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servizio di Vincenzo Capretto @ riproduzione riservata
Nel secondo anticipo del sabato sera, un discreto Napoli ha la meglio per 2 a 0 su un buon Verona, visti i potenziali gli aggettivi non sono usati a caso. Ennesima partita del Napoli dai due volti. Nel primo tempo solo un grande Meret salva gli azzurri dal capitolare. Nella ripresa i partenopei entrano in campo più compatti e portano a casa il match con merito pur senza brillare. Si sblocca finalmente Milik con due goal pesanti, da vera punta centrale. Il Napoli visto nel complesso non è da buttare, ma con oggettività sembra essere sempre ancora troppo fragile in fase difensiva. Ancelotti, a due mesi dalla partenza del campionato, non riesce a trovare ancora la quadra e checché ne dica lui, è ancora alla ricerca del modulo ottimale per il suo Napoli.
L’importante per gli uomini del tecnico di Reggiolo era comunque vincere per non perdere il passo con le altre. Malcuit tra i migliori. Fabian conferma la sua classe e si comprende perché una squadra come i blancos abbia messo gli occhi su questo giocatore. Delude Younes partito dal primo minuto. Milik su gli scudi. Sufficienza striminzita per il resto della squadra. Mercoledì gli azzurri affronteranno il Salisburgo in Champions, in una delle partite, fodamentale per la qualificazione agli ottavi.
In serata la Juventus batte con sofferenza un coriaceo Bologna per 2 a 1. Il protagonista nel finale è il quarantunenne Buffon che salva con un colpo di reni il pareggio di Santander. La Juventus gioca bene, a tratti sembra proprio lo specchio del suo allenatore. Diverte e fa divertire ma proprio come spesso succedeva con la sua ex squadra, gli uomini di Sarri, tendono a specchiarsi troppo spesso, non capitalizzando quello fatto di buono durante l’arco dei novanti minuti. Ecco che poi si rischia, come nel finale di ieri sera, di buttare alle ortiche una partita a larghi tratti dominata.
Pjanic autore della seconda rete, straordinario. Higuain capace di giocate alla Ronaldo e lo stesso fenomeno aumenta il suo feeling con il goal, se mai fosse diminuito. Bene Bernardaschi che gioca una partita di sacrificio anche se sembra sprecato da trequartista. Ancora da decifrare la stagione di De Ligt, capace di alternare giocare sontuose a clamorosi svarioni, come nel caso della scivolata a vuoto, con il colpo di gomito, nel finale di partita. A proposito, non ci sentiamo di prendere una posizione sull’episodio, ma sarebbe il momento di chiarire una volta per tutte quando un tocco di mano (gomito) è rigore e quando non lo è. Martedì la Juventus riceve il Lokomotiv, una vittoria significherebbe ipotecare gli ottavi, con la possibilità di concentrarsi fino a Natale solo sul campionato per provare a dare uno significativo strappo.
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