16 Giugno 2025
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Juventus, vittoria sofferta in attesa della Champions

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Isidoro Niola - Redazione -
Isidoro Niola – Redazione –

La Juventus vince soffrendo contro l’Udinese del neo allenatore Delneri e si proietta in testa alla classifica con 5 punti di vantaggio sulla sua più diretta inseguitrice, la Roma di Luciano Spalletti che nel pomeriggio ha sbancato il San Paolo di Napoli con uno squillante 1-3. I bianconeri hanno vinto di misura in rimonta contro le zebrette udinesi dopo essere stati in svantaggio dal minuto 30 del primo tempo grazie ad un gol di Jankto che approfittava di uno sciagurato disimpegno di Hernanes, che infilava Buffon con un gran sinistro dal limite dell’area. Si stava profilando una sconfitta bis come quella della scorsa stagione ma a mettere le cose a posto ci pensava Paulo Dybala, di gran lunga il migliore in campo. La Joya prima pareggiava allo scadere del primo tempo con una gran punizione di sinistro e poi segnava il gol della vittoria su calcio di rigore al minuto 53 decretato dall’arbitro Gavillucci per atterramento in area friulana di Alex Sandro ad opera di De Paul. Non è stata una grande Juve anche perché, a parte l’ottima disposizione in campo dell’Udinese, i padroni di casa avevano giocato con un’inedita formazione. Allegri a causa delle assenze e dell’importante gara di Champions di martedì prossimo contro Il Lione, era stato costretto a ruotare alcuni uomini. 4-4-2 era il modulo adottato dal tecnico livornese. Davanti a Buffon erano schierati Lichtsteiner ed Evra esterni di difesa con Benatia e Barzagli centrali. A centrocampo Cuadrado, Hernanes, Lemina e Alex Sandro. In avanti Dybala e Mandzukic. Una manovra non molto fluida, con alcuni errori individuali, facevano si che l’Udinese rintuzzasse colpo su colpo le sortite juventine, tutte ispirate da Dybala, l’unico capace di accendere la luce. Proprio l’argentino ad inizio gara va vicino al vantaggio ma il suo sinistro si spegneva di poco a lato della porta difesa da Karnedzis. Ma la migliore occasione capitava sui piedi di Mandzukic che non riusciva a ribadire in rete una seconda palla in area friulana. Alla mezz’ora invece l’Udinese passava in vantaggio: Hernanes non controllava un facile pallone in disimpegno al limite dell’ area, la sfera perveniva a Jankto che con un gran sinistro batteva Buffon, non proprio impeccabile. La Juve non ci stava e al minuto 43 perveniva al pareggio: Lemina veniva fermato fallosamente al limite dell’area. Dybala si incaricava della punizione e con un magico sinistro batteva Karnedzis inutilmente proteso in volo. Nella ripresa si vedeva una Juve più spigliata e così dopo appena otto minuti riusciva nel soprpasso: Alex Sandro veniva ingenuamente atterrato in area da De Paul. Per l’arbitro era rigore che Dybala trasformava spiazzando Karnedzis. I padroni di casa fallivano il tris con Alex Sandro che, servito con un bel cross da Lichtsteiner, da buona posizione incornava a lato. Allegri rilevava Mandzukic con Higuain e poco dopo Benatia con Bonucci. Era proprio il Pipita a fallire il tris se un suo sinistro non fosse stato murato da Danilo. Le squadre apparivano stanche e così Allegri muniva il centrocampo con Sturaro al posto di un applauditissimo Dybala. I padroni di casa riuscivano così a stringere i denti fino alla fine opponendosi al forcing degli ospiti che con Felipe impegnavano Buffon. Era l’ultima azione della gara prima che Gavillucci fischiasse la fine delle ostilità. Juve vittoriosa al suo settimo successo in otto partite. Questa volta è vera fuga ma il campionato è ancora lungo e foriero di sorprese. Appuntamento martedì prossimo con la terza giornata di Champions quando i campioni d’Italia saranno attesi in terra francese dal Lione.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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