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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Con la prestazione di ieri sera, con la quale ha praticamente distrutto la sua ex squadra, Mohamed Salah si è confermato un campione assoluto, uno di quelli che all’appuntamento con la storia, difficilmente danno buca.
Per il fenomeno egiziano si registrano infatti ben 2 gol e 2 assist nel 5-2 finale che ha visto uscire con la coda tra le gambe da Anfield la Roma di Di Francesco. Con questo show, i numeri di Salah toccano gli standard di un serio candidato alla vittoria del Pallone D’oro 2018.
43 gol e 13 assist per il fenomeno ex giallorosso, arrivato a Liverpool quest’estate per la modica cifra di 42 mln di euro. Spiccioli per il mercato di adesso.
Salah a questo punto può davvero riscrivere la storia, perché prima di lui, qualora dovesse davvero spodestare il trono di CR7, fù il solo ed unico Ricardo Kakà capace di mettere sui gradini più bassi del podio Messi e Ronaldo nel 2007, dove vinse sia il Pallone D’oro che il FIFA World Player. La sfida con il madridista è ancora apertissima. Sono rispettivamente a 43 e 42 reti stagionali e con la Champions, trofeo che conta parecchio nelle votazione per il Pallone D’oro, unico obiettivo stagionale ancora alla portata. Seminati infatti in campionato da City e Barça, il Liverpool ed il Real sono ancora in corsa per la Champions League, con i Reds che sono con un piede già a Kiev, casa della finale di quest’anno. I Blancos sono chiamati dunque a rispondere questa sera contro il Bayern e con loro, anche Cristiano Ronaldo nella personale sfida con Mohamed Salah.
Oltre alla “coppa dalle grandi orecchie”, però, c’è anche un Mondiale da disputare e con Portogallo ed Egitto entrambi qualificati. Sarà difficile per loro arrivare sul tetto del Mondo dopo l’eventuale conquista dell’Europa, ma chi metterà più alla luce il suo talento e soprattutto chi porterà più avanti la sua Nazione nella competizione, potrà mettere quell’altra mano sul Pallone D’oro. Sempre che Messi non vinca la coppa…
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