15 Giugno 2025
  • www.footballweb.it e’ una testata giornalistica
  • registrata presso il Tribunale di Napoli Nord –
  • Numero registrazione 22 cronologico 4288/2016.
  • Editore: Gianni Pagnozzi;
  • Direttore Responsabile: Michele Pisani

Milan, la fortuna non esiste

Views: 0

Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata


Risultati immagini per milan atalanta palo antonelliUn punto in due partite. Ad enunciarli così, i freddi numeri del Milan nelle gare di campionato con Roma ed Atalanta, pare quasi di parlare di un fallimento o dell’inizio di un declino annunciato. Invece, chi non è rimasto appigliato alla sorpresa Atalanta o abbagliato dalle mirabolanti trame di gioco della Roma può oggettivamente parlare dei rossoneri come una squadra sprecona, che avrebbe forse meritato 4 o 6 punti. Dietrologie da bar, come quelle che, nel periodo buono, affollavano i trafiletti dei giornali parlando della squadra di Montella come “meravigliosamente fortunata”.

RUOTA DELLA FORTUNA – La verità è che la fortuna non esiste. Perchè, se esistesse, Nainggolan avrebbe svirgolato quella staffilata, chè tanto avrebbe potuto giustificarsi dicendo che il sinistro non era il suo piede. Chissà, magari, con un solo punto raccolto, Spalletti non sarebbe stato sazio e presuntuoso da mandare Gerson a prendere mazzate da Alex Sandro e lo scontro dello “Stadium” sarebbe finito diversamente. Dietrologie appunto. Se la fortuna esistesse, Antonelli sarebbe stato il match winner di ieri con l’Atalanta, dopo uno slalom che nemmeno Tomba a Kitzbühel nel ’95 e un palo che si lamenta ancora dal dolore per quanto forte è stato percosso. O magari, se la fortuna esistesse, Conti sarebbe inciampato un attimo prima di salvare sulla linea il possibile gol di Bacca, che avrebbe permesso al colombiano di fare pace con San Siro. Ma si sa, la storia non la si scrive con i “se”, con i “ma” e con i Niang. E allora urliamolo forte, come in una terapia di gruppo: “La fortuna non esiste”.

Risultati immagini per milan atalanta 0-0CERTEZZE INCROLLABILI – Esiste Lapadula e bisogna ringraziarlo, perchè il lavoro massacrante di disturbo che fa è prezioso. Eppure, si è scoperto che è umano e che anche lui non è infallibile sotto porta, con buona pace di chi “Lapa sempre titolare!”, me medesimo per primo. Esistono Paletta e Romagnoli, gemelli diversi quanto Schwarzenegger e De Vito, ma complementari come nessuno avrebbe sperato. Se l’italo-argentino è la sostanza e l’esperienza, il giovane italiano è la classe e la freschezza. Petagna è costretto a sperare in qualche rimpallo fortunato per costruirsi un tiro verso Donnarumma. Funziona con moderazione anche l’esperimento Bertolacci davanti alla difesa. Ritmi forse compassati, ma cifra tecnica adeguata alla costruzione del gioco. Peccato l’improvviso imbarbarimento dell’arbitro Massa nei suoi confronti, quando lo ammonisce per aver reclamato un fallo sacrosanto e, da lì, non gliene fischia più uno.

OMBRE A SAN SIRO – Parlare di arbitri, però, è sempre cosa antipatica. Altrimenti bisognerebbe rilevare che la giovine Atalanta inizia a far paura anche da questo punto di vista. La moviola non centra clamorosi errori, ma mette in luce parecchi falli invertiti e falletti spezza-gioco probabilmente meritevoli di giallo. Si potrebbe anche sospettare che, alcuni ottimi prospetti nerazzurri sono appetiti dalla Juventus e allora vanno tutelati, ma inoltrarsi in una cosa simile sarebbe ridicolo quanto i vari “rigore per il Milan” (che tanto ci pensa Niang). Dietrologie e ancora dietrologie. E così, meglio godersi il Milan bifase (in onore della bizona di Oronzo Canà), che come ormai è chiaro, sceglie di partire in sordina, dare agli avversari l’illusione di essere ancor una squadra di brocchi (con la b minuscola) per poi accelerare nella seconda frazione. Quando Bonaventura sale in consolle a mettere i dischi migliori, i compagni alzano le mani e le battono a ritmo. Tranne Pasalic che, nonostante la buona volontà, resta appena migliore di Sosa e Honda, per fortuna. Con la Dea, Suso non brilla e rimane ancorato alla solita finta dei mancini schierati a destra, come un Cerci qualsiasi.

Risultati immagini per milan atalanta 0-0CERCASI PANCHINA – Era prevedibile che, prima o poi, una squadra con una panchina cortissima accusasse qualche problema. Risulta paradossale che, nelle gare in cui il Milan ha fatto vedere le cose migliori (cioè le ultime due), i rossoneri abbiano raccolto meno di quanto meritassero. Quasi a voler condannare Montella a non snaturare quella macchina cinica della prima parte di stagione. La verità è che il tecnico si trova in difficoltà quando si tratta di azzeccare i cambi, perchè pescare dalla panchina una carta degna dei titolari non è cosa facile. Non a caso, quando escono Bonaventura e Antonelli in particolare, per fare spazio a De Sciglio e Niang, San Siro si avvia a spegnere le luci, accettando uno 0-0 sostanzialmente bugiardo.

Così, ci si avvia a Doha con buone convinzioni tecnico-tattiche, ma un morale leggermente spento. Per conquistare la Supercoppa, bisognerà abbattere l’estremo opposto della luna, la Juventus infallibile che non smette di lasciare perplessi i puristi del pallone, ma che ha già ammazzato il campionato. L’esito non è per niente scontato, ma la sensazione è che servirà lo stesso un’impresa. Tuttavia, quando si tratta di conquistare una coppa, conta solo il risultato. Il pallone è rotondo. La fortuna non esiste. Ma, se esistesse, adesso dovrebbe di sicuro sorridere al Milan.

 

Twitter: @Val_CohenLauri

About Valerio Lauri 761 Articoli
Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.