16 Giugno 2025
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Marco Miserini festeggia 700 panchine: “I giovani mi hanno dato grandi soddisfazioni”

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Venerdì la nostra trasmissione sportiva in onda su TvCampane1 ha avuto come protagonista della serata Marco Miserini, allenatore dell’Oplonti Pro Savoia militante nel girone A di Eccellenza campana con cui ha terminato il campionato centrando il sesto posto in classifica che purtroppo non è bastato per raggiungere la zona play-off. Nella partita di ieri contro l’Isola di Procida terminata 4 a 4, il mister Miserini ha raggiunto ben 700 panchine in 24 anni di carriera. Un traguardo molto importante per un uomo che nella vita ha dedicato gran parte della sua attività professionale ai giovani. Ha vinto dodici campionati su ventiquattro, per otto volte ha centrato il secondo posto, per due volte il terzo posto ed ha terminato un campionato al quarto; insomma, il mister Marco Miserini ha sempre fatto campionati importanti e ha avuto ogni anno grandi soddisfazioni dai suoi giovanissimi calciatori. “E’ un bel traguardo che arriva dopo ventiquattro anni di allenatore di settore giovanile e non solo, infatti ho avuto anche qualche esperienza con squadre dilettantistiche. Quest’anno ho avuto la fortuna di subentrare con la prima squadra del Savoia, anche in un momento non molto semplice della stagione per la società, però mi fa piacere raggiungerle con loro che sono una società blasonata. E’ un bel cammino e spero di arrivare quanto più lontano è possibile. Gran parte di queste partite sono state fatte con giovani perchè il mio calcio da sempre è verso loro e mi hanno dato grandi soddisfazioni e mi sento ancora giovanissimo per raggiungerne ancora tantissime. E’ importante, prima del risultato, far divertire i giovani, farli migliorare e farli diventare uomini. I giovani non vanno mai illusi, devono fare calcio per crescere e per fare attività sportiva, noi ci auguriamo che in tanti possano arrivare al calcio professionistico, ma sappiamo bene che il numero di praticanti giovani calciatori sono milioni e al professionismo arrivano in pochi e molti non riescono neanche ad esordire con la prima squadra. In Italia ci sono tantissimi stranieri nei settori giovanili a discapito poi delle nazionali, abbiamo sempre avuto delle nazionali molto forti, soprattutto l’U19, l’U17 e l’U21. Le società, non so perchè, stanno puntando su calciatori stranieri ed un esempio è la finale di Coppa Italia Primavera tra Inter-Juve dove nei nerazzurri su venti giocatori tredici erano stranieri. Quest’anno è stata un’annata un po’ particolare per il Savoia, però, abbiamo fatto un ottimo lavoro soprattutto con i giovani e con il settore giovanile. Molti ragazzi sono riusciti a dare continuità anche con la prima squadra e si sa che nelle categorie dilettantistiche c’è l’obbligo di far giocare i giovani e io non lo considero un obbligo perchè se un giovane è bravo deve giocare anche se non deve obbligatoriamente stare in campo. Ho tanti ragazzi che con me hanno condiviso questa avventura, abbiamo dei giovani validi: ’98, ’97, molti ’99 e auguro a tutti questi ragazzi di continuare soprattutto a giocare calcio, non illudersi e di non pensare minimamente di poter solo giocare a calcio, l’importante è che continuino a studiare e a formarsi come uomini, poi quando il calcio diventerà realmente un lavoro per loro possono pensare a fare solo quello”.

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