16 Giugno 2025
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Juventus, vittoria con l’Inter, ora tocca al Napoli

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isidoro niolaServizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata

La Juve riprende la marcia verso il suo quinto scudetto consecutivo battendo allo Stadium l’Inter per 2-0 ed allunga a +4 sul Napoli in attesa della sfida di stasera al Franchi tra i viola e gli azzurri. Il derby d’Italia è dunque andato ai bianconeri che hanno “affossato” definitivamente le speranze interiste di agganciare il treno dell’Europa che conta, anche in virtù della rimonta della Roma e del rilanciato Milan, ad una sola lunghezza dai cugini. La Juve, dal canto suo, si è confermata la prima della classe, con una imbattibile difesa e con una compattezza di squadra mai vista prima, nonostante il tour de force dell’ultima settimana che l’ha vista protagonista nella rimonta contro il Bayern in Champions. Su tutti Leonardo Bonucci, di gran lunga il migliore in campo, e poi note di merito per Alex Sandro e Mandzukic, grande lottatore e recuperatore di palloni a centrocampo. Bene Hernanes. In ombra Dybala. Schierata col classico 3-5-2, la Juve era scesa allo Stadium con la BBC davanti a Buffon mentre a centrocampo Hernanes sostituiva l’infortunato Marchisio, con Pogba, Khedira, Lichtsteiner ed Alex Sandro. In avanti il tandem Dybala-Mandzukic. Mancini aveva schierato l’Inter a specchio con la difesa imperniata su Miranda e Murillo davanti ad Handanovic mentre a centrocampo Felipe Melo, Medel e Kondogbia dovevano tenere testa agli omologhi bianconeri con Juan Jesus francobollatore di Dybala. Icardi e Palacio in avanti. La Juve aggredisce subito la partita e nei primi dieci minuti di gara colleziona tre palle gol. Al quinto è Hernanes che con un gran sinistro dai venticinque metri colpisce la traversa con la deviazione determinante di Handanovic. Tre minuti dopo è Dybala su assist di Mandzukic ad essere murato all’interno dell’area da Miranda. Due minuti più tardi è l’ariete croato che si libera in area ma il suo destro a giro termina di poco alto. L’Inter si rende pericolosa solo con un servizio in area di Palacio per Icardi che viene anticipato all’ultimo momento da Barzagli. A dieci minuti dalla fine del primo tempo si fa male Chiellini per il riacutizzarsi del problema al polpaccio ed il suo posto viene preso da Rugani. Nel secondo tempo la svolta della partita. Al primo minuto Dybala pennella su punizione in area, D’Ambrosio di testa devia sull’accorrente Bonucci che di collo pieno trafigge Handanovic. La Juve si ricompatta, chiude tutti gli spazi e punge i nerazzurri con delle manovre ficcanti approfittando delle rincorse interiste nel tentativo di agguantare il pareggio. Mancini rileva Icardi per Liajic e l’infortunato Medel per Perisic. Allegri sostituisce lo stremato Khedira per Sturaro e Dybala per Morata. Sarà proprio lo spagnolo a chiudere i conti: l’ex madridista entra in area ma viene atterrato da Miranda. Per l’arbitro Rocchi è rigore che lo stesso Morata si incarica di trasformare spiazzando Handanovic. Paradossalmente nei sei minuti di recupero concessi da Rocchi, l’Inter costruisce le uniche nitide palle gol della sua partita. Prima Liajic su punizione e poi Eder sotto misura impegnano severamente Buffon che risponde alla grande consentendo alla Juve di superare un altro piccolo record e cioè la porta inviolata da otto partite consecutive. Juve di nuovo vittoriosa che porta a 17 la serie di partite utili consecutive. Mercoledì di nuovo derby d’Italia, questa volta in Coppa Italia, per la semifinale di ritorno al Meazza: in palio l’ingresso alla finalissima di Roma. La Juve parte con tre gol di vantaggio.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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