16 Giugno 2025
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Le pagelle della quindicesima giornata: la metamorfosi di Mati Fernandez e l’indispensabile Bonaventura

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VOTO 0: 
al provvedimento disciplinare contro il presidente FERRERO. La giustizia italiana, che sia sportiva o meno, rispetta in tutto e per tutto il principio della relatività di Einstein. Tutto è relativo, dunque. E’ così succede che il presidente della Sampdoria, Ferrero, venga sanzionato (giustamente) per la battuta infelice su Thohir. Peccato che, in precedenza, cavilli burocratici inspiegabili e SICURAMENTE casuali abbiano bloccato provvedimenti contro il “mangiabanane”, proferito da Tavecchio, e l’entrata a gamba tesa di cattivo gusto di Lotito su Marotta. DUE PESI DUE MISURE

VOTO 1: a Rolando BIANCHI. La Gazzetta dello Sport ‘l’ha appoggiata di giustezza’, definendolo “l’attaccante ideale…per le difese avversarie”. Parafrasando Ariosto, si potrebbe definirlo “il Rolando fumoso”. Dovrebbe essere un attaccante di peso, ma decide spontaneamente di essere soltanto un peso per la già poco solida Atalanta. (EX) BOMBER

VOTO 2: al CAGLIARI di Zeman. Per una squadra del boemo, non andare in gol contro la difesa più perforata della Serie A è un po’ come uscire con la classica ‘ragazza facile’ e andare in bianco. Farias riesce a divorarsi le più ghiotte occasioni e il flemmatico Zdenek impreca in silenzio. ABULICI

VOTO 3: a Mattia PERIN. Non ne avremo mai la controprova, ma forse, se il giovane estremo difensore genoano fosse stato più cauto, staremmo parlando di un altro Genoa – Roma. Lascia in 10 i suoi dopo pochi minuti, li costringe a una gara di rincorsa e perde la scena a favore del suo secondo, Lamanna, che si prende anche il lusso di parare il conseguente rigore di Ljajic. Occhio, Mattia, che di questi tempi perdere il posto è un attimo. INCAUTO

VOTO 4: Massimo VOLTA. Contro questa Fiorentina, così in forma, le speranze del Cesena erano risicate. A renderle praticamente nulle, ci pensa il difensore bresciano, che sbaglia il rinvio in occasione del vantaggio viola e poi lascia la sua squadra in inferiorità numerica, facendosi espellere. VOLTA-GABBANA

VOTO 5: a Kalidou KOULIBALY. Incensato a dovere per la prestazione contro la Roma, fustigato eccessivamente per l’erroraccio contro il Milan. Ha come attenuante quella della giovane età, anche la resistenza che oppone a Menez è passiva come il fumo che respira allo scatto bruciante del transalpino. Fa confusione in compartecipazione con Albiol anche in occasione del 2-0 di Bonaventura. GIORNATA STORTA

VOTO 6: al SASSUOLO. Proprio non ce la sentiamo di dare un’insufficienza ad una squadra che lotta e rischia di portare a casa un pareggio anche in dieci. Consigli fa il pasticcio, Zaza si carica la squadra sulle spalle, anche in senso letterale, Pavoletti conquista il pari. Il Palermo pareggia su una piccola amnesia difensiva, ma la prestazione resta da applausi (di stima). TALENTUOSI

VOTO 7: a Mateo KOVACIC. Il gol, con cui porta in vantaggio i suoi, è indubbiamente fortunoso, ma trovarsi al posto giusto al momento giusto non è cosa da poco per un centrocampista. Disegna precise geometrie, con sagacia da navigato metronomo. Lui, che è appena diciottenne, potrebbe fare le fortune dell’Inter, dopo l’inizio complicato. E l’allenatore lo sa bene. Accorda la stonata banda Mancini. DIAPASON

VOTO 8: Luca TONI. Ne è passato di tempo dalla prima rete con la maglia del Modena. Lo spirito del lungagnone emiliano, però, è rimasto sempre lo stesso. Umiltà e forza di volontà gli hanno permesso di fare il giro del mondo, regalandosi, proprio in occasione della vittoria del Verona ad Udine, il prestigioso traguardo di 300 reti da professionista. CHAPEAU

VOTO 9: a Giacomo BONAVENTURA. Il suo acquisto, passato un po’ in sordina, sulla sirena del calciomercato estivo, si è rivelato uno dei migliori colpi. Al netto della delusione Torres, l’umiltà dell’ex Atalanta ha conquistato tutti. Inzaghi si fida lui, al punto da non riuscire più a lasciarlo fuori dal campo. E il timido Jack lo ripaga con grande sacrificio, giocate eccellenti e inserimenti decisivi (come in occasione del raddoppio contro il Napoli). INDISPENSABILE

VOTO 10: a Mati FERNANDEZ. La larva ha schiuso il bozzolo e si è trasformata in una preziosa farfalla. Con una continuità che lascia di stucco, il centrocampista cileno persevera nel dispensare lezioni di tecnica in mediana. Prende per mano la Fiorentina e la trascina ad un passo dalla zona calda per l’Europa. Montella si lecca i baffi, ingolosito da tanta grazia. METAMORFOSI

Valerio Lauri
Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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