno 10 punti a questo punto del torneo dal 2019/20 (13).
– La Juventus ha interrotto una serie di tre vittorie di fila in trasferta, in cui non aveva mai subito gol, considerando anche la fine dello scorso campionato.
– Per la seconda volta in Serie A, Andrea Pinamonti ha segnato in tre presenze di fila; ci era riuscito solo nel periodo giugno-luglio 2020, quando realizzò il suo unico altro gol contro la Juventus nella competizione, con la maglia del Genoa.
– Domenico Berardi ha preso parte a cinque gol (due reti, tre assist) nelle ultime sei sfide di Serie A contro la Juventus, dopo che non aveva partecipato a nessuna marcatura contro i bianconeri in tutte le precedenti sette nella competizione.
– Era dalla stagione 2019/20 che Domenico Berardi non segnava almeno tre gol nelle prime tre presenze stagionali in Serie A – cinque reti nelle prime due gare giocate in campionato in quel caso.
– Prima di Federico Gatti, l’ultimo giocatore della Juventus a commettere un autogol in Serie A era stato Alex Sandro il 16 maggio 2022, contro la Lazio.
– Armand Laurienté non segnava in Serie A dalla doppietta realizzata all’Olimpico contro la Roma, il 12 marzo scorso; 13 presenze di fila senza gol da allora.
– Domenico Berardi ha collezionato la sua 300ª presenza in Serie A.
Serie B, crisi Spezia: prima gioia Reggiana
La Reggiana di Nesta ottiene la prima vittoria in campionato battendo uno Spezia sempre più a picco con un solo punto in cinque partite. Occasioni perse per Venezia e Modena, fermate sullo zero a zero dal Brescia e dal Lecco, al primo punto della sua storia in Serie B. Il Sudtirol in pieno recupero pareggia contro la Ternana. Feralpisalò piegata in casa dal Pisa. Stroppa, all’esordio sulla panchina della Cremonese, pareggia contro l’Ascoli nonostante un super Coda.
Juve, Allegri: “Partita farfallina , abbiamo sbagliato l’approccio mentale”
Massimiliano Allegri mastica amaro dopo il 4-2 subito dal Sassuolo. “Abbiamo fatto una partita leggera di testa – ha spiegato il tecnico della Juve a DAZN -. Bisogna imparare da questa sconfitta. Non eravamo dei fenomeni prima di questa gara e non siamo scarsi ora”. “Abbiamo giocato una partita farfallina e dobbiamo migliorare – ha aggiunto -. Era una gara importante e abbiamo perso punti importanti“.
“All’inizio la gara si era messa bene, ma non siamo stati capaci di far male e ci hanno puniti alla prima occasione – ha proseguito Allegri -. Abbiamo staccato la testa e l’abbiamo pagata”. “So quali sono i pregi di questa squadra e i difetti – ha continuato il tecnico bianconero -. C’erano state delle avvisaglie già nei giorni precedenti”. “Non dobbiamo comunque abbattersi. Martedì abbiamo una gara in casa e dobbiamo fare tre punti“, ha aggiunto.
“Abbiamo preso il primo gol in modo un po’ rocambolesco. Fatto l’1-1 abbiamo capito che bisognava ancora dare una spinta alla partita e invece abbiamo preso un gol clamoroso. Poi il 3-2 lo stesso – ha proseguito -. Queste sono partite che capitano una volta l’anno e purtroppo è capitata subito alla quinta partita”.
“E’ stata una partita dove abbiamo allentato la concentrazione mentale. Non siamo stati continui e aggressivi su ogni palla – ha spiegato ancora Allegri analizzando il match col Sassuolo -. Già all’inizio della partita ho avuto la sensazione che eravamo in affanno in area. Non era successo con la Lazio o a Empoli e questa cosa ci deve far riflettere”.
Infine qualche battuta sulla prestazione di Vlahovic. “Dusan deve migliorare su alcuni aspetti – ha detto Allegri -. Stasera non ha sfruttato alcune situazioni importanti“. “E’ una questione di equilibrio, ha solo 23 anni e piano piano crescendo imparerà a trovare l’equilibrio perché nel calcio sbagliano tutti – ha aggiunto -. Deve rimanere tranquillo, perché dopo una palla sbagliata c’è quella dopo dove possiamo risolvere la partita”. “Però questa è una fase di crescita anche per lui, lo dimostra il fatto che quando le cose gli vanno bene lui è più sereno, quando invece sbaglia un gol, sbaglia un passaggio, diventa più nervoso – ha continuato Allegri -. Deve capire che deve rimanere sereno e tranquillo”.
Discorso simile per Gatti autore di una brutta prestazione e di un autogol clamoroso nel finale. “Deve stare sereno, deve stare tranquillo, è un ragazzo che ha 30 partite nella Juventus, non ne ha 100-200 – ha spiegato il tecnico della Juve -. Deve imparare, deve rimanere sereno perché queste cose purtroppo capitano”.
“Comunque ha giocato male tutta la squadra, non solo alcuni singoli – ha concluso -. Il Sassuolo spacca sempre la partita e resta con tre giocatori davanti. O si chiude la gara quando si va in area, oppure poi può succedere di tutto”.
Serie A: Lazio-Monza 1-1, Gagliardini risponde al rigore di Immobile
Finisce 1-1 l’ultimo anticipo della 5a giornata di Serie A tra Lazio e Monza, un risultato che sorride ai brianzoli che tornano dall’Olimpico con un punto tanto prezioso quanto meritato. La squadra di Palladino gioca un grandissimo primo tempo, ma sono i biancolesti a passare al 13′ con un rigore di Immobile (fallo di Ciurria su Zaccagni). Il pareggio degli ospiti arriva al 36′, grazie al primo gol di Gagliardini. Il palo e Di Gregorio fermano Immobile nella ripresa (57′), mentre il Monza si è visto annullare due gol per fuorigioco. La Lazio non inverte la marcia, esce tra i fischi dei suoi tifosi e in classifica ha solo 4 punti.
LA PARTITA
La Lazio non riesce a cambiare marcia ed esce dall’Olimpico tra i fischi sonori dei suoi tifosi: con soli 4 punti in 5 giornate, i biancocelesti hanno eguagliato la peggior partenza nell’era dei tre punti. E se proprio c’è una squadra che stasera ha qualcosa da recriminare non è quella di Sarri ma quella di Palladino, che ha giocato un primo tempo davvero fantastico e ha resistito senza mai rinunciare ad attaccare nella ripresa. Uniche note positive i soliti Provedel e Zaccagni e la prestazione in crescendo di Immobile. Ma a questa squadra Milinkovic-Savic manca come l’ossigeno. In casa Monza ottima prova generale, ma la copertina è tutta la Ciurria, autentica spina nel fianco e bravissimo a reagire dopo il rigore procurato.
Sarri fa quattro cambi rispetto alla sfida con l’Atletico Madrid: dentro Hysaj e Cataldi, prima da titolare per Guendouzi e Isaksen. Partono dalla panchina Felipe Anderson e Kamada. Palladino recupera Di Gregorio tra i pali e sceglie Andrea Carboni per lo squalificato Caldirola in difesa. Caprari è ko, c’è Dani Mota al fianco di Colpani alle spalle dell’unica punta Colombo. I brianzoli partono con grande personalità e creano subito un paio di pericoli, prima con Ciurria al 2′ (tiro centrale tra le braccia di Provedel) e poi con Colombo, che non concretizza una bella ripartenza sparando alto sopra la traversa (8′). Alla prima occasione, però, la Lazio fa subito male: Zaccagni salta Ciurria (croce e delizia dei suoi) che lo stende appena dentro l’area. Rigore solare che Immobile trasforma spiazzando Di Gregorio con un preciso diagonale alla destra del portiere. Il Monza non si scompone e ricomincia a macinare gioco, soprattutto sulla fascia destra dove Hjsay non prende mai Ciurria: l’ex Pordenone mette in area per Gagliardini a rimorchio, tiro contrato che arriva a Dany Mota, Provedel è battuto l’attaccante portoghese è in fuorigioco. All’Olimpico c’è una sola squadra in campo ed è quella di Palladino e al 23′ lo scatenato Ciurria di testa non inquadra la porta. L’appuntamento con il meritatissimo pareggio è solo rimandato e arriva al 36′: l’azione parte come sempre dal piede di Ciurria che salta Hysaj e mette in area, Patric ferma Kyriakopoulos ma arriva Gagliardini il cui sinistro nell’angolino fa secco Provedel. La Lazio non riesce a reagire e per poco non prende il secondo gol nel recupero: il canovaccio è sempre il solito, ovvero Ciurria che si beve Hysaj, ma Dani Mota in tuffo di testa conclude a lato.
Sia Sarri che Palladino non fanno cambi nell’intervallo, ma la Lazio parte con un piglio diverso, con maggior coraggio e iniziativa. A suonare la carica è Zaccagni, il migliore dei suoi nel primo tempo, con un tiro impreciso, immediata la risposta del Monza con il destro da fuori di Gagliardini che non trova i pali. Chi ha servito il pallone all’ex Inter? Risposta scontata, il solito Ciurria. Al 54′ ci prova anche Luis Alberto, conclusione a cui non manca la forza ma la precisione. Sarri al 55′ ne cambia tre: dentro Felipe Anderson, Vecino e Pellegrini per Isaksen, Guendouzi e lo sciagurato Hysaj. Passano 2′ e i capitolini sfiorano il raddoppio: Andrea Carboni sbaglia il disimpegno, Cataldi per Immobile, conclusione sfiorata da Di Gregorio che si stampa sul palo. Le due squadre si affrontano a viso aperto e le occasioni fioccano: l’eroe di Champions Provedel è provvidenziale prima su Colpani e poi su Kyriakopoulos, appena un minuto prima del secondo gol annullato al Monza: Andrea Carboni è in posizione regolare sul colpo di petto che beffa Provedel, ma l’azione è viziata dal fuorigioco in avvio di Vignato (75′). Prima del triplice fischio, gli ospiti rischiano di farsi male da soli, quando D’Ambrosio serve inavvertitamente Immobile, bravo poi Di Gregorio a sradicare il pallone dai piedi dell’attaccante senza commettere rigore. Al triplice fischio di Abisso gli applausi sono tutti per il Monza, mentre l’Olimpico rumoreggia e non nasconde la delusione per questo avvio di campionato shock.
LE PAGELLE
Provedel 7 – Continua la settimana magica dopo il gol all’Atletico Madrid in Champions League. Incolpevole sul gol di Gagliardini, provvidenziale su Colpani e Kyriakopoulos nella ripresa. Trasmette la solita sicurezza.
Immobile 6,5 – Glaciale dal dischetto nel primo tempo, sfortunato nella ripresa quando Di Gregorio e il palo gli negano il raddoppio. Reclama anche un rigore nel finale, ma è giusta la decisione di Abisso visto che Di Gregorio colpisce in pieno il pallone. Non è ancora ai suoi livelli migliori, ma è una delle poche note positive della serata.
Isaksen 5 – Prima da titolare per l’esterno d’attacco danese che non ricambia la fiducia di Sarri. Non è solo colpa sua perché i compagni lo cercano poco, ma Felipe Anderson è di un altro pianeta. La sua gara dura 55′, anche troppi.
Hysaj 4,5 – Primo tempo da incubo per il terzino albanese, che perde quasi tutti i duelli con Ciurria facendosi saltare con grande regolarità. E’ anche colpa sua se da quella parte il Monza affonda come un coltello nel burro e non è un caso che il gol del pareggio nasca nella sua zona di competenza. Lascia il posto a Pellegrini dopo 10′ della ripresa.
Ciurria 7 – Il grande protagonista del Monza sia nel bene che nel male. Inizia la sua gara stendendo goffamente Zaccagni in area, poi si rifà alla grande, facendo letteralmente impazzire Hysaj per tutto il primo tempo. Dai suoi piede partono le migliori azioni dei lombardi, tra cui il pallone trasformato in gol da Gagliardini. Una costante spina nel fianco della traballante difesa biancoceleste.
Gagliardini 6,5 – Primo gol in maglia Monza per l’ex interista, bravo a inserirsi in area da dietro e a battere Provedel con un tiro nell’angolino. Prima un’azione in fotocopia aveva portato al gol annullato di Dany Mota.
IL TABELLINO
LAZIO-MONZA 1-1
Lazio (4-3-3): Provedel 7; Marusic 5,5, Patric 6, Romagnoli 6, Hysaj 4,5 (11′ st Pellegrini 5,5); Guendouzi 5 (10′ st Vecino 5,5), Cataldi 6 (31′ st Rovella 5,5), Luis Alberto 5; Isaksen 5 (10′ st Felipe Anderson 5,5), Immobile 6,5, Zaccagni 6,5 (31′ st Pedro 5,5). A disp.: Sepe, Mandas, Lazzari, Gila, Casale, Kamada, Basic, Castellanos. All.: Sarri 5,5
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio 6,5; Izzo 6 (24′ st D’Ambrosio 5), Pablo Marì 6,5, A. Carboni 5,5; Ciurria 7 (33′ st Birindelli SV), Pessina 6, Gagliardini 6,5, Kyriakopoulos 6; Colpani 6 (39′ st Akpa Akpro sv), Mota 6 (24′ st Vignato 6); Colombo 5,5 (39′ st Maric sv). A disp.: Sorrentino, Gori, Lamanna, Cittadini, F. Carboni, Pereira, Donati, Machin, V. Carboni, Bondo. All.: Palladino 6,5
Arbitro: Abisso
Marcatori: 13′ rig. Immobile (L). 36′ Gagliardini (M)
Ammoniti: Izzo (M), Mota (M), Rovella (L)
Espulsi: –
Note: –
LE STATISTICHE
• Ciro Immobile ha raggiunto quota 250 partecipazioni attive a una rete nei cinque principali campionati europei – dalla stagione 2012/2013 il centravanti della Lazio è il primo italiano a riuscirci, nonché l’ottavo giocatore a raggiungere tale traguardo dopo Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Robert Lewandowski, Luis Suárez, Karim Benzema, Harry Kane e Mohamed Salah.
• I quattro punti dopo cinque giornate rappresentano per la Lazio la peggior partenza dopo cinque match disputati in una singola stagione di Serie A nell’era dei tre punti a vittoria, al pari dell’annata 2001/02.
• Primo gol in Serie A con la maglia del Monza per Roberto Gagliardini, che è tornato a segnare nel massimo campionato per la prima volta dal 17 dicembre 2021 (Salernitana-Inter 0-5), a 33 partite e 645 giorni dall’ultima volta.
• Nella sfida fra Lazio e Monza, solo Patrick Ciurria (quattro) ha effettuato più conclusioni di Roberto Gagliardini (tre) – più in generale, solo Antonio Candreva (14) conta più tiri di Gagliardini (13) tra i centrocampisti in questo campionato.
• Nessuna squadra ha perso più punti da situazione di vantaggio della Lazio in questo campionato (cinque, come il Frosinone).
• Il gol di Gagliardini è il primo segnato dal Monza alla Lazio in Serie A: grazie a questa marcatura, i brianzoli hanno trovato la rete contro qualunque avversaria affrontata nella loro breve storia nella competizione.
• Nessun giocatore ha subito più falli nella sfida tra Lazio e Monza di Mattia Zaccagni (tre, compreso quello che ha procurato il rigore di Immobile) – più in generale, dall’inizio della passata stagione Zaccagni è il giocatore che ha guadagnato più falli nei cinque principali campionati europei (131).
• Mattia Zaccagni ha raggiunto contro il Monza quota 150 presenze in Serie A.
• Andrea Colpani ha toccato contro la Lazio quota 100 presenze in tutte le competizioni con la maglia del Monza considerando gli ultimi tre campionati di Serie A e Serie B (dal 2021/22).
• Lazio e Monza hanno subito cinque gol nel primo tempo nelle prime cinque giornate, nessuna squadra ne conta di più nei primi 45 minuti nel campionato di Serie A in corso.
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