16 Giugno 2025
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Massa Lubrense, De Gregorio: “Il ripescaggio può essere una possibilità, ma onestamente poco percorribile”

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A distanza di una settimana la ferita è ancora aperta, ed è difficile accettare che il Massa sia sceso di categoria senza aver perso e dopo aver disputato 120 minuti da assoluto padrone del match. Giulio Russo aveva preparato la partita nei minimi dettagli, vittima soltanto della dura legge del calcio che miete vittime eccellenti in ogni  competizione. Un destino simile a quello di Pep Guardiola in semifinale di Champions: vincitore con distacco per costruzione di gioco, possesso palla ed occasioni da gol, ma fuori dai giochi per l’estrema concretezza della compagine avversaria. I supporters nerazzurri possono però dormire sonni tranquilli: il presidente Raffaele De Gregorio non ha alcuna voglia di mollare ed è carico come chi si sente vittima di un’ingiustizia e non vede l’ora di riprendere a battagliare per riconquistare l’Eccellenza, categoria onorata per 5 anni con tante soddisfazioni raccolte stagione dopo stagione. Si riparte dalla Promozione per vincere. Questo l’impegno per il prossimo anno, con il direttivo che si riunirà a breve per pianificare nei dettagli il da farsi.

Presidente, come si sta a una settimana da questa triste retrocessione? Un epilogo amaro giunto al termine di una partita dominata per 120 minuti, e decisa da alcune disattenzioni nelle uniche proiezioni offensive del Castel San Giorgio.

“Resta sicuramente più di un rammarico perché a Castel San Giorgio abbiamo disputato una grande partita nonostante tanti problemi di formazione. Giulio Russo è stato infatti costretto a fare a meno degli infortunati  Esposito e Vinaccia, dello squalificato Siniscalchi ed a schierare fin dall’inizio De Stefano e Vitiello nonostante fossero al rientro dopo i rispettivi infortuni e di conseguenza non al top della condizione. I nostri ragazzi hanno creato almeno 10 occasioni di gol senza riuscire a concretizzarne abbastanza, mentre le nostre uniche 2 disattenzioni si sono rivelate fatali consentendo al Castel San Giorgio di mantenere la categoria in virtù del miglior piazzamento nella stagione regolare. Abbiamo chiuso il girone a 20 punti, per cui se avessimo viaggiato allo stesso ritmo anche in avvio di stagione sono certo che ci saremmo salvati direttamente. Sono amareggiato soprattutto perché retrocede ingiustamente una squadra come il Massa Lubrense, dotata di valori tecnici ben superiori a buona parte della concorrenza”.

Un girone di ritorno concluso a quota 20 punti fermando tutte le big del girone escluso il Città di Nocera. Sconfitta che può starci contro i molossi, visti i 43 punti su 45 conquistati nella seconda parte del campionato. Numeri che testimoniamo come soltanto una serie di episodi sfortunati, in momenti cruciali della stagione, si siano rivelati purtroppo determinanti.

“Sono sempre stato convinto che il Massa Lubrense sarebbe riuscito a mantenere la categoria, perché durante gli allenamenti vedevo una squadra viva e combattiva. Purtroppo sfortuna, infortuni ed alcuni arbitraggi discutibili ci hanno fatto perdere per strada tanti punti importanti. La difesa si è dimostrata in tantissime occasioni un muro invalicabile per qualsiasi avversario, come evidenziato dalle molteplici partite chiuse senza nessun gol al passivo. Forse con una punta centrale in grado di garantire qualche gol in più sarebbe cambiato qualcosa, ma ormai è andata così ed è inutile guardarsi indietro”.

Un Massa che ha espresso un bel gioco, mostrando una solidità difensiva impressionante testimoniata da ben 11 partite concluse mantenendo la porta inviolata. Cali di concentrazione, arbitraggi, infortuni e/o squalifiche nel momento topico della stagione. Cosa è stato più determinante?

“È evidente che i primi mesi hanno condizionato pesantemente tutta la stagione del Massa Lubrense, poiché il solo punto conquistato in 9 partite ha costretto i nostri ragazzi ad una lunga ed estenuante rincorsa”.

L’avvento di Giulio Russo ha poi risollevato le sorti del Massa Lubrense, che nel girone di ritorno ha corso a ritmo play-off.

“Giulio Russo ha portato subito una ventata di entusiasmo ed euforia nello spogliatoio. Da uomo di calcio è riuscito a creare un gruppo solido e compatto e si è conquistato in pochissimo tempo la stima e la fiducia di calciatori e società. Non meritava questo triste epilogo perché, come me, credeva fermamente alla permanenza in Eccellenza in virtù di una squadra ben attrezzata. Nell’ultima gara disputata fuori casa, con il Castel San Giorgio a poter disporre di 2 risultati su 3, il Massa è riuscito fare ben 2 gol subendone altrettanti solo a causa di una formazione piuttosto rimaneggiata”.

Qual è a questo punto il futuro del Massa? Il mister aspetta di parlare con la società, dando piena disponibilità a continuare il discorso iniziato quest’anno. Così come alcuni calciatori già vogliosi di riscatto. Si ripartirà dalla Promozione, lasciando ancora aperta l’ipotesi ripescaggio o è ancora troppo presto per parlarne?

“Il ripescaggio può essere una possibilità, ma onestamente poco percorribile poiché negli ultimi 3 anni abbiamo disputato un campionato di bassa classifica, e ciò ci penalizza molto al momento della stesura della tabella punteggi. Questa retrocessione può essere vista come un’opportunità per disputare un campionato di vertice in Promozione, magari puntando su buona parte del gruppo di quest’anno con qualche piccolo innesto in accordo con il mister Giulio Russo, se resterà con noi. In più, un campionato con ambizioni importanti potrebbe anche favorire un afflusso di pubblico importante. A breve è prevista una riunione con tutto il direttivo per stabilire le linee guida per la prossima stagione”.

di Giovanni Minieri (Ufficio Stampa A.S.D. Massa Lubrense Calcio)

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