9 Settembre 2024
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Le pagelle della 3a giornata di Serie A: Florenzi “Core de nonna”

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VOTO 0 – al Torino di Ventura. Zero sono anche i gol segnati dai granata in questi primi tre turni. Potrebbero sbloccarsi quando Banti decreta un calcio di rigore a favore. Se non fosse che El Kaddouri decide di regalare una giornata di gloria a Rafael, facendoselo parare. INESPRESSI

VOTO 1- a Gervinho senza fascia. Se l’ivoriano con la palla tra i piedi è un fulmine e uno spettacolo per gli appassionati di calcio, non si può dire lo stesso della sua acconciatura. La stempiatura che l’attaccante della Roma mette in mostra, quando perde la fascia per i capelli, potrebbe diventare un manifesto di GreenPeace contro la deforestazione in Amazzonia. SHINING

VOTO 2 – al Cagliari di Zeman. Ok, l’avversario era la Roma che continua a macinare successi e punti. E’ lecito però aspettarsi dal maestro del gioco offensivo molto di più dello spettacolo offerto finora. Si rischia di diventar ripetitivi ma la voce 2 alla casella gol segnati grida vendetta. COSTIPATI

VOTO 3 – a Rafa Benitez. E la sua fortuna è che ci sia chi ha fatto peggio di lui, in questa giornata. L’allenatore spagnolo è l’ammiraglio spaesato e confuso di questo galeone alla deriva di nome Napoli. Il comandante De Laurentiis, come da un po’ di tempo a questa parte, è latitante che nemmeno Schettino. Unica certezza del tecnico partenopeo: il modulo, intoccabile. E, purtroppo, non è un bene. NAUFRAGO

VOTO 4 – al Sassuolo di Di Francesco. Così come il suo mentore (Zeman), fa perire il suo attacco di inesplicabile carestia. Tutto ciò, nonostante gli attori siano comunque di prim’ordine. A cominciare da Simone Zaza, l’eroe della partita della nazionale con la Norvegia, in questa domenica, è apparso impalpabile a dir poco. E’ proprio il caso di dirlo: “Dove sta Zaza?”. IRRICONOSCIBILI

VOTO 5 – al Milan di Pippo Inzaghi. Un passo indietro, per i rossoneri, più che nel gioco, nel coraggio. Si lasciano intimorire dalla corazzata juventina ( e qualche ragione ce l’hanno). Ancor di più, nel secondo tempo, creano quasi zero. Nemmeno Menez riesce a scuotere la compagine. Per loro fortuna, questa insufficienza prevede un corso di recupero già martedì, ad Empoli. RIMANDATI

VOTO 6 – all’Udinese. A vederlo, Mr. Bean Stramaccioni non lo manderesti nemmeno a farti la spesa. E, invece, sconfitta con la Juve a parte, i suoi friuliani sgambettano granchè bene, tanto da macinare già 6 punti e piazzarsi (provvisoriamente) davanti all’Inter. Quell’Inter che ha lanciato il giovane tecnico romano e di cui ha scritto la storia anche il suo secondo, Dejan Stankovic. SORPRESA

VOTO 7 – al Verona. L’Hellas, che non ti aspetti (o forse sì), è ancora imbattuta e sale in terza posizione. Il Mandorlini, che non ti aspetti (o forse sì) è un sergente di ferro e di temperamento. Non si può nemmeno più parlare di sorpresa, dopo il campionato dell’anno scorso. CONFERMA

VOTO 8 –  a Mattia Perin e a Vincenzo Montella. Personaggi diversi, ma ugualmente determinanti per i successi di giornata. Il primo, il giovane portiere di Latina, sfodera parate fenomenali e toglie ragnatele con abilità da far impallidire Spiderman. Il secondo, l’aeroplanino della Fiorentina, tira fuori dal cilindro una sostituzione provvidenziale: l’ingresso di Jasmin Kurtic permette alla sua squadra di battere l’Atalanta a Bergamo e (finalmente) respirare. ACQUA SANTA

VOTO 9 – a Carlos Tevez (scontato) e ad Antonio Cassano (non tanto scontato). L’argentino decide la sfida di San Siro con una giocata delle sue: caparbia, tecnica, fredda. Il talento di Bari vecchia si carica sulle spalle il Parma e permette ai suoi, nonostante la solita orribile difesa, di conquistare il bottino pieno a Verona contro il Chievo. CONDOTTIERI

VOTO 10 – ad Alessandro Florenzi e il gesto principe della domenica calcistica. Non stiamo parlando di un tiro a giro nell’angolino, di una rovesciata alla Piola, nè del gol che mette a segno. L’esultanza strappalacrime che regala alla platea è roba da libro Cuore. Corre e ‘scala’ la tribuna e per un attimo nessuno capisce cosa stia succedendo. Florenzi sa bene dove dirigersi e va ad abbracciare la nonna, visibilmente commossa. CORE DE NONNA

Valerio Lauri
Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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