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VOTO 0 – ad alcuni “tifosi” della Lazio. Un numero di supporters della squadra biancoceleste decidono di intonare cori di discriminazione territoriale contro i napoletani, eppure la partita è contro il Sassuolo. Motivo? La presenza in campo di Paolo Cannavaro, partenopeo ed ex capitano del Napoli. INQUALIFICABILI
VOTO 1 – al designatore arbitrale Domenico Messina. Com’è possibile assegnare il miglior arbitro italiano e direttore di gara della finale dei Mondiali 2014, Rizzoli ad Empoli-Palermo (con tutto il rispetto per le due compagini) e non al big match della 6a di Serie A (e probabilmente di tutto il girone d’andata)? Mistero della fede. SPROVVEDUTO
VOTO 2 – a Walter Mazzarri. La sconfitta col Cagliari (unica vittoria dei sardi) di domenica scorsa non era bastata. E allora Walterone concede il bis agli sfortunati sostenitori nerazzurri. L’Inter becca tre pappine dalla Fiorentina, che finora aveva avuto proprio nell’attacco il suo tallone d’Achille. Stavolta, l’allenatore livornese non ha nemmeno la fantasia di sbobinare qualche attenuante delle sue. SVOGLIATO
VOTO 3 – a Roberto Donadoni. Ok, la doccia fredda della mancata Europa League ha un po’ cambiato i piani dei ducali, ma un’inizio così nessuno se lo aspettava. Cinque sconfitte in sei giornate, peggior difesa del campionato e le perenni disattenzioni difensive. I punti sono solo 3, come il voto, e lasciano intendere che sarà una stagione tutt’altro che facile. ALLE CORDE
VOTO 4 – all’Atalanta. Colantuono non riesce proprio a frenare questa tendenza pericolosa. Quarta sconfitta di fila per i bergamaschi, che pur si spendono contro la Samp. Le gerarchie in attacco della squadra nerazzurra sono poco chiare e ciò non giova alla continuità degli interpreti che si susseguono. SOQQUADRO
VOTO 5 – al Sassuolo. Ancora una volta un’insufficienza per gli uomini di Di Francesco. Soprattutto per la difesa, che continua ad avere più buchi di uno scolapasta. Buona invece la prova dell’attacco, che dopo qualche prova scialba, almeno stavolta ha provato a reagire, rischiando anche di trovare il pareggio. Il tecnico dei neroverdi galleggia ancora grazie alla seconda parte della stagione scorsa, ma urgono correttivi in vista delle prossime mareggiate. SCHETTINO
VOTO 6 – a Lorenzo Insigne. Molti tifosi del Napoli si stupiscono del credito che gode da Benitez, visto che lo preferisce spesso a Mertens. Contro il Torino, il brevilineo trequartista sfodera una prestazione dai due volti. Primo tempo da sprecone e non è una novità. Secondo tempo di carattere, dove, una volta trovato il gol con un colpo di testa da centravanti (lui che gigante non è), si asciuga le lacrime, prende per mano la squadra e fornisce diversi assist (tra cui quello fortunoso a Callejon). SCUGNIZZO
VOTO 7 – a Keisuke Honda. Il giapponesino biondo è il miglior marcatore del Milan, con 4 reti segnate in queste prime 6 giornate. Non bastasse, ha dimostrato di saper fornire anche assist e punizioni precise. Contro il Chievo, disegna una traiettoria velenosa su cui Bardi nulla può. Ma anche il resto della sua prestazione è super-positivo. SAMURAI
VOTO 8 – a Mirko Valdifiori. Segna poco il centrocampista dell’Empoli. Ma, se è uno dei titolari inamovibili dell’undici di Sarri, ci sarà un perchè. Quando si tratta di sfornare assist, indossa il suo grembiule da specialista e confeziona cioccolatini solo da spingere in rete. Contro il Palermo, ne offre due a Pucciarelli e …, decisivi. MAîTRE CHOCOLATIER
VOTO 9 – a Cuadrado e Babacar. I due giocatori viola inguaiano l’Inter, violando la porta di Handanovic. Le reti sono solo le ciliegine sulla torta di una prestazione eccezionale dei calciatori di Montella, imprendibili e imprevedibili per la truppa neroazzurra. Rinnovo alle porte per il primo, futuro radioso per il secondo. Vincenzino (finalmente) può dormire sonni tranquilli. ATTENTI A QUEI DUE
VOTO 10 – a Leonardo Bonucci. Rigori o no, Rocchi o no, fuorigioco o no, il difensore di Viterbo realizza una rete splendida, con un tiro al volo nell’angolino che annichilisce la Roma e le speranze romaniste. Tiene botta in difesa, nonostante l’imprevedibilità di Gervinho e Iturbe. Fa molta meno fatica a controllare Destro. Si rivela decisivo nel finale con quella staffilata e l’esultanza singolare. GIUSTIZIERE
Valerio Lauri
Twitter: @Val_CohenLauri
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