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A dir poco vergognoso il metodo di Lotito sulla gestione allenatori. Un modo, che gli sta facendo perdere autorità (sempre se ne avesse) e fiducia. Fino a poche ore fa la Salernitana aveva un allenatore in pectore, la Lazio no. Al momento di scrivere, la Lazio ha incassato le dimissioni di Bielsa, che si mostra Loco realmente, sposa Simone Inzaghi su quella della biancoceleste, lasciando la Salernitana a 9 giorni per la partenza per Sarnano senza guida. Il co patron è stato capace di fare peggio della passata stagione, e ce ne vuole. Ora gli scenari sono tanti e tutti da capire come evolveranno. Non la seconda, né la terza, ma addirittura la quarta scelta. Con quale stato d’animo Simone Inzaghi si siederà sulla panchina della Lazio non è ufficialmente dato saperlo, ma di certo anche il giovane tecnico esce umiliato da una situazione irreale e paradossale. In precedenza Lotito aveva corteggiato Sampaoli, Prandelli e Bielsa. Naufragio completo, resta Inzaghi. Una situazione a dir poco di ripiego. La logica ora vorrebbe un Ritorno di Menichini, ma con Lotito nulla è scontato. Alberto Bollini scalza posizioni e prova a candidarsi al ruolo di outsider. Il tecnico mantovano ha accettato di rientrare nella “famiglia Lotito” rifiutando importanti offerte (in primis quella della Ternana). Il “premio” potrebbe essere la panchina granata, con Sebastiano Siviglia su quella della Primavera laziale. Non resta che attendere.
Raffaele Cioffi
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