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Il ciclo Montella è finito. E questa è l’unica cosa certa al momento. Il problema è che al giro di boa di giugno il nuovo progetto viola non è ancora partito. Anzi, è fermo ai box in attesa di conoscere chi siederà sulla panchina gigliata. Per carità, Paulo Sousa è in rampa di lancio. E dovrebbe firmare a breve. Ma finchè non ci sarà “il suo autografo” sul contratto, il mercato resta in stand-by. Senza l’assenso del portoghese nessuno arriva e nessuno si muove. Insomma, un bel guaio. Anche perchè Pradè e Andrea Della Valle devono sciogliere diversi nodi. Il primo riguarda Mario Gomez, reduce da due stagioni disastrose, ma che potrebbe tornare utile alla causa con il cambio di tecnico. Poi c’è la grana Bernardeschi, prodotto eccellente del vivaio, che la Fiorentina rischia di perdere a 0 euro, come è stato con Montolivo e Neto. Infine il rinnovo del contratto di Babacar, anche se per il senegalese la strada sembra più agevole, o comunque meno complicata. Dunque, a meno di un mese dal raduno, il futuro resta nebuloso. Ed è un grosso guaio. Sia chiaro, alla Juve capitò di peggio la scorsa estate quando Antonio Conte si dimise addirittura il 15 luglio con i giocatori già in ritiro. Ma la società bianconera non fa testo. Quella era una squadra già vincente che aveva dominato il campionato nelle tre stagioni precedenti. Il gap alla partenza è stato subito colmato. Merito anche di Allegri che non ha stravolto l’assetto tattico dei campioni d’italia. La Fiorentina invece è la quarta forza del calcio italiano. Questo è il verdetto del triennio Montella. Pertanto la società di Viale Manfredo Fanti non può permettersi di accumulare questo ritardo nella fase di programmazione. Anche perchè la concorrenza non sta a guardare: Il Napoli ha già annunciato Sarri e sta per chiudere con Valdifiori, mentre il Milan, grazie all’iniezione di liquidità del fondo Doyen, sta pianificando un mercato faraonico, tanto da sognare il tandem Jackson Martinez- Ibra e dimenticare l’improbabile coppia Menez- Honda. La Roma invece ha annunciato il progetto per il nuovo stadio e la Lazio potrà rinforzare la rosa con i soldi della Champions. Insomma, in questo momento dietro la Fiorentina c’è solo l’Inter. Magra consolazione. Il rischio di vivere una stagione anonima è dietro l’angolo.
Mariano Messinese
Twitter:@MarianoWeltgeis
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